A living monument: a proposal for the urban regeneration of GFU San Siro and Meazza Stadium

The majority of football stadiums in Italy, built in the early to mid-20th century, are now contending with aging structures, outdated facilities, and sustainability issues, which making them unsuitable for contemporary high-standard events. In recent years, updates to these stadiums have generally followed two trends: renovation or complete rebuilds. However, due to these venues' historical and cultural significance for city identity, resident connection, and fan loyalty, reaching a consensus among multiple stakeholders proves difficult in the process of modernization. This challenge may arise from the complexities and costs of renovation, ongoing maintenance expenses, or perhaps due to relevant legislation on heritage protection. The long-lasting tug-of-war between various parties and the uncertