Reassessing the multilayered identity of a mass housing project: the case of cité de la Muette in Drancy, France (1925-2023)

Employing a three-dimensional perspective, the thesis presents a fresh exploration of the interconnected concepts of history, identity, and memory. This endeavor is driven by a deep fascination with the notion of habitat, interweaving spaces, objects, and experiences that constitute human memory and mobility. At the intersection of the social and economic challenges of the Parisian suburbs, the Drancy site serves as an appropriate case study to understand the current dynamics of revitalizing large housing projects that have become obsolete due to various factors, including aging, lack of maintenance, and poor connectivity to larger metropolises. It also raises questions about preservation and heritage, emphasizing the aspects of cultural heritage and historical significance. After a profound analysis of the historical implications and the divergent images that reside within this large housing estate, the project will present transformative fragments, highlighting pertinent scenarios inherited from the outcomes of the analysis and illuminating the potentials of cité de la Muette. In order to shift the way in which the spaces are used, it will suggest potential design strategies using seven key actions: Remove, Re-Purpose, Renovate, Re-Place, Recycle, Evoke, and Share. These actions will be translated into a tangible design, forming a multifaceted intervention in response to a location with a diverse identity. Promoting sustainability, well-being, and resilience, designing with nature will be employed as a tool to create a holistic approach that considers environmental, aesthetic, cultural, and psychological aspects. It aims to develop a non-extractive design that reintroduces life through pluralistic ecosystems and fosters a sense of community in la Muette.

Utilizzando una prospettiva tridimensionale, la tesi presenta una nuova esplorazione dei concetti interconnessi di storia, identità e memoria. Questo sforzo è guidato da una profonda fascinazione per il concetto di habitat, intrecciando spazi, oggetti ed esperienze che costituiscono la memoria e la mobilità umana. All'incrocio delle sfide sociali ed economiche dei sobborghi parigini, il sito di Drancy funge da caso di studio appropriato per comprendere le attuali dinamiche di rivitalizzazione dei grandi progetti abitativi diventati obsoleti a causa di vari fattori, tra cui l'invecchiamento, la mancanza di manutenzione e la scarsa connettività con le metropoli più grandi. Solleva anche questioni legate alla conservazione e al patrimonio, sottolineando gli aspetti del patrimonio culturale e della rilevanza storica. Dopo un'analisi approfondita delle implicazioni storiche e delle immagini divergenti che risiedono all'interno di questo grande complesso residenziale, il progetto presenterà frammenti trasformativi, evidenziando scenari pertinenti ereditati dai risultati dell'analisi e illuminando le potenzialità della cité de la Muette. Al fine di modificare il modo in cui gli spazi sono utilizzati, suggerirà potenziali strategie di design attraverso sette azioni chiave: Rimuovere, Riutilizzare, Ristrutturare, Sostituire, Riciclare, Evocare e Condividere. Queste azioni saranno tradotte in un progetto tangibile, costituendo un intervento sfaccettato in risposta a una località con un'identità diversificata. Promuovendo la sostenibilità, il benessere e la resilienza, la progettazione con la natura sarà utilizzata come strumento per creare un approccio olistico che tenga conto degli aspetti ambientali, estetici, culturali e psicologici. L'obiettivo è sviluppare un progetto non estrattivo che reintroduca la vita attraverso ecosistemi pluralistici e favorisca un senso di comunità a la Muette.