The MAT project is integrated into the context of Terni, still identified today in the Italian landscape as “wor- king-class” city, as an intervention for the transformation of the existing lot in the San Giovanni neighborhood. The latter is the result of a research process that, pro- vocatively, aims to act as an intermediary between the image of the medium-small scale public row housing and that of large public housing complexes, often reve- aled as uninhabitable. The project proposes a city-bu- ilding that, differently from modern examples and in line with the principles proposed by Giancarlo de Carlo in the nearby Matteotti Village, seeks to combine the macroscale and the microscale: the study of the con- text has indeed led to reflections on the relationship between the rationalist minute fabric and that of the large industrial and commercial containers that spre- ad from the eighteenth century with the Industrial Re- volution and that strongly characterise the urban tissue. In this sense, the proposed intervention in the thesis, on the one hand, recalls the large scale in the way it fits into the context, creating a boundary with the two adja- cent macro-buildings. On the other hand, it returns to the minute scale in the compositional and architectural development, through the rarefaction of the block. The preliminary research into the context and morphology of the built environment thus resulted in the develop- ment of a design concept based upon reimplantation: following ATER Umbria’s request to demolish eight of the existing buildings, the site of the constructions arranged around Largo Augusto Mezzetti has been redeveloped, with the aim of preserving and conserving the wooded area they surround. The new citadel is precisely grafted around this area. The design outcome therefore, fol- lowing a lengthy preliminary study process, is an eleva- ted “citadel” in which private and public space assume equal importance, alternating continuously within a ver- tical and horizontal distribution system of streets, alleys and squares. The preceding themes have thus found their architectural expression in the settlement typology of the courtyard, adopted as a design tool to resolve issues such as the fragmentary nature of the site, the lack of hierarchy between spaces and the regulation of public and private open spaces. “MAT Housing” is the- refore configured not only as an architectural project, but also as an urban one, since its purpose, in accor- dance with the morphology of the context, is to stren- gthen the urbanity conditions of the intervention area, implemented in terms of functions, accessibility, perme- ability, safety and quality of living and public spaces.

Nello scenario di una città ancora oggi identificata nel panorama italiano come “operaia”, quale Terni, si innesta il progetto MAT, intervento di rigenerazione urbana e architettonica di un lotto esistente nel quar- tiere San Giovanni. Quest’ultimo è il prodotto di un percorso di ricerca che, in modo provocatorio, vuole farsi intermediario tra l’immagine della casa popo- lare medio-piccola in linea e quella dei grandi com- plessi di edilizia pubblica, spesso rivelatisi inabitabili. Il progetto propone un edificio-città che, diversamente dagli esempi moderni e in linea con i principi propo- sti da Giancarlo de Carlo nel vicino Villaggio Matte- otti, ricerca un connubio tra macroscala e microscala: lo studio del contesto ha infatti portato a ragionare sul rapporto tra il tessuto minuto razionalista e quello dei grandi contenitori industriali e commerciali diffusi a partire dal Settecento con la Rivoluzione Industriale, che fortemente caratterizzano la trama della città. In tal senso l’intervento proposto nel lavoro di tesi da un lato richiama la grande scala nel modo di insediarsi nel contesto, creando un bordo con i due macro-edi- fici adiacenti, dall’altro ritorna alla scala minuta nel- lo sviluppo compositivo e architettonico, attraverso la rarefazione del blocco. L’iter di ricerca preliminare sul contesto e sulla morfologia del costruito ha portato, dunque, allo sviluppo di un concept progettuale fon- dato sul re-impianto: a partire dalla richiesta dell’ente ATER Umbria di demolire otto dei fabbricati attualmen- te esistenti, è stato effettuato un ricalco del sedime de- gli edifici disposti intorno Largo Augusto Mezzetti, con l’obiettivo di preservare e conservare l’area boscata da essi circoscritta. Proprio intorno a quest’ultima si innesta la nuova cittadella. L’esito progettuale perciò, a fronte di un lungo processo preliminare di studio, è un “borgo” in quota in cui spazio privato e spazio pubblico assumono egual importanza, alternandosi ri- petutamente all’interno di un sistema di distribuzione verticale ed orizzontale fatto di strade, vicoli e piazze. I temi precedentemente citati hanno così trovato la loro espressione architettonica nella tipologia insediativa della corte, adottata come strumento progettuale per risolvere questioni come la frammentarietà del lotto, l’assenza di una gerarchia tra gli spazi e la regolamen- tazione degli spazi aperti pubblici o privati. “MAT Hou- sing” si configura perciò non solo come progetto archi- tettonico, ma anche urbano, in quanto, in conformità con la morfologia del contesto, si pone come obiettivo il potenziamento delle condizioni di urbanità dell’area di intervento, implementate dal punto di vista delle fun- zioni, dell’accessibilità, della permeabilità, della sicu- rezza e della qualità dell’abitare e degli spazi pubblici.

Mat Housing: abitare nel borgo : progetto di rigenerazione urbana e architettonica nel quartiere San Giovanni di Terni

Trionfera, Flavia;Mosca, Luca;Cillo, Margherita
2022/2023

Abstract

The MAT project is integrated into the context of Terni, still identified today in the Italian landscape as “wor- king-class” city, as an intervention for the transformation of the existing lot in the San Giovanni neighborhood. The latter is the result of a research process that, pro- vocatively, aims to act as an intermediary between the image of the medium-small scale public row housing and that of large public housing complexes, often reve- aled as uninhabitable. The project proposes a city-bu- ilding that, differently from modern examples and in line with the principles proposed by Giancarlo de Carlo in the nearby Matteotti Village, seeks to combine the macroscale and the microscale: the study of the con- text has indeed led to reflections on the relationship between the rationalist minute fabric and that of the large industrial and commercial containers that spre- ad from the eighteenth century with the Industrial Re- volution and that strongly characterise the urban tissue. In this sense, the proposed intervention in the thesis, on the one hand, recalls the large scale in the way it fits into the context, creating a boundary with the two adja- cent macro-buildings. On the other hand, it returns to the minute scale in the compositional and architectural development, through the rarefaction of the block. The preliminary research into the context and morphology of the built environment thus resulted in the develop- ment of a design concept based upon reimplantation: following ATER Umbria’s request to demolish eight of the existing buildings, the site of the constructions arranged around Largo Augusto Mezzetti has been redeveloped, with the aim of preserving and conserving the wooded area they surround. The new citadel is precisely grafted around this area. The design outcome therefore, fol- lowing a lengthy preliminary study process, is an eleva- ted “citadel” in which private and public space assume equal importance, alternating continuously within a ver- tical and horizontal distribution system of streets, alleys and squares. The preceding themes have thus found their architectural expression in the settlement typology of the courtyard, adopted as a design tool to resolve issues such as the fragmentary nature of the site, the lack of hierarchy between spaces and the regulation of public and private open spaces. “MAT Housing” is the- refore configured not only as an architectural project, but also as an urban one, since its purpose, in accor- dance with the morphology of the context, is to stren- gthen the urbanity conditions of the intervention area, implemented in terms of functions, accessibility, perme- ability, safety and quality of living and public spaces.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
9-apr-2024
2022/2023
Nello scenario di una città ancora oggi identificata nel panorama italiano come “operaia”, quale Terni, si innesta il progetto MAT, intervento di rigenerazione urbana e architettonica di un lotto esistente nel quar- tiere San Giovanni. Quest’ultimo è il prodotto di un percorso di ricerca che, in modo provocatorio, vuole farsi intermediario tra l’immagine della casa popo- lare medio-piccola in linea e quella dei grandi com- plessi di edilizia pubblica, spesso rivelatisi inabitabili. Il progetto propone un edificio-città che, diversamente dagli esempi moderni e in linea con i principi propo- sti da Giancarlo de Carlo nel vicino Villaggio Matte- otti, ricerca un connubio tra macroscala e microscala: lo studio del contesto ha infatti portato a ragionare sul rapporto tra il tessuto minuto razionalista e quello dei grandi contenitori industriali e commerciali diffusi a partire dal Settecento con la Rivoluzione Industriale, che fortemente caratterizzano la trama della città. In tal senso l’intervento proposto nel lavoro di tesi da un lato richiama la grande scala nel modo di insediarsi nel contesto, creando un bordo con i due macro-edi- fici adiacenti, dall’altro ritorna alla scala minuta nel- lo sviluppo compositivo e architettonico, attraverso la rarefazione del blocco. L’iter di ricerca preliminare sul contesto e sulla morfologia del costruito ha portato, dunque, allo sviluppo di un concept progettuale fon- dato sul re-impianto: a partire dalla richiesta dell’ente ATER Umbria di demolire otto dei fabbricati attualmen- te esistenti, è stato effettuato un ricalco del sedime de- gli edifici disposti intorno Largo Augusto Mezzetti, con l’obiettivo di preservare e conservare l’area boscata da essi circoscritta. Proprio intorno a quest’ultima si innesta la nuova cittadella. L’esito progettuale perciò, a fronte di un lungo processo preliminare di studio, è un “borgo” in quota in cui spazio privato e spazio pubblico assumono egual importanza, alternandosi ri- petutamente all’interno di un sistema di distribuzione verticale ed orizzontale fatto di strade, vicoli e piazze. I temi precedentemente citati hanno così trovato la loro espressione architettonica nella tipologia insediativa della corte, adottata come strumento progettuale per risolvere questioni come la frammentarietà del lotto, l’assenza di una gerarchia tra gli spazi e la regolamen- tazione degli spazi aperti pubblici o privati. “MAT Hou- sing” si configura perciò non solo come progetto archi- tettonico, ma anche urbano, in quanto, in conformità con la morfologia del contesto, si pone come obiettivo il potenziamento delle condizioni di urbanità dell’area di intervento, implementate dal punto di vista delle fun- zioni, dell’accessibilità, della permeabilità, della sicu- rezza e della qualità dell’abitare e degli spazi pubblici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/218644