Ostuni, also known as Citta Bianca, is a charming city located in the southern Italian region of Puglia, nestled between Bari and Brindisi. What sets Ostuni apart is its striking white houses, adorned with a layer of lime plaster that serves to reflect the sun’s rays and keep the interiors cool. This ancient practice adds to the city’s allure and creates a dazzling effect. Steeped in history, Ostuni traces its roots back to the Paleolithic period when early inhabitants sought shelter in the area’s grottoes. Over the centuries, the city has witnessed numerous invasions due to its coastal position. Perched on a hilltop, Ostuni offers panoramic views of the surrounding landscape and the azure sea, making it a coveted vantage point. Ostuni is a testament to Mediterranean architecture, with its intricate maze of levels, staircases, winding roads, narrow alleys, and arches. The spirit of the Middle Ages is palpable at every turn, from the ancient palace portals to the weathered walls of convents and the ornate facades of churches. Ostuni, like many European cities, faces several challenges. One major issue is its geographical disconnection from railway infrastructure and the seashore, resulting in limited connectivity and accessibility. This hinders the flow of tourists and prevents the city from fully capitalizing on its rich history. Human activities, particularly along the coast, have led to limited access to the sea, disrupting the natural ecosystem and hydrology. The city also grapples with urban problems such as overcrowding, seasonality in the tourism industry, preservation and maintenance of historical sites, and water management for both tourism and agriculture. These issues pose significant obstacles that Ostuni must address to ensure sustainable development and preserve its cultural heritage. The strategic development of the spine in Ostuni would involve creating a transversal connection that extends from the historical center, through the olive groves, and reaches the coast. This development would have a positive impact on sustainable tourism by providing easier access for both tourists and locals. The vertical connection created by the spine would intersect with the existing horizontal lines of the city grid, establishing strategic center points that effectively reduce the perceived distance to the shore. In addition to the transversal spine, it is crucial to focus on developing longitudinal connections along the series of protected natural parks situated along the water channels known as “lame.” These connections would serve multiple purposes. Firstly, they would contribute to the preservation of valuable archaeological sites such as grottoes. Secondly, they would improve the natural ecosystem of the region, promoting biodiversity and ecological balance. Lastly, these connections would enhance the overall visitor experience by offering opportunities for exploration and immersion in the area’s natural beauty. By strategically developing both the transversal and longitudinal connections, Ostuni can maximize its potential for sustainable tourism, preserve its cultural heritage, and create a more enjoyable and accessible environment for all. The design concept outside Ostuni’s city center envisions a transformative ‘Green lacework’ that adds a touch of natural beauty to the surroundings. This hidden plantation-based plaza offers a unique vantage point, granting visitors a tantalizing glimpse of the city. Like a necklace, the plaza encircles the historic Centro Storico, incorporating essential facilities to enhance the visitor experience. Within this green oasis, a dedicated tourist department repurposed the masseria on the east, now functioning as an olive oil experience center. The west gate has been rejunctionalized with spaces of tourist interest, providing access to the upper wall of the city. All of these are connected to the city center plaza with slow mobility paths. The tree courtyard serves the open plaza as a haven for visitors, and these breakout spaces delocalize the crowd, alleviating the tourist pressure in the city center. The olive plantation and the mill in the vicinity provide an experience of olive oil production. The winding paths meander through the farm, among which is a viewing tower that emerges, offering a panoramic view of the city and the horizon. This plaza also serves as the start and end of many bicycle trails through the olive gardens, along the water channels, lames, and grottoes, allowing adventure enthusiasts to explore the natural biodiversity and formations of the area. The nature-based solutions implemented in the project, such as green terraces, a tree court, the use of local natural materials and finishes for construction, intercropping the olive fields with smaller plants, cave-like architecture, and the renovation of abandoned and dilapidated buildings, reduce the requirement for virgin materials and reliance on imports, fostering sustainable, self-reliant, and healthier communities. The project promotes a sustainable development strategy that integrates agriculture with sustainable tourism to reconnect the city to the sea. It also activates the historical Via Traiana, thereby improving the ecotourism sector while enhancing biodiversity and preserving the natural and historical structures in the city of Ostuni.

