This thesis delves into the universe of media that has evolved over time, deeply influencing and continuously shaping the construction of individual identity. Through a detailed analysis of various modes of self-representation, this study embarks on an exploration into the essence of the Self, navigating the delicate interplay between authenticity and its expressionistic metamorphosis. It seeks to unearth a harmonious balance between the authentic Self and the represented Self. The thesis begins by examining the mirror image as a fundamental form of self-perception, leading to an exploration of identity construction strategies with an emphasis on the narrative dimension. In this context, narration transcends mere textual writing, embracing the creation of stories through the use of images. These images, due to their highly evocative nature, play a dominant role in our society: from painted self-portraits to analog photography, and onto digital representations in the realm of social networks, they have been pivotal in self-representation and in dialogue with the Other. However, it’s crucial to acknowledge that these images represent mere snapshots of our lives and selves, aspects that are in a state of constant flux. Our endeavors in self-representation, through any medium, tend to freeze us “in pose”, capturing us «in a moment that no longer belongs to us; a moment that persists, gradually becoming more distant (Pirandello 2017: 309 eng.tr.). Consequently, every form of self-representation, regardless of its sincerity or precision, is inevitably shaped and reshaped, forcing us into a compromise between authenticity and subjectivity. For each method of self-portrayal, a specific case study will be introduced. These case studies are a symbol of the challenge each individual faces in producing an image of themselves: acknowledging and embracing the fluidity of the Self in our visual narrative, and accepting that authenticity is as elusive as it is essential on defining ourselves within society.

Il presente elaborato di tesi si propone di sondare l’universo dei diversi media che, nel corso del tempo, hanno influenzato e continuano a contribuire alla costruzione dell’identità individuale. Attraverso un’analisi dettagliata delle varie forme di auto-rappresentazione, questa ricerca si addentra nell’esplorazione dell’essenza del proprio Sé, che danza tra l’autenticità vissuta e le sue metamorfosi nell’espressione, alla ricerca di un equilibrio tra l’Io autentico e l’Io rappresentato. Partendo dalla riflessione sull’immagine speculare come prima forma di auto-percezione, verranno indagate le strategie di costruzione della propria identità, ponendo particolare attenzione alla dimensione narrativa. In questo lavoro, la narrazione non è da intendersi esclusivamente come pratica di scrittura di un testo, ma come possibilità di creazione di un racconto attraverso le immagini. Quest’ultime, grazie al loro carattere estremamente evocativo, assumono un ruolo preponderante nella nostra società: dall’autoritratto pittorico, a quello fotografico analogico, fino a quello digitale nell’universo dei social network, le immagini hanno costituito un ruolo cardine nella rappresentazione di noi stessi, ma anche nel dialogo con l’Altro. Tuttavia, è bene ricordarsi che le immagini rappresentano solo un frammento di vita e di noi stessi, che, in realtà, subiamo una continua trasformazione. Questi tentativi di auto-rappresentazione, indipendentemente dalla natura del medium, ci vedono “in posa”: ci ritroviamo «fissati in un momento, che già non è più in noi; che resterà, e che si farà man mano sempre più lontano» (Pirandello 2017: 309). Ogni rappresentazione del Sé, dunque, per quanto sincera o accurata, sarà comunque in qualche modo mediata e reinventata, costringendoci a un compromesso tra autenticità e soggettività. Per ogni modalità di auto-rappresentazione verrà presentato un caso studio, che vuole simboleggiare la sfida che ogni individuo affronta nella produzione di un’immagine che lo raffigura: riconoscere e abbracciare la fluidità dell’Io nella nostra narrazione visuale, accettando che l’autenticità sia un concetto tanto sfuggente quanto essenziale nella definizione di noi stessi all’interno del tessuto sociale.

I riflessi dell'Io : sull’intersezione tra i media e l’identità nell’interazione speculare con l’altro

COPPOLA, MARTA
2022/2023

Abstract

This thesis delves into the universe of media that has evolved over time, deeply influencing and continuously shaping the construction of individual identity. Through a detailed analysis of various modes of self-representation, this study embarks on an exploration into the essence of the Self, navigating the delicate interplay between authenticity and its expressionistic metamorphosis. It seeks to unearth a harmonious balance between the authentic Self and the represented Self. The thesis begins by examining the mirror image as a fundamental form of self-perception, leading to an exploration of identity construction strategies with an emphasis on the narrative dimension. In this context, narration transcends mere textual writing, embracing the creation of stories through the use of images. These images, due to their highly evocative nature, play a dominant role in our society: from painted self-portraits to analog photography, and onto digital representations in the realm of social networks, they have been pivotal in self-representation and in dialogue with the Other. However, it’s crucial to acknowledge that these images represent mere snapshots of our lives and selves, aspects that are in a state of constant flux. Our endeavors in self-representation, through any medium, tend to freeze us “in pose”, capturing us «in a moment that no longer belongs to us; a moment that persists, gradually becoming more distant (Pirandello 2017: 309 eng.tr.). Consequently, every form of self-representation, regardless of its sincerity or precision, is inevitably shaped and reshaped, forcing us into a compromise between authenticity and subjectivity. For each method of self-portrayal, a specific case study will be introduced. These case studies are a symbol of the challenge each individual faces in producing an image of themselves: acknowledging and embracing the fluidity of the Self in our visual narrative, and accepting that authenticity is as elusive as it is essential on defining ourselves within society.
ARC III - Scuola del Design
19-dic-2023
2022/2023
Il presente elaborato di tesi si propone di sondare l’universo dei diversi media che, nel corso del tempo, hanno influenzato e continuano a contribuire alla costruzione dell’identità individuale. Attraverso un’analisi dettagliata delle varie forme di auto-rappresentazione, questa ricerca si addentra nell’esplorazione dell’essenza del proprio Sé, che danza tra l’autenticità vissuta e le sue metamorfosi nell’espressione, alla ricerca di un equilibrio tra l’Io autentico e l’Io rappresentato. Partendo dalla riflessione sull’immagine speculare come prima forma di auto-percezione, verranno indagate le strategie di costruzione della propria identità, ponendo particolare attenzione alla dimensione narrativa. In questo lavoro, la narrazione non è da intendersi esclusivamente come pratica di scrittura di un testo, ma come possibilità di creazione di un racconto attraverso le immagini. Quest’ultime, grazie al loro carattere estremamente evocativo, assumono un ruolo preponderante nella nostra società: dall’autoritratto pittorico, a quello fotografico analogico, fino a quello digitale nell’universo dei social network, le immagini hanno costituito un ruolo cardine nella rappresentazione di noi stessi, ma anche nel dialogo con l’Altro. Tuttavia, è bene ricordarsi che le immagini rappresentano solo un frammento di vita e di noi stessi, che, in realtà, subiamo una continua trasformazione. Questi tentativi di auto-rappresentazione, indipendentemente dalla natura del medium, ci vedono “in posa”: ci ritroviamo «fissati in un momento, che già non è più in noi; che resterà, e che si farà man mano sempre più lontano» (Pirandello 2017: 309). Ogni rappresentazione del Sé, dunque, per quanto sincera o accurata, sarà comunque in qualche modo mediata e reinventata, costringendoci a un compromesso tra autenticità e soggettività. Per ogni modalità di auto-rappresentazione verrà presentato un caso studio, che vuole simboleggiare la sfida che ogni individuo affronta nella produzione di un’immagine che lo raffigura: riconoscere e abbracciare la fluidità dell’Io nella nostra narrazione visuale, accettando che l’autenticità sia un concetto tanto sfuggente quanto essenziale nella definizione di noi stessi all’interno del tessuto sociale.
File allegati
File Dimensione Formato  
2023_12_Coppola.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Dimensione 92.38 MB
Formato Adobe PDF
92.38 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/214607