Words of the year : una mostra nomade per raccontare il presente

In an ongoing changing world, is it possible to draw a dynamic picture of society, in order to have a key to understand the present, through language? The indexes that society takes into consideration to track its own evolution are several, but the element that has the capacity to connect all the others, and that is often given for granted, is indeed language, one of the most significant expressions of the contemporary social landscape: a communication tool used by all cultures as a form of representation of their thought, a favourite medium as it is capable of detecting the emergencies of its own era. The communication of the present moves through a spectrum of new words, signs carrying meanings that can be interpreted, that are invented or whose meaning is being transformed. Representing the contemporary landscape, alongside neologisms, are the 'Words of the year', words that are elected annually by different institutions (linguistic societies and international dictionaries) for their capability of reflecting present-day issues. After an analysis of how the exhibition design world approaches these themes, this thesis aims to design a proposal, within the cultural network, capable of narrating the present through the key of language. A 'nomadic' exhibition in the format of an annual appointment that enhances the "words of the year" and therefore the words that most embody contemporaneity in its most recent evolution, giving to a wide audience a different point of view on a media of which we are often unaware. The word is a continuously travelling entity. That is why it is cast in space through the metaphor of 'baggage'. The selection of words on display from year to year will contribute to the creation of a living archive of lemmas, creating a new glossary of the present.

In un mondo in continua trasformazione, è possibile tracciare una fotografia dinamica della società, per avere una chiave di lettura del presente, attraverso il linguaggio? Gli indicatori che la società prende in considerazione per tracciarne la sua stessa evoluzione sono molteplici, ma il fattore che ha la capacità di accomunare tutti gli altri e che viene spesso dato per scontato, è proprio il linguaggio, una delle espressioni più rappresentative del paesaggio sociale contemporaneo: uno strumento di comunicazione usato da tutte le culture come forma di rappresentazione del proprio pensiero, un mezzo privilegiato in quanto capace di intercettare le emergenze della propria epoca. La comunicazione del presente passa per uno spettro di nuove parole, segni portatrici di significati interpretabili, che vengono coniate o il quale significato si trasforma. A rappresentare il panorama contemporaneo, insieme ai neologismi, sono le “Words of the year”, vocaboli che diverse istituzioni (società linguistiche e dizionari internazionali) eleggono annualmente per la capacità di riflettere i temi attuali. Dopo un’analisi di come il mondo dell’exhibition design si pone nei confronti di queste tematiche, questa tesi si offre di ideare una proposta, all’interno della rete culturale, atta al racconto del presente attraverso la chiave di lettura del linguaggio. Una mostra 'nomade' sotto forma di appuntamento annuale che valorizzi le “parole dell’anno” e quindi le parole che più incarnano la contemporaneità nella sua evoluzione più recente, dando ad un ampio pubblico un punto di vista diverso su un media di cui spesso siamo poco consapevoli. La parola è un’entità in continuo viaggio. Per questo è calata nello spazio attraverso la metafora del “bagaglio”. La selezione delle parole in mostra di anno in anno contribuirà alla creazione di un archivio vivo di lemmi, costituendo un nuovo glossario del presente.