Milano Gallaratese: sperimentazioni su modulo e tipologia per il nuovo campus scolastico

This thesis aims to design a new school campus in the Gallaratese district on the outskirts of the metropolitan city of Milan. The work begins with an analysis of Milan's building heritage, focusing on the prefabricated models of the 1970s and highlighting their critical aspects. The study of Milanese schools was organized by year, identifying common characteristics of the various school buildings for each historical period. The focus on prefabricated models made it clear that these spaces do not meet the new pedagogical and educational requirements of today's society. In light of the analyses carried out, the architectural project presents itself as a complex of educational spaces aimed at rethinking learning environments to reflect the pace of social change. The function of the school has evolved over time and continues to do so today, making it necessary to assign new identities to the spaces. Whereas in the past schools focused exclusively on imparting knowledge, today priorities have shifted, and the environment must promote culture, exchange, and cooperation. The school campus project could be described as a social machine that builds a synergetic relationship with the people who inhabit it, the surrounding area, and the city as a whole. In order to be able to react quickly to social changes, it is necessary to use a prefabrication construction system to build the school, so that the building can be quickly expanded or reduced in size depending on social needs. The architectural composition of the school is the result of a design process that focuses on modular experimentation in order to find an infinitely repeatable compositional system that guarantees the expansion of the project. In addition, the modularity and repeatability of the building highlight its typological complexity: the project presents itself as a new catalytic element of the neighborhood, responsive to the needs of the city.

La presente tesi di laurea è volta alla progettazione di un nuovo campus scolastico nel quartiere del Gallaratese, nella periferia della città metropolitana di Milano. Questo elaborato prende le mosse dall’analisi del patrimonio edilizio milanese, facendo un focus sui modelli prefabbricati degli anni ’70, andando ad identificare le criticità. Lo studio sulle scuole milanesi è stato suddiviso in annate, trovando per ciascun periodo storico delle caratteristiche in comune tra i vari edifici scolastici. Il focus sui modelli prefabbricati ha evidenziato l’inadeguatezza di questi spazi con le nuove esigenze scolastiche e pedagogiche che la società attuale richiede. Alla luce di tutte le analisi svolte, il progetto architettonico si presenta come un complesso al cui interno sono presenti degli spazi didattici che mirano al ripensamento dei luoghi di apprendimento, in modo che possano rispecchiare la velocità dei cambiamenti della nostra società. La funzione della scuola nel tempo si è evoluta e continua a farlo anche oggigiorno, per questo motivo è necessario attribuire agli spazi una nuova identità; se in passato la scuola era finalizzata alla sola trasmissione del sapere, oggi le priorità sono cambiate e gli ambienti devono favorire la cultura, la condivisione e la collaborazione. Il progetto del campus scolastico, infatti, si potrebbe definire una macchina sociale, dal momento che instaura un rapporto sinergico con le persone che la vivono, il contesto e la città tutta. Per reagire velocemente ai cambiamenti della società è necessario usare all’interno della scuola un sistema costruttivo di prefabbricazione, in modo che l’edificio si possa espandere o contrarre velocemente a seconda delle esigenze della società. La composizione architettonica della scuola è il risultato di un iter progettuale mirato alle sperimentazioni sulla modularità, al fine di trovare un sistema compositivo ripetibile all’infinito, per garantire l’espansione del progetto. Inoltre, la modularità e la ripetibilità del fabbricato ne evidenziano la complessità tipologica: il progetto si presenta come un nuovo elemento catalizzatore del quartiere che si apre ai bisogni della città.