Sulla manutenzione straordinaria delle opere d'arte minori : alternative ergotecniche per il sollevamento degli impalcati

The issue of deck maintenance is an increasingly recurring problem in the Italian scenario. Most of the bridges on the national territory turn out to be more than 50 years old and have apparently superficial defects that, however, also affect the supporting structure causing disasters. The objective of this discussion is to evaluate what is the best intervention in terms of cost, time and safety during works, in the case of a 3-span bridge located in the province of Sondrio called “Ponte per Faedo e Piateda”. Through research on the national and international state of the art, a logical theoretical path was developed, in which the possibility of completely replacing the deck was analyzed first. As it turned out to be an onerous process, both economically and with regard to environmental impacts, the main defects found on comparable structures were investigated. The outcome of the research showed that the area most affected by degradation is the support, which in the present case is of the Gerber type. Subsequently, techniques for lifting the spans to replace the supports were studied, including the synchronous jacking system and the elevation machinery devised by the "Fagioli" group. Needing to ensure safety during maintenance work at height, suspended scaffolding was examined, and to conclude the discussion, some techniques for managing and inspecting the decks were reported. Following the theoretical investigation, therefore, the executive design of support maintenance by synchronous lifting of the central span was developed. Specifically, the critical issues of the project were examined, site phases were modeled using CoSIM methodology (Construction Site Information Model) to highlight the importance of ergotechnical design during design, and risk analysis of each phase was performed.

Il tema della manutenzione degli impalcati è un problema sempre più ricorrente nello scenario italiano. La maggior parte dei ponti sul territorio nazionale risulta avere più di 50 anni e presenta difetti apparentemente superficiali che, però, influenzano anche la struttura portante divenendo potenziale causa di disastri. L’obiettivo di questa trattazione è valutare quale sia il miglior intervento in termine di costi, tempi e sicurezza durante le lavorazioni, nel caso del “Ponte per Faedo e Piateda” a 3 campate situato in provincia di Sondrio. Attraverso una ricerca sullo stato di fatto nazionale ed internazionale, si è sviluppato un percorso logico teorico, in cui si è analizzata, in primis, la possibilità di sostituire completamente l’impalcato. Risultando un processo oneroso, sia economicamente sia in merito agli impatti ambientali, si sono indagati i principali difetti riscontrabili su strutture equiparabili. Dall’esito della ricerca è emerso che la zona maggiormente interessata dai degradi è l’appoggio, che nel caso in esame è del tipo Gerber. Successivamente si sono studiate le tecniche di sollevamento delle campate per la sostituzione degli appoggi, tra cui il sistema di martinetti sincroni e il macchinario di elevazione ideato dal gruppo “Fagioli”. Dovendo garantire la sicurezza durante le lavorazioni di manutenzione in quota, si sono studiati ponteggi sospesi e, per concludere la discussione si sono riportate alcune tecniche di gestione ed ispezione degli impalcati. In seguito all’indagine teorica, dunque, si è sviluppato il progetto esecutivo di manutenzione degli appoggi mediante sollevamento sincrono della campata centrale. Nello specifico si sono esaminate le criticità del progetto, modellate le fasi di cantiere con metodologia CoSIM (Construction Site Information Model) per evidenziare l’importanza del progetto ergotecnico durante la progettazione e si è eseguita l’analisi dei rischi di ogni fase.