La necessità avvertita da tempo di una modifica in senso federale del regionalismo italiano ha portato con sé negli ultimi anni un interminabile, quanto necessario, dibattito sulle modalità di cambiamento. All’interno di tale dibattito, ha sicuramente occupato notevole spazio la discussione riguardo al fenomeno del Federalismo Fiscale, argomento d’interesse oltre che per la politica, anche per l’economia e la finanza pubblica del Paese. Durante gli ultimi mesi, un particolare aspetto di questo fenomeno ha visto concretizzarsi, a livello giuridico, un suo inizio di attuazione: il Federalismo Demaniale. Il presente elaborato si focalizza sull’importanza delle recenti novità legislative in materia di Federalismo Demaniale, principalmente dal punto di vista finanziario e, muovendosi all’interno dell’obiettivo primario che questo ramo del Federalismo si pone, ossia la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, pone l’attenzione sugli strumenti più largamente diffusi per il perseguimento di tale obiettivo. E’ noto, infatti, l’inestimabile valore del patrimonio immobiliare italiano, artistico e non, che viene tuttavia in parte abbandonato e, di conseguenza, non totalmente sfruttato a causa spesso della lontanza dello Stato centrale e dall’assenza di risorse più vicine al territorio interessato che ne deriva. Considerando anche le difficoltà, nella situazione attuale, di coinvolgere direttamente il settore privato in opere di valorizzazione di tale patrimonio, si comprende quanto siano ampie le possibilità di sviluppo in questo campo, grazie alla riforma in atto. L’elaborato parte quindi, nel primo capitolo, dallo studio del decreto legislativo che introduce il Federalismo Demaniale, analizzando anche la legge da cui esso deriva. Si prosegue, nel secondo capitolo, trattando il tema della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, fine principale del Federalismo Demaniale, introducendo così la seconda parte, che si propone di illustrare i principali strumenti finanziari attraverso cui tale valorizzazione può realizzarsi. Il terzo capitolo presenta, così, lo strumento dei Fondi immobiliari. Questi, a tutti gli effetti fondi comuni di investimento, si distinguono principalmente per la natura delle attività in cui investono; per definizione vengono impegnati prevalentemente in beni immobili, sia direttamente, sia tramite società immobiliari di cui detengono il controllo. Nel quarto capitolo si affronta, invece, lo strumento della Cartolarizzazione. Questa tecnica finanziaria è utile per consentire la conversione di attività non agevolmente negoziabili, quali gli immobili di proprietà pubblica, in strumenti finanziari più facilmente collocabili sui mercati. In questo frangente, si ripercorre anche l’esperienza delle due principali cartolarizzazioni immobiliari attuate dallo Stato italiano. Infine, nel quinto ed ultimo capitolo, si entra nel campo del Partenariato Pubblico Privato, termine con il quale si definiscono diverse forme di cooperazione tra settore pubblico e settore privato. Tali cooperazioni permettono di integrare le rispettive competenze e risorse al fine di realizzare e gestire opere infrastrutturali in funzione delle diverse responsabilità ed obiettivi. In quest’ambito, si sviluppa altresì un’analisi circa una delle modalità applicative del Partenariato Pubblico Privato, ossia il Project Financing, che risulta essere un insieme di tecniche, metodologie e prassi in grado di coinvolgere capitali privati nella realizzazione di infrastrutture di pubblica utilità, ma, prima ancora, costituisce una cultura di governo per lo sviluppo economico e sociale del territorio.

Il federalismo demaniale ed i principali strumenti finanziari per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico

CAMMARATA, NICOLA
2010/2011

Abstract

La necessità avvertita da tempo di una modifica in senso federale del regionalismo italiano ha portato con sé negli ultimi anni un interminabile, quanto necessario, dibattito sulle modalità di cambiamento. All’interno di tale dibattito, ha sicuramente occupato notevole spazio la discussione riguardo al fenomeno del Federalismo Fiscale, argomento d’interesse oltre che per la politica, anche per l’economia e la finanza pubblica del Paese. Durante gli ultimi mesi, un particolare aspetto di questo fenomeno ha visto concretizzarsi, a livello giuridico, un suo inizio di attuazione: il Federalismo Demaniale. Il presente elaborato si focalizza sull’importanza delle recenti novità legislative in materia di Federalismo Demaniale, principalmente dal punto di vista finanziario e, muovendosi all’interno dell’obiettivo primario che questo ramo del Federalismo si pone, ossia la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, pone l’attenzione sugli strumenti più largamente diffusi per il perseguimento di tale obiettivo. E’ noto, infatti, l’inestimabile valore del patrimonio immobiliare italiano, artistico e non, che viene tuttavia in parte abbandonato e, di conseguenza, non totalmente sfruttato a causa spesso della lontanza dello Stato centrale e dall’assenza di risorse più vicine al territorio interessato che ne deriva. Considerando anche le difficoltà, nella situazione attuale, di coinvolgere direttamente il settore privato in opere di valorizzazione di tale patrimonio, si comprende quanto siano ampie le possibilità di sviluppo in questo campo, grazie alla riforma in atto. L’elaborato parte quindi, nel primo capitolo, dallo studio del decreto legislativo che introduce il Federalismo Demaniale, analizzando anche la legge da cui esso deriva. Si prosegue, nel secondo capitolo, trattando il tema della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, fine principale del Federalismo Demaniale, introducendo così la seconda parte, che si propone di illustrare i principali strumenti finanziari attraverso cui tale valorizzazione può realizzarsi. Il terzo capitolo presenta, così, lo strumento dei Fondi immobiliari. Questi, a tutti gli effetti fondi comuni di investimento, si distinguono principalmente per la natura delle attività in cui investono; per definizione vengono impegnati prevalentemente in beni immobili, sia direttamente, sia tramite società immobiliari di cui detengono il controllo. Nel quarto capitolo si affronta, invece, lo strumento della Cartolarizzazione. Questa tecnica finanziaria è utile per consentire la conversione di attività non agevolmente negoziabili, quali gli immobili di proprietà pubblica, in strumenti finanziari più facilmente collocabili sui mercati. In questo frangente, si ripercorre anche l’esperienza delle due principali cartolarizzazioni immobiliari attuate dallo Stato italiano. Infine, nel quinto ed ultimo capitolo, si entra nel campo del Partenariato Pubblico Privato, termine con il quale si definiscono diverse forme di cooperazione tra settore pubblico e settore privato. Tali cooperazioni permettono di integrare le rispettive competenze e risorse al fine di realizzare e gestire opere infrastrutturali in funzione delle diverse responsabilità ed obiettivi. In quest’ambito, si sviluppa altresì un’analisi circa una delle modalità applicative del Partenariato Pubblico Privato, ossia il Project Financing, che risulta essere un insieme di tecniche, metodologie e prassi in grado di coinvolgere capitali privati nella realizzazione di infrastrutture di pubblica utilità, ma, prima ancora, costituisce una cultura di governo per lo sviluppo economico e sociale del territorio.
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/21723