Mozambique Modernism's ground levels

The Portuguese colonial occupation in Mozambique began after Vasco da Gama’s landing in 1498 and the discovery of Maputo Bay by the navigator Lourenço Marques. Unlike other European powers, colonial interests were primarily commercial from the outset, focusing on resource extraction, leading to significant social and environmental transformations throughout the country. Mozambique boasts a rich and diverse typological heritage of public architecture from the 16th century to 1975, Portugal’s Independence and the Republic’s foundation. Since the end of World War II, a new and vibrant architectural scene has emerged, born from the ambivalent relationship between Portuguese modernist works and the Mozambican cultural and economic context. The research project “Mozambique modernism’s ground levels” aims to identify the colonial meaning of 10 iconic architectures in Maputo and how they relate to the city, starting from their ground level, the essential element, and the focal point of each building: it roots itself in the ground and determines the role of architecture in the surrounding environment. Should we perceive the ground level as a direct cultural emanation of colonialism? Is it possible to modify it? How did colonial architecture influence Mozambican society, and what are the consequences in contemporary African cities? In parallel with iconographic research, the project proposes a functional transformation and reprograming attempt to reclaim part of the country’s cultural heritage by adapting it to contemporary needs.

L’occupazione coloniale portoghese in Mozambico è iniziata dopo lo sbarco di Vasco da Gama nel 1498 e la scoperta della baia di Maputo da parte del navigatore Lourenço Marques. A differenza di altre potenze europee, gli interessi coloniali sono stati fin dall’inizio principalmente commerciali, concentrandosi sull’estrazione delle risorse e portando a significative trasformazioni sociali e ambientali in tutto il Paese. Il Mozambico vanta dunque un ricco e diversificato patrimonio tipologico di architettura pubblica dal XVI secolo al 1975, anno dell’indipendenza del Portogallo e della fondazione della Repubblica. In particolare, a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, è emersa una nuova e vivace scena architettonica, nata dal rapporto ambivalente tra le opere moderniste portoghesi e il contesto culturale ed economico mozambicano. Il progetto di ricerca “Mozambique modernism’s ground levels” si propone di individuare il significato coloniale di 10 architetture iconiche di Maputo e il modo in cui si relazionano con la città, a partire dal loro attacco a terra, elemento imprescindibile nonché punto nevralgico di ogni edificio: esso, infatti, si radica nel terreno e determina il ruolo dell’architettura nell’ambiente antropizzato circostante. Dobbiamo percepire il piano terra come una diretta emanazione culturale del colonialismo? È possibile modificarlo? In che modo l’architettura coloniale ha influenzato la società mozambicana e quali sono le conseguenze nelle città africane contemporanee? Parallelamente alla ricerca iconografica, il progetto propone un tentativo di trasformazione e riprogrammazione funzionale per recuperare parte del patrimonio culturale del Paese adattandolo alle esigenze contemporanee.