Iconografia della città che cambia : il ruolo della fotografia nella metabasi urbana verso la città del futuro

This thesis aims to probe the fundamental role of photography, both as a semiotic language in the dynamic representation of urban areas and as an essential tool in urban planning, reflecting on the evolution of the photographic medium and its impact on the perception and development of urban spaces. This visual medium has acquired a key role in the representation and understanding of both urban and rural landscapes. Through a detailed analysis of the history of landscape painting and addressing its growth to an autonomous genre, this research thesis delves into exploring the transition between painting and photography, demonstrating the greater immediacy of the latter and its versatility in capturing unique details and perspectives. In the context of architectural photography, storytelling is not limited to thesis writing, but extends to the creation of visual narratives through images. These, with their strong evocative power, play a fundamental role in our society. Architectural photography, from analog to digital, has become critically important in the representation of urban spaces and communication with the public. Images become key tools for telling stories about buildings and spaces, capturing the essence of architectural design and its impact on the urban fabric. The thesis presents specific case studies for each aspect of photography. Through analysis of the work of different photographers and the evolution of photographic technology, it shows how photography has evolved into a fundamental visual language. This language is essential to the documentation and interpretation of contemporary urban landscapes, and profoundly influences our perception of and interaction with the environment. This study not only outlines photography's contribution to understanding the urban landscape, but also highlights its role in exploring more personal and subjective interpretations of the world. In conclusion, this research highlights how photography, evolving from a simple visual representation to an influential tool in urban planning, can not only document but also inspire the creation of future urban landscapes. Evoking Hannibal Lecter's famous line to Clarice Starling in The Silence of the Lambs "We wish for what we see every day," photographic imagery proves to be a powerful catalyst in the creation of innovative urban visions, such as those explored in the metaverse. Photography, then, is not only a mirror of the present, but also a window to possible futures, providing a visual language through which we can imagine and design the cities of tomorrow.

Il presente elaborato di tesi si propone di sondare il ruolo fondamentale della fotografia, sia come linguaggio semiotico nella rappresentazione dinamica delle aree urbane, che come strumento essenziale nella pianificazione urbana, riflettendo sull’evoluzione del mezzo fotografico e il suo impatto sulla percezione e sviluppo degli spazi urbani. Questo medium visivo ha acquisito un ruolo chiave nella rappresentazione e comprensione sia dei paesaggi urbani che rurali. Attraverso un’analisi dettagliata della storia della pittura paesaggistica e l’affrontare la sua crescita a genere autonomo, questa tesi di ricerca si addentra nell’esplorazione del passaggio tra pittura e fotografia, dimostrando la maggiore immediatezza di quest’ultima e la sua versatilità nella cattura di dettagli e prospettive uniche. Nel contesto della fotografia architettonica, la narrazione non si limita alla sola scrittura di tesi, ma si estende alla creazione di racconti visivi tramite immagini. Queste, con il loro forte potere evocativo, rivestono un ruolo fondamentale nella nostra società. La fotografia architettonica, da quella analogica a quella digitale, ha assunto un’importanza cruciale nella rappresentazione degli spazi urbani e nella comunicazione con il pubblico. Le immagini diventano strumenti chiave per raccontare storie di edifici e spazi, catturando l’essenza della progettazione architettonica e il suo impatto sul tessuto urbano. La tesi presenta casi studio specifici per ciascun aspetto della fotografia. Attraverso l’analisi del lavoro di diversi fotografi e l’evoluzione della tecnologia fotografica, si evidenzia come la fotografia si sia evoluta in un linguaggio visivo fondamentale. Questo linguaggio è essenziale per la documentazione e l’interpretazione dei paesaggi urbani contemporanei, e influenza profondamente la nostra percezione e interazione con l’ambiente. Questo studio non solo delinea il contributo della fotografia alla comprensione del paesaggio urbano, ma sottolinea anche il suo ruolo nell'esplorazione di interpretazioni più personali e soggettive del mondo. In conclusione, questa ricerca evidenzia come la fotografia, evolvendosi da semplice rappresentazione visiva a strumento influente nella pianificazione urbana, possa non solo documentare ma anche ispirare la creazione dei paesaggi urbani futuri. Evocando la celebre frase di Hannibal Lecter a Clarice Starling, in Il silenzio degli innocenti «Noi desideriamo ciò che vediamo ogni giorno», l’immaginario fotografico si rivela un potente catalizzatore nella creazione di visioni urbane innovative, come quelle esplorate nel metaverso. La fotografia, quindi, non è solo uno specchio del presente, ma anche una finestra verso futuri possibili, che fornisce un linguaggio visivo attraverso cui possiamo immaginare e progettare le città di domani.