Ostuni, conosciuta anche come Città Bianca, è un’affascinante città situata nella regione meridionale italiana della Puglia, incastonata tra Bari e Brindisi. Ciò che distingue Ostuni sono le sue suggestive case bianche, adornate da uno strato di intonaco di calce che serve a riflettere i raggi del sole e a mantenere freschi gli interni. Questa antica pratica aumenta il fascino della città e crea un effetto abbagliante. Ricca di storia, Ostuni affonda le sue radici nel periodo Paleolitico, quando i primi abitanti cercarono rifugio nelle grotte della zona. Nel corso dei secoli la città fu testimone di numerose invasioni a causa della sua posizione costiera. Arroccata su una collina, Ostuni offre viste panoramiche sul paesaggio circostante e sul mare azzurro, rendendola un ambito punto di osservazione. Ostuni è una testimonianza dell’architettura mediterranea, con il suo intricato labirinto di livelli, scalinate, strade tortuose, vicoli stretti e archi. Lo spirito del Medioevo è palpabile ad ogni angolo, dagli antichi portali dei palazzi alle pareti stagionate dei conventi e alle facciate ornate delle chiese. Ostuni, come molte città europee, deve affrontare diverse sfide. Uno dei problemi principali è la disconnessione geografica dalle infrastrutture ferroviarie e dalla costa, con conseguente connettività e accessibilità limitate. Ciò ostacola il flusso di turisti e impedisce alla città di sfruttare appieno la sua ricca storia. Le attività umane, in particolare lungo la costa, hanno portato a un accesso limitato al mare, sconvolgendo l’ecosistema naturale e l’idrologia. La città è anche alle prese con problemi urbani come il sovraffollamento, la stagionalità nel settore del turismo, la conservazione e il mantenimento dei siti storici e la gestione dell’acqua sia per il turismo che per l’agricoltura. Queste problematiche pongono ostacoli significativi che Ostuni deve affrontare per garantire uno sviluppo sostenibile e preservare il proprio patrimonio culturale. Lo sviluppo strategico della dorsale di Ostuni comporterebbe la creazione di un collegamento trasversale che si estenda dal centro storico, attraverso gli uliveti, e arrivi alla costa. Questo sviluppo avrebbe un impatto positivo sul turismo sostenibile fornendo un accesso più facile sia ai turisti che alla gente del posto. La connessione verticale creata dalla spina dorsale si intersecherebbe con le linee orizzontali esistenti della griglia cittadina, stabilendo punti centrali strategici che riducono di fatto la distanza percepita dalla riva. Oltre alla spina trasversale, è fondamentale concentrarsi sullo sviluppo dei collegamenti longitudinali lungo la serie di parchi naturali protetti situati lungo i canali d’acqua detti “zoppe”. Queste connessioni servirebbero a molteplici scopi. In primo luogo, contribuirebbero alla conservazione di preziosi siti archeologici come le grotte. In secondo luogo, migliorerebbero l’ecosistema naturale della regione, promuovendo la biodiversità e l’equilibrio ecologico. Infine, queste connessioni migliorerebbero l’esperienza complessiva del visitatore offrendo opportunità di esplorazione e immersione nella bellezza naturale della zona. Sviluppando strategicamente sia le connessioni trasversali che longitudinali, Ostuni può massimizzare il suo potenziale per il turismo sostenibile, preservare il suo patrimonio culturale e creare un ambiente più godibile e accessibile per tutti. Il concetto di design fuori dal centro di Ostuni prevede un trasformativo “merletto verde” che aggiunge un tocco di bellezza naturale all’ambiente circostante. Questa piazza nascosta basata su piantagioni offre un punto di osservazione unico, garantendo ai visitatori uno scorcio allettante della città. Come una collana, la piazza circonda lo storico Centro Storico, incorporando strutture essenziali per migliorare l’esperienza del visitatore. All’interno di questa oasi verde, un dipartimento turistico dedicato ha riproposto la masseria a est, ora funzionante come centro di esperienza sull’olio d’oliva. La porta ovest è stata rigiunzionata con spazi di interesse turistico, fornendo l’accesso alle mura superiori della città. Tutti questi sono collegati alla piazza del centro cittadino con percorsi di mobilità lenta. Il cortile alberato serve alla piazza aperta come rifugio per i visitatori, e questi spazi di sosta delocalizzano la folla, alleviando la pressione turistica nel centro della città. L’oliveto e il frantoio nelle vicinanze offrono un’esperienza di produzione di olio d’oliva. I sentieri tortuosi si snodano attraverso la fattoria, tra cui emerge una torre panoramica che offre una vista panoramica sulla città e sull’orizzonte. Questa piazza funge anche da punto di partenza e di fine di numerose piste ciclabili attraverso gli uliveti, lungo i canali d’acqua, le lame e le grotte, consentendo agli appassionati di avventura di esplorare la biodiversità naturale e le formazioni della zona. Le soluzioni basate sulla natura implementate nel progetto, come le terrazze verdi, un cortile alberato, l’uso di materiali e finiture naturali locali per la costruzione, la consociazione dei campi di ulivi con piante più piccole, l’architettura simile a una grotta e la ristrutturazione di aree abbandonate e fatiscenti edifici, ridurre il fabbisogno di materiali vergini e la dipendenza dalle importazioni, promuovendo comunità sostenibili, autosufficienti e più sane. Il progetto promuove una strategia di sviluppo sostenibile che integra l’agricoltura con il turismo sostenibile per ricollegare la città al mare. Attiva inoltre la storica Via Traiana, migliorando così il settore dell’ecoturismo, valorizzando la biodiversità e preservando le strutture naturali e storiche della città di Ostuni.

The lacework of Ostuni : an urban regeneration project reviving historical connections and ancient agricultural settlements

Rout, Satyasom
2022/2023

Abstract

Ostuni, also known as Citta Bianca, is a charming city located in the southern Italian region of Puglia, nestled between Bari and Brindisi. What sets Ostuni apart is its striking white houses, adorned with a layer of lime plaster that serves to reflect the sun’s rays and keep the interiors cool. This ancient practice adds to the city’s allure and creates a dazzling effect. Steeped in history, Ostuni traces its roots back to the Paleolithic period when early inhabitants sought shelter in the area’s grottoes. Over the centuries, the city has witnessed numerous invasions due to its coastal position. Perched on a hilltop, Ostuni offers panoramic views of the surrounding landscape and the azure sea, making it a coveted vantage point. Ostuni is a testament to Mediterranean architecture, with its intricate maze of levels, staircases, winding roads, narrow alleys, and arches. The spirit of the Middle Ages is palpable at every turn, from the ancient palace portals to the weathered walls of convents and the ornate facades of churches. Ostuni, like many European cities, faces several challenges. One major issue is its geographical disconnection from railway infrastructure and the seashore, resulting in limited connectivity and accessibility. This hinders the flow of tourists and prevents the city from fully capitalizing on its rich history. Human activities, particularly along the coast, have led to limited access to the sea, disrupting the natural ecosystem and hydrology. The city also grapples with urban problems such as overcrowding, seasonality in the tourism industry, preservation and maintenance of historical sites, and water management for both tourism and agriculture. These issues pose significant obstacles that Ostuni must address to ensure sustainable development and preserve its cultural heritage. The strategic development of the spine in Ostuni would involve creating a transversal connection that extends from the historical center, through the olive groves, and reaches the coast. This development would have a positive impact on sustainable tourism by providing easier access for both tourists and locals. The vertical connection created by the spine would intersect with the existing horizontal lines of the city grid, establishing strategic center points that effectively reduce the perceived distance to the shore. In addition to the transversal spine, it is crucial to focus on developing longitudinal connections along the series of protected natural parks situated along the water channels known as “lame.” These connections would serve multiple purposes. Firstly, they would contribute to the preservation of valuable archaeological sites such as grottoes. Secondly, they would improve the natural ecosystem of the region, promoting biodiversity and ecological balance. Lastly, these connections would enhance the overall visitor experience by offering opportunities for exploration and immersion in the area’s natural beauty. By strategically developing both the transversal and longitudinal connections, Ostuni can maximize its potential for sustainable tourism, preserve its cultural heritage, and create a more enjoyable and accessible environment for all. The design concept outside Ostuni’s city center envisions a transformative ‘Green lacework’ that adds a touch of natural beauty to the surroundings. This hidden plantation-based plaza offers a unique vantage point, granting visitors a tantalizing glimpse of the city. Like a necklace, the plaza encircles the historic Centro Storico, incorporating essential facilities to enhance the visitor experience. Within this green oasis, a dedicated tourist department repurposed the masseria on the east, now functioning as an olive oil experience center. The west gate has been rejunctionalized with spaces of tourist interest, providing access to the upper wall of the city. All of these are connected to the city center plaza with slow mobility paths. The tree courtyard serves the open plaza as a haven for visitors, and these breakout spaces delocalize the crowd, alleviating the tourist pressure in the city center. The olive plantation and the mill in the vicinity provide an experience of olive oil production. The winding paths meander through the farm, among which is a viewing tower that emerges, offering a panoramic view of the city and the horizon. This plaza also serves as the start and end of many bicycle trails through the olive gardens, along the water channels, lames, and grottoes, allowing adventure enthusiasts to explore the natural biodiversity and formations of the area. The nature-based solutions implemented in the project, such as green terraces, a tree court, the use of local natural materials and finishes for construction, intercropping the olive fields with smaller plants, cave-like architecture, and the renovation of abandoned and dilapidated buildings, reduce the requirement for virgin materials and reliance on imports, fostering sustainable, self-reliant, and healthier communities. The project promotes a sustainable development strategy that integrates agriculture with sustainable tourism to reconnect the city to the sea. It also activates the historical Via Traiana, thereby improving the ecotourism sector while enhancing biodiversity and preserving the natural and historical structures in the city of Ostuni.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2023
2022/2023
Ostuni, conosciuta anche come Città Bianca, è un’affascinante città situata nella regione meridionale italiana della Puglia, incastonata tra Bari e Brindisi. Ciò che distingue Ostuni sono le sue suggestive case bianche, adornate da uno strato di intonaco di calce che serve a riflettere i raggi del sole e a mantenere freschi gli interni. Questa antica pratica aumenta il fascino della città e crea un effetto abbagliante. Ricca di storia, Ostuni affonda le sue radici nel periodo Paleolitico, quando i primi abitanti cercarono rifugio nelle grotte della zona. Nel corso dei secoli la città fu testimone di numerose invasioni a causa della sua posizione costiera. Arroccata su una collina, Ostuni offre viste panoramiche sul paesaggio circostante e sul mare azzurro, rendendola un ambito punto di osservazione. Ostuni è una testimonianza dell’architettura mediterranea, con il suo intricato labirinto di livelli, scalinate, strade tortuose, vicoli stretti e archi. Lo spirito del Medioevo è palpabile ad ogni angolo, dagli antichi portali dei palazzi alle pareti stagionate dei conventi e alle facciate ornate delle chiese. Ostuni, come molte città europee, deve affrontare diverse sfide. Uno dei problemi principali è la disconnessione geografica dalle infrastrutture ferroviarie e dalla costa, con conseguente connettività e accessibilità limitate. Ciò ostacola il flusso di turisti e impedisce alla città di sfruttare appieno la sua ricca storia. Le attività umane, in particolare lungo la costa, hanno portato a un accesso limitato al mare, sconvolgendo l’ecosistema naturale e l’idrologia. La città è anche alle prese con problemi urbani come il sovraffollamento, la stagionalità nel settore del turismo, la conservazione e il mantenimento dei siti storici e la gestione dell’acqua sia per il turismo che per l’agricoltura. Queste problematiche pongono ostacoli significativi che Ostuni deve affrontare per garantire uno sviluppo sostenibile e preservare il proprio patrimonio culturale. Lo sviluppo strategico della dorsale di Ostuni comporterebbe la creazione di un collegamento trasversale che si estenda dal centro storico, attraverso gli uliveti, e arrivi alla costa. Questo sviluppo avrebbe un impatto positivo sul turismo sostenibile fornendo un accesso più facile sia ai turisti che alla gente del posto. La connessione verticale creata dalla spina dorsale si intersecherebbe con le linee orizzontali esistenti della griglia cittadina, stabilendo punti centrali strategici che riducono di fatto la distanza percepita dalla riva. Oltre alla spina trasversale, è fondamentale concentrarsi sullo sviluppo dei collegamenti longitudinali lungo la serie di parchi naturali protetti situati lungo i canali d’acqua detti “zoppe”. Queste connessioni servirebbero a molteplici scopi. In primo luogo, contribuirebbero alla conservazione di preziosi siti archeologici come le grotte. In secondo luogo, migliorerebbero l’ecosistema naturale della regione, promuovendo la biodiversità e l’equilibrio ecologico. Infine, queste connessioni migliorerebbero l’esperienza complessiva del visitatore offrendo opportunità di esplorazione e immersione nella bellezza naturale della zona. Sviluppando strategicamente sia le connessioni trasversali che longitudinali, Ostuni può massimizzare il suo potenziale per il turismo sostenibile, preservare il suo patrimonio culturale e creare un ambiente più godibile e accessibile per tutti. Il concetto di design fuori dal centro di Ostuni prevede un trasformativo “merletto verde” che aggiunge un tocco di bellezza naturale all’ambiente circostante. Questa piazza nascosta basata su piantagioni offre un punto di osservazione unico, garantendo ai visitatori uno scorcio allettante della città. Come una collana, la piazza circonda lo storico Centro Storico, incorporando strutture essenziali per migliorare l’esperienza del visitatore. All’interno di questa oasi verde, un dipartimento turistico dedicato ha riproposto la masseria a est, ora funzionante come centro di esperienza sull’olio d’oliva. La porta ovest è stata rigiunzionata con spazi di interesse turistico, fornendo l’accesso alle mura superiori della città. Tutti questi sono collegati alla piazza del centro cittadino con percorsi di mobilità lenta. Il cortile alberato serve alla piazza aperta come rifugio per i visitatori, e questi spazi di sosta delocalizzano la folla, alleviando la pressione turistica nel centro della città. L’oliveto e il frantoio nelle vicinanze offrono un’esperienza di produzione di olio d’oliva. I sentieri tortuosi si snodano attraverso la fattoria, tra cui emerge una torre panoramica che offre una vista panoramica sulla città e sull’orizzonte. Questa piazza funge anche da punto di partenza e di fine di numerose piste ciclabili attraverso gli uliveti, lungo i canali d’acqua, le lame e le grotte, consentendo agli appassionati di avventura di esplorare la biodiversità naturale e le formazioni della zona. Le soluzioni basate sulla natura implementate nel progetto, come le terrazze verdi, un cortile alberato, l’uso di materiali e finiture naturali locali per la costruzione, la consociazione dei campi di ulivi con piante più piccole, l’architettura simile a una grotta e la ristrutturazione di aree abbandonate e fatiscenti edifici, ridurre il fabbisogno di materiali vergini e la dipendenza dalle importazioni, promuovendo comunità sostenibili, autosufficienti e più sane. Il progetto promuove una strategia di sviluppo sostenibile che integra l’agricoltura con il turismo sostenibile per ricollegare la città al mare. Attiva inoltre la storica Via Traiana, migliorando così il settore dell’ecoturismo, valorizzando la biodiversità e preservando le strutture naturali e storiche della città di Ostuni.
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