La predizione delle dinamiche di un ecosistema sotto condizioni di cambiamento climatico, è uno dei principali obiettivi dell’ ecologia moderna. Tale problematica è di particolare interesse negli ecosistemi aridi e semi-aridi, i quali, con il passare degli anni, possono subire trasformazioni quasi irreversibili: in tale ottica si inserisce il Sud Africa, dove circa il 60% del territorio è semi-arido e a rischio di desertificazione. Al fine di comprendere quali siano i fattori che maggiormente possano condurre a tale problematica, è utile studiare l’andamento delle dinamiche della vegetazione ed i fattori influenti su di esse. Nel presente lavoro di tesi, dunque, dopo una breve introduzione di inquadramento sul cambiamento climatico, si proporrà un approccio all’analisi degli impatti sugli ecosistemi del tutto alternativo: verranno effettuate simulazioni di scenario con modelli minimali e verranno mostrate le potenzialità di modelli discreti per eventuali sviluppi futuri nell’analisi. Si metteranno in luce, inoltre, il ruolo che assumono i ‘disturbi’ (intendendo con tale termine, precipitazione, incendi ed erbivori) sull’ecosistema. Verrà presentato e utilizzato per alcune simulazioni anche il Community Land Model (CLM), modello spazialmente distribuito completamente diverso da quelli minimali. Ciò al fine di mostrare come le due filosofie su cui si basano le due diverse tipologie di modelli siano allo stesso tempo opposte ma complementari: il CLM, complesso nella struttura e nell’implementazione e dispendioso in termini di tempo per le simulazioni, offre in uscita valori di moltissime variabili, utili per effettuare stime numeriche, viceversa i modelli minimali, semplici nella formulazione analitica e veloci nella simulazione, carpiscono l’andamento generale dei fenomeni evidenziando i trend di poche variabili scelte. Come sarà mostrato nella tesi, si tratta di due filosofie e approcci molto diversi che però, se utilizzati in modo oculato e ciascuno per finalità appropriate, possono essere utili per lo studio degli ecosistemi

Dinamica della vegetazione in ecosistemi semiaridi : condizioni attuali e scenari futuri

RICCIETTI, ANGELICA
2010/2011

Abstract

La predizione delle dinamiche di un ecosistema sotto condizioni di cambiamento climatico, è uno dei principali obiettivi dell’ ecologia moderna. Tale problematica è di particolare interesse negli ecosistemi aridi e semi-aridi, i quali, con il passare degli anni, possono subire trasformazioni quasi irreversibili: in tale ottica si inserisce il Sud Africa, dove circa il 60% del territorio è semi-arido e a rischio di desertificazione. Al fine di comprendere quali siano i fattori che maggiormente possano condurre a tale problematica, è utile studiare l’andamento delle dinamiche della vegetazione ed i fattori influenti su di esse. Nel presente lavoro di tesi, dunque, dopo una breve introduzione di inquadramento sul cambiamento climatico, si proporrà un approccio all’analisi degli impatti sugli ecosistemi del tutto alternativo: verranno effettuate simulazioni di scenario con modelli minimali e verranno mostrate le potenzialità di modelli discreti per eventuali sviluppi futuri nell’analisi. Si metteranno in luce, inoltre, il ruolo che assumono i ‘disturbi’ (intendendo con tale termine, precipitazione, incendi ed erbivori) sull’ecosistema. Verrà presentato e utilizzato per alcune simulazioni anche il Community Land Model (CLM), modello spazialmente distribuito completamente diverso da quelli minimali. Ciò al fine di mostrare come le due filosofie su cui si basano le due diverse tipologie di modelli siano allo stesso tempo opposte ma complementari: il CLM, complesso nella struttura e nell’implementazione e dispendioso in termini di tempo per le simulazioni, offre in uscita valori di moltissime variabili, utili per effettuare stime numeriche, viceversa i modelli minimali, semplici nella formulazione analitica e veloci nella simulazione, carpiscono l’andamento generale dei fenomeni evidenziando i trend di poche variabili scelte. Come sarà mostrato nella tesi, si tratta di due filosofie e approcci molto diversi che però, se utilizzati in modo oculato e ciascuno per finalità appropriate, possono essere utili per lo studio degli ecosistemi
ACCATINO, FRANCESCO
DONZELLI, DAVIDE
VEZZOLI, RENATA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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