Triggers for platform thinking in established firms: a focus on idle assets

Platform Thinking is revolutionizing the way in which companies approach their business. This new paradigm plants its roots in the disruption caused by native platform businesses such as Airbnb and Uber, and later expanded to big tech established firms like Apple. The transversality and accessibility of concepts offered by this business model, however, has progressively allowed companies of every size and across every industry to embrace it. This thesis contributes to the research on the subject by providing a comprehensive study about idle assets that trigger Platform Thinking processes in established, non-platform-native firms. The analysis is carried out on a sample reflecting the companies included in the Standard & Poor's 500 Index at as of February 2023; each firm’s platform initiatives has been listed and reviewed through a case-by-case study based on secondary sources and followed by a further cross-case analysis. Results highlight four main macro-categories of idle assets leveraged by companies for their platform initiatives: Data, Know-How, Relationships, and Physical Assets. The three-step framework proposed by Trabucchi, Sanasi, Ghezzi, and Buganza in their study Idle Asset Hunters—The Secret of Multi-sided Platforms has been expanded and integrated with a deepening on untapped assets that can trigger the virtuous circle described in the paper, by providing an analysis that encompasses their peculiarities, utilization modalities, synergies originating from a combined use, as well as the correlation with the corresponding platform typology, and the sources of said assets, therefore revealing detectable patterns and actionable insights.

Il Platform Thinking sta rivoluzionando il modo in cui le aziende si approcciano alle proprie attività di business. Questo nuovo paradigma affonda le radici nell’impatto dirompente che hanno avuto le iniziative di piattaforme native come Airbnb e Uber, per poi espandersi verso business consolidati di grandi aziende tecnologiche come Apple. La trasversalità e l’accessibilità dei concetti offerti da questo modello d’impresa ha recentemente permesso a sempre più aziende di ogni dimensione e provenienti da qualsiasi settore di adottarlo. Questo lavoro di tesi contribuisce alla ricerca in materia fornendo uno studio approfondito riguardo le risorse inattive che, se sfruttate, possono innescare i processi di Platform Thinking all’interno di aziende non nate come piattaforme. L’analisi è effettuata su un campione contenente le aziende incluse nell’indice azionario Standard & Poor’s 500 nella configurazione di febbraio 2023; le iniziative di piattaforma di ogni impresa sono state elencate e analizzate con uno studio caso per caso basato su fonti di informazione secondarie e seguito da un’ulteriore analisi incrociata. I risultati evidenziano quattro macrocategorie di “idle assets” (risorse inattive) utilizzate dalle aziende per le loro iniziative di piattaforma: Dati, Know-How, Relazioni, e Beni Fisici. Il procedimento in tre fasi proposto da Trabucchi, Sanasi, Ghezzi e Buganza nel loro studio Idle Asset Hunters—The Secret of Multi-sided Platforms è stato ampliato e integrato con un approfondimento riguardo gli asset non sfruttati che possono innescare il circolo virtuoso descritto nello studio, fornendo un’analisi che comprende le loro peculiarità, le modalità di utilizzo, le sinergie derivanti da un uso combinato, nonché la correlazione con la tipologia di piattaforma corrispondente e le fonti di tali asset, rivelando dei pattern identificabili e dei modelli concretamente utilizzabili.