Lost and found in green network : transforming Milan’s secret gardens with a dynamic urban green network in a garden neighborhood

Gardens are not merely places of greenery but profound reflections of the evolution of our culture and history. From the medieval Hortus Conclusus to the emotionally resonant private gardens of the Renaissance and the contemporary public green spaces, gardens have served as intermediaries, fulfilling both material and spiritual needs. In Milan, the foundation of the city’s green heritage lies in its private gardens, many of which have been preserved or restored as cultural heritages through the collaborative efforts of associated departments. However, despite these endeavors, Milan’s garden legacy remains fragmented and hidden within the urban landscape, often overshadowed by the fast pace of contemporary urban life. Today, as the demand for urban green spaces continues to grow, there is a need to consider the fragments of Milan’s garden heritage and integrate them into the city’s urban landscape system. In this thesis, a thought about Milan’s historic gardens across the past, present, and future serves as a thread, leading to the development of two complementary arguments in parallel: The first thread focuses on analyzing the spatial characteristics and fragmentation of Milan’s private secret gardens, which are historically rooted in Hortus Conclusus. While respecting the garden’s history, the study delves into the accessibility of these secret gardens and works towards integrating their fragmented states. The second thread expands the vision to encompass the surrounding historic districts, examining their green connectivity and potential for development. By utilizing plants as guiding elements and leveraging urban compositional elements such as streets, directions, and nodes, the research proposes a hypothesis of a sustainable and open network of garden neighborhoods. Ultimately, these two parallel threads of garden-green neighborhoods eventually intersect, creating a diverse network of people-centered urban landscapes. Additionally, a co-management model for garden neighborhoods is proposed, aimed at revitalizing the historical secret gardens and fostering a more diverse urban landscape, benefiting both the green ambiance and common well-being.

I giardini non sono soltanto luoghi di verde, ma riflessioni profonde sull’evoluzione della nostra cultura e storia. Dal medievale Hortus Conclusus ai giardini privati emotivamente significativi del Rinascimento e agli spazi verdi pubblici contemporanei, i giardini hanno servito da intermediari, soddisfacendo sia le necessità materiali che spirituali. A Milano, il fondamento dell’eredità verde della città risiede nei suoi giardini privati, molti dei quali sono stati preservati o restaurati come patrimoni culturali grazie agli sforzi collaborativi dei dipartimenti associati. Tuttavia, nonostante questi sforzi, l’eredità verde di Milano rimane frammentata e nascosta nel paesaggio urbano, spesso oscurata dal ritmo veloce della vita urbana contemporanea. Oggi, con la crescente domanda di spazi verdi urbani, c’è bisogno di considerare i frammenti dell’eredità verde di Milano e integrarli nel sistema paesaggistico urbano della città. In questa tesi, un pensiero sui giardini storici di Milano attraverso il passato, il presente e il futuro serve come filo conduttore, portando allo sviluppo di due argomenti complementari in parallelo: il primo argomento si concentra sull’analisi delle caratteristiche spaziali e della frammentazione dei giardini segreti privati di Milano, storicamente radicati nell’Hortus Conclusus. Rispettando la storia del giardino, lo studio approfondisce l’accessibilità di questi giardini segreti e lavora per integrare i loro stati frammentati. Il secondo argomento espande la visione per comprendere i distretti storici circostanti, esaminando la loro connettività verde e il potenziale di sviluppo. Utilizzando le piante come elementi guida e sfruttando gli elementi compositivi urbani come strade, direzioni e nodi, la ricerca propone un’ipotesi di una rete sostenibile e aperta di quartieri giardino. Alla fine, questi due filoni paralleli di quartieri giardino-verdi si intersecano, creando una rete diversificata di paesaggi urbani centrati sulle persone. Inoltre, viene proposto un modello di gestione condivisa per i quartieri giardino, mirato a revitalizzare i giardini segreti storici e promuovere un paesaggio urbano più diversificato, a beneficio sia dell’ambiente verde che del benessere comune.