Just like in the pyrotechnics, where the arrangement and disposition of materials on the ground is a kind of score about the sensational scene in the sky, so the graphic designer works on materials' disposition and composition on the page to pursue an effect designed to do a visual interpretation, before the cognitive one. My thesis purpose is to turn out that the graphic designer could works both in the service of, and to put on a show. The one and the other are a kind of put on a page in which in the first case the graphic rules are used to design an orientation practice in the page and in the second one the text uses some graphic rules to put on show its dramaturgy. So I have just collected some matters and books printed in The Sixty and Seventy in Italy about Concrete Poetry, Visual Poetry and about a small press scene rises at the same time of the official one, to study and test out the design's limit in working the text avoiding the artistic results. From these observations on vintage materials I have just decided to choose the poetry to manage a consideration about the graphic designer's rule in the poetry, looking for the design of Stimmung: the right feeling or atmosphere about a poetical text. So I suggest the projection of a "Poetic layout handbook" to design the graphic and typographic architecture of poetry. But I have also elaborated a checks' collecting, typographic and compositive type: "Composition Checks" to show how the "suasive" action and the "exhibitionist" one could concentrate in a single big moment of visual and communicative expressiveness. In the end I have applied the "Poetic layout" in the poetry book's redesign Demotica, written by Felice Paniconi (Croce Edition, 2008).

Come nella pirotecnica, dove la disposizione dei mate-riali sulla terra ferma è una forma di partitura per l’effetto scenico che si vedrà nel cielo, così nel mestiere del grafico la disposizione e composizione dei materiali sulla pagina corrisponde a un effetto di senso destinato a una lettura visivo-percettiva prima ancora che cognitiva. L’obiettivo della tesi è dimostrare che il mestiere del grafico può essere considerato un lavoro sia al servizio di, sia come messa in scena di. Nell’uno e nell’altro caso si tratta di una messa in pagina in cui da un lato è la grafica che si serve del testo per creare procedure di orien-tamento nella pagina, dall’altro è il testo che si serve degli artifici grafici per mettere in scena la sua teatralità. Ho così raccolto artefatti stampati tra gli anni Sessanta e Settanta in Italia da artisti e poeti delle neo-avanguardie (Poesia concreta, Poesia visiva, Nuova scrittura) e da un’editoria minore sorta parallelamente a quella ufficiale, per studiare e verificare fino a che punto l’operazione progettuale possa affrontare il testo, senza diventare in sé un’azione artistica. Le osservazioni sui materiali presi in esame mi hanno fatto scegliere la poesia come luogo di intervento, ed evidenziare di essa alcuni parametri significativi per condurre una riflessione sul fare poetico del grafico. E sulla progettazione della Stimmung: la giusta atmosfera di un testo poetico. A partire da questi spunti propongo un Manuale di impaginazione poetica per la progettazione dell’architettura grafica e tipografica della poesia. Accanto a questo, ho elaborato una serie di verifiche, tipografiche e compositive, raccolte in una serie di Verifiche di composizione, condotte per dimostrare come l’azione “suasiva” e quella “esibizionista” possono condensarsi in un unico momento di espressività visiva e comunicativa. Oltre a queste, ho provato ad applicare il Manuale nel redesign del volume di poesie di Felice Paniconi Demotica (Croce editore, 2008).

Parole in pagina. Dalla poesia visuale all'impaginazione della poesia

MARZIALE, FEDERICA
2010/2011

Abstract

Just like in the pyrotechnics, where the arrangement and disposition of materials on the ground is a kind of score about the sensational scene in the sky, so the graphic designer works on materials' disposition and composition on the page to pursue an effect designed to do a visual interpretation, before the cognitive one. My thesis purpose is to turn out that the graphic designer could works both in the service of, and to put on a show. The one and the other are a kind of put on a page in which in the first case the graphic rules are used to design an orientation practice in the page and in the second one the text uses some graphic rules to put on show its dramaturgy. So I have just collected some matters and books printed in The Sixty and Seventy in Italy about Concrete Poetry, Visual Poetry and about a small press scene rises at the same time of the official one, to study and test out the design's limit in working the text avoiding the artistic results. From these observations on vintage materials I have just decided to choose the poetry to manage a consideration about the graphic designer's rule in the poetry, looking for the design of Stimmung: the right feeling or atmosphere about a poetical text. So I suggest the projection of a "Poetic layout handbook" to design the graphic and typographic architecture of poetry. But I have also elaborated a checks' collecting, typographic and compositive type: "Composition Checks" to show how the "suasive" action and the "exhibitionist" one could concentrate in a single big moment of visual and communicative expressiveness. In the end I have applied the "Poetic layout" in the poetry book's redesign Demotica, written by Felice Paniconi (Croce Edition, 2008).
ARC III - Scuola del Design
20-lug-2011
2010/2011
Come nella pirotecnica, dove la disposizione dei mate-riali sulla terra ferma è una forma di partitura per l’effetto scenico che si vedrà nel cielo, così nel mestiere del grafico la disposizione e composizione dei materiali sulla pagina corrisponde a un effetto di senso destinato a una lettura visivo-percettiva prima ancora che cognitiva. L’obiettivo della tesi è dimostrare che il mestiere del grafico può essere considerato un lavoro sia al servizio di, sia come messa in scena di. Nell’uno e nell’altro caso si tratta di una messa in pagina in cui da un lato è la grafica che si serve del testo per creare procedure di orien-tamento nella pagina, dall’altro è il testo che si serve degli artifici grafici per mettere in scena la sua teatralità. Ho così raccolto artefatti stampati tra gli anni Sessanta e Settanta in Italia da artisti e poeti delle neo-avanguardie (Poesia concreta, Poesia visiva, Nuova scrittura) e da un’editoria minore sorta parallelamente a quella ufficiale, per studiare e verificare fino a che punto l’operazione progettuale possa affrontare il testo, senza diventare in sé un’azione artistica. Le osservazioni sui materiali presi in esame mi hanno fatto scegliere la poesia come luogo di intervento, ed evidenziare di essa alcuni parametri significativi per condurre una riflessione sul fare poetico del grafico. E sulla progettazione della Stimmung: la giusta atmosfera di un testo poetico. A partire da questi spunti propongo un Manuale di impaginazione poetica per la progettazione dell’architettura grafica e tipografica della poesia. Accanto a questo, ho elaborato una serie di verifiche, tipografiche e compositive, raccolte in una serie di Verifiche di composizione, condotte per dimostrare come l’azione “suasiva” e quella “esibizionista” possono condensarsi in un unico momento di espressività visiva e comunicativa. Oltre a queste, ho provato ad applicare il Manuale nel redesign del volume di poesie di Felice Paniconi Demotica (Croce editore, 2008).
Tesi di laurea Magistrale
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