Dal cotone al Ciclomuseo : un futuro per la Manifattura di Legnano

The first need of the human being is to move. Moving is necessary to reach a place, to get in touch, to live, to have fun, to work. This activity influenced the design from the beginning, and even before that, the need for shelter. We find ourselves in a historical moment in which different means of transport are available, used according to everyone's circumstances and needs. In contemporary reality, the need to combine ecology with design is growing more and more. From here comes the clear awareness that the most ecological means of transportation ever created is on two wheels, the bicycle. The latter is the first means that we learn to use and which makes us autonomous and free. The bicycle has a long history, with moments in which it reached the peak of its success and moments in which it was considered a secondary means of transport, only to return to shine and underline its importance. The fame and diffusion of the bicycle was also achieved with the image of the great champions and their sporting exploits, which highlighted the most influential cycling brands in the Italian panorama. These companies have become global giants in the production and sale of bicycles, one in particular is the Legnano. From here a long reflection was born which is the basis of the thesis path. Reflection that considers the fact that every object, even just because it belongs to history, becomes a bearer of meanings and the signs of the past remain indelible in it. The objects are intended to communicate and convey a message to the public. The need therefore arises for places where these objects can be exhibited. What better place than a museum to fulfill this function? We can identify the museum as a place where we can learn but at the same time have fun, but above all this the main function is communication. Le Corbusier was the first to change the paradigm of the museum, transforming it from a place of archiving to a place of knowledge. The interior design and layout allow the work of art and the object to be connected to those who visit the museum. It allows the object to also communicate physically and spatially to the visitor. There is a desire to involve the public by making them part of the exhibition. Precisely for this reason the idea of a canonical museum is no longer sufficient, but the evolution and transition to an attractive place is necessary, capable of offering experiences for visitors, capable of involving and interesting also from a spatial point of view. The objective of the thesis is the design of a museum space within a historic industrial complex, namely the Legnano Factory. The project develops within an existing abandoned building but of great value for the city. The aim is to refunctionalize and give new life to an ancient industrial building, a cotton mill specifically, within which a museum space will be developed, but also a hub of functions for the community, which revolve around this theme so that it is seen as a place for leisure and socializing. A one-of-a-kind museum since an interesting novelty is the ability to travel around the museum spaces by pedaling. The museum also aims to reflect contemporary society, a constantly evolving, increasingly technological society and thanks to technology to offer new experiences. It is therefore necessary to design attractive spaces for all ages, leisure spaces and socialization areas. In this way, the museum becomes the place not only linked to the visit but can be the starting point of the cycle network, a meeting point for enthusiasts, but also for people who come to try immersive experiences and dedicated cycling spaces. Lastly, the project could therefore have an attractive role for the urban context of the city of Legnano.

La prima necessità dell’essere umano è spostarsi. Spostarsi è necessario per raggiungere un luogo, per entrare in contatto, per vivere, per divertisti, per svagarsi, per lavorare. Da questa attività è stata influenzata sin dal principio la progettazione, prima ancora, dalla necessità di avere un riparo. Ci troviamo in un momento storico in cui sono disponibili diversi mezzi di trasporto, usati in base alle circostanze e ai bisogni di ciascuno. Nella realtà contemporanea cresce sempre di più il bisogno di accostare l’ecologia alla progettazione. Da qua nasce l’evidente consapevolezza che il mezzo di spostamento più ecologico mai realizzato è a due ruote ossia la bicicletta. Quest’ultimo è il primo mezzo che impariamo ad usare e che ci rende autonomi e liberi. La bicicletta ha una lunga storia, con momenti in cui ha raggiunto l’apice del suo successo e momenti in cui è stata considerata un mezzo secondario, per ritornare poi a risplendere e rimarcare la sua importanza. La fama e la diffusione della bicicletta, è stata ottenuta anche con l’immagine dei grandi campioni e delle loro imprese sportive, che hanno messo in evidenza i marchi del ciclismo più influenti nel panorama italiano. Queste aziende sono diventate dei colossi mondiali per quanto riguarda la produzione e vendita di biciclette, una in particolare la Legnano. Da qui nasce una lunga riflessione che è alla base del percorso di tesi. Riflessione che tiene conto del fatto che ogni oggetto, anche solo per essere appartenuto alla storia, diventa portatore di significati e in esso rimangono indelebili i segni del passato. Gli oggetti hanno lo scopo di comunicare e trasmettere un messaggio al pubblico. Nasce quindi l’esigenza di luoghi in cui questi oggetti possano essere esposti. Quale luogo meglio di un museo per soddisfare tale funzione? Possiamo individuare nel museo un luogo dove apprendere ma allo stesso tempo svagarci, ma al di sopra di questo la funzione principale è la comunicazione. Le Corbusier è il primo a cambiare il paradigma del museo, trasformandolo da luogo di archiviazione a luogo di conoscenza. Il progetto di interni e l’allestimento, permettono di mettere in relazione l’opera d’arte e l’oggetto, con chi visita il museo. Permette all’oggetto di poter comunicare anche in modo fisico e spaziale al visitatore. C’è volontà di coinvolgere il pubblico rendendolo parte della mostra. Proprio per questo non è più sufficiente l’idea di museo canonico, ma è necessaria l’evoluzione ed il passaggio a luogo attrattivo, in grado di offrire esperienze per i visitatori, capaci di coinvolgere e interessare anche dal punto di vista spaziale. L’obbiettivo della tesi è la progettazione di uno spazio museale all’interno di un complesso industriale storico, ovvero la Manifattura di Legnano. Il progetto si sviluppa all’interno di un fabbricato esistente dismesso ma di gran valore per la città. Lo scopo è quello di rifunzionalizzare e ridare vita ad un antico edificio industriale, un cotonificio nello specifico, al cui interno verrà sviluppato uno spazio museale, ma anche un hub di funzioni per la comunità, che ruotano intorno a questo tema in modo che sia visto come luogo di svago e socialità. Un museo unico nel suo genere dal momento che una novità interessante è la percorrenza degli spazi museali pedalando. Il museo si pone anche lo scopo di rispecchiare la società contemporanea, società in continua evoluzione, sempre più tecnologica e proprio grazie alla tecnologia offrire nuove esperienze. È necessario, pertanto, progettare spazi attrattivi per tutte le età, spazi di svago e aree di socializzazione. Il museo diventa in questo modo il luogo non solo legato alla visita, ma può essere il punto di partenza della rete ciclabile, meeting point degli appassionati, ma anche di persone che vengono per provare le esperienze immersive e gli spazi ciclabili dedicati. Per ultimo il progetto potrebbe avere quindi un ruolo attrattivo per il contesto urbano della città di Legnano.