The city of Trento, with its 100,000 inhabitants, is situated on the southern side of the Alps, near the border between Italy and Austria. Because of its location, it was known as the ‚bridge city‘. In fact, the Brenner axis has always been one of the main connection channels between Italy and the Central European countries. Nestled between mountains, Trento underwent low-density urban expansion, acquiring the form of a longitudinally extended residential area. This phenomenon was largely conditioned by the parallel presence of the Adige River, the railway and the motorway, which divided the city into several fragments, making the urban landscape fragmented and no longer uniform. Over the years, several proposals have been considered to address these weaknesses; particularly relevant was Busquets‘ study in the early 2000s, which envisioned the urban reconnection of the different parts by burying the tracks running through the central area of the city. Today, the set of modifications and changes implemented in the field of mobility and railway connections make it possible to think more concretely about the urban regeneration hypothesis. In fact, the need to quadruple the Fortezza- Verona railway line led to the first stages of construction of the Brenner Base Tunnel, a system of lowland railway tunnels of about 55 km. In Trento this tunnel will be diverted under the hill to the east and will extend for approximately 11 km from the Scalo Filzi area to Acquaviva. My thesis work is based on the proposal to divert the tracks running in the city center within the tunnel, in order to free up a large portion of the urban surface. This will allow the creation of a tramway line, which will become the axis of longitudinal connection and a centrality within the city fabric, healing the laceration created over the years due to the impactful presence of the railroad. The project has three objectives 1. the design of a new transport system, through the analysis of Trento, the mobility of its vehicles and the identification of weak elements in the network 2. the urban regeneration project along the portion of surface area freed from the tracks 3. the planning of an intermodal hub in the Scalo Filzi area, which will function as an intermodal exchange pole between the various transport modules, constituting a new polarity in Trento‘s urban layout

La città di Trento, con i suoi 100.000 abitanti, è situata sul versante meridionale delle Alpi, vicino al confine tra Italia e Austria. Data la sua posizione, è stata denominata „città ponte“. Infatti, l‘asse del Brennero è sempr e stato uno dei principali canali di collegamento tra l‘Italia e i Paesi dell‘Europa centrale. Incastonata tra le montagne, Trento ha subito un‘espansione urbana a bassa densità, acquisendo la forma di un‘area residenziale estesa longitudinalmente. Questo fenomeno è stato in gran parte condizionato dalla presenza parallela del fiume Adige, della ferrovia e dell‘autostrada, che hanno diviso la città in diversi segmenti, rendendo il paesaggio urbano frammentato e non più uniforme. Negli anni sono state considerate diverse proposte per tamponare queste debolezze; particolarmente rilevante è stato lo studio di Busquets all‘inizio degli anni Duemila, che prevedeva la ricucitura urbana delle diverse parti tramite l‘interramento dei binari che attraversano la zona centrale della città. Oggi l‘insieme di modifiche e cambiamenti attuati nel campo della mobilità e dei collegamenti ferroviari permettono di elaborare idee più concrete riguardo all‘ipotesi di rigenerazione urbana. Infatti la necessità di quadruplicamento della linea ferroviaria Fortezza- Verona ha portato alle prime fasi di realizzazione del Brenner Base Tunnel, un sistema di gallerie ad andamento pianeggiante che si estende per circa 55 km. A Trento la circonvallazione ferroviaria è posta sotto alla collina est, e si estende per circa 11 km da Scalo Filzi fino alla località Acquaviva. Il mio lavoro di tesi si basa sulla proposta di deviare i binari che corrono in centro città all‘interno della galleria, in modo da liberare un‘ampia porzione di superficie urbana. Ciò consentirà l’istituzione di una nuova linea di tram di superficie, che diventerà l’asse di connessione longitudinale ed di centralità all’interno dell tessuto cittadino, andando a risanare la lacerazione creatasi negli anni a causa dell’ impattante presenza della ferrovia. Il progetto si pone tre obbiettivi 1. Il disegno di un nuovo sistema di trasporto, attraverso l‘analisi di Trento, della mobilità dei suoi mezzi e dell‘individuazione degli elementi di debolezza nella rete. 2. Il progetto di rigenerazione urbana lungo la porzione di superficie liberata dai binari. 3. La pianificazione di un hub intermodale nella zona di Scalo Filzi, che funzionerà come polo di scambio tra i diversi moduli di trasporto, andando a costitute una nuova polarità nell‘assetto urbano di Trento.

Trento: redesigning mobility flows

Cammelli, Annalisa
2022/2023

Abstract

The city of Trento, with its 100,000 inhabitants, is situated on the southern side of the Alps, near the border between Italy and Austria. Because of its location, it was known as the ‚bridge city‘. In fact, the Brenner axis has always been one of the main connection channels between Italy and the Central European countries. Nestled between mountains, Trento underwent low-density urban expansion, acquiring the form of a longitudinally extended residential area. This phenomenon was largely conditioned by the parallel presence of the Adige River, the railway and the motorway, which divided the city into several fragments, making the urban landscape fragmented and no longer uniform. Over the years, several proposals have been considered to address these weaknesses; particularly relevant was Busquets‘ study in the early 2000s, which envisioned the urban reconnection of the different parts by burying the tracks running through the central area of the city. Today, the set of modifications and changes implemented in the field of mobility and railway connections make it possible to think more concretely about the urban regeneration hypothesis. In fact, the need to quadruple the Fortezza- Verona railway line led to the first stages of construction of the Brenner Base Tunnel, a system of lowland railway tunnels of about 55 km. In Trento this tunnel will be diverted under the hill to the east and will extend for approximately 11 km from the Scalo Filzi area to Acquaviva. My thesis work is based on the proposal to divert the tracks running in the city center within the tunnel, in order to free up a large portion of the urban surface. This will allow the creation of a tramway line, which will become the axis of longitudinal connection and a centrality within the city fabric, healing the laceration created over the years due to the impactful presence of the railroad. The project has three objectives 1. the design of a new transport system, through the analysis of Trento, the mobility of its vehicles and the identification of weak elements in the network 2. the urban regeneration project along the portion of surface area freed from the tracks 3. the planning of an intermodal hub in the Scalo Filzi area, which will function as an intermodal exchange pole between the various transport modules, constituting a new polarity in Trento‘s urban layout
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-dic-2023
2022/2023
La città di Trento, con i suoi 100.000 abitanti, è situata sul versante meridionale delle Alpi, vicino al confine tra Italia e Austria. Data la sua posizione, è stata denominata „città ponte“. Infatti, l‘asse del Brennero è sempr e stato uno dei principali canali di collegamento tra l‘Italia e i Paesi dell‘Europa centrale. Incastonata tra le montagne, Trento ha subito un‘espansione urbana a bassa densità, acquisendo la forma di un‘area residenziale estesa longitudinalmente. Questo fenomeno è stato in gran parte condizionato dalla presenza parallela del fiume Adige, della ferrovia e dell‘autostrada, che hanno diviso la città in diversi segmenti, rendendo il paesaggio urbano frammentato e non più uniforme. Negli anni sono state considerate diverse proposte per tamponare queste debolezze; particolarmente rilevante è stato lo studio di Busquets all‘inizio degli anni Duemila, che prevedeva la ricucitura urbana delle diverse parti tramite l‘interramento dei binari che attraversano la zona centrale della città. Oggi l‘insieme di modifiche e cambiamenti attuati nel campo della mobilità e dei collegamenti ferroviari permettono di elaborare idee più concrete riguardo all‘ipotesi di rigenerazione urbana. Infatti la necessità di quadruplicamento della linea ferroviaria Fortezza- Verona ha portato alle prime fasi di realizzazione del Brenner Base Tunnel, un sistema di gallerie ad andamento pianeggiante che si estende per circa 55 km. A Trento la circonvallazione ferroviaria è posta sotto alla collina est, e si estende per circa 11 km da Scalo Filzi fino alla località Acquaviva. Il mio lavoro di tesi si basa sulla proposta di deviare i binari che corrono in centro città all‘interno della galleria, in modo da liberare un‘ampia porzione di superficie urbana. Ciò consentirà l’istituzione di una nuova linea di tram di superficie, che diventerà l’asse di connessione longitudinale ed di centralità all’interno dell tessuto cittadino, andando a risanare la lacerazione creatasi negli anni a causa dell’ impattante presenza della ferrovia. Il progetto si pone tre obbiettivi 1. Il disegno di un nuovo sistema di trasporto, attraverso l‘analisi di Trento, della mobilità dei suoi mezzi e dell‘individuazione degli elementi di debolezza nella rete. 2. Il progetto di rigenerazione urbana lungo la porzione di superficie liberata dai binari. 3. La pianificazione di un hub intermodale nella zona di Scalo Filzi, che funzionerà come polo di scambio tra i diversi moduli di trasporto, andando a costitute una nuova polarità nell‘assetto urbano di Trento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/215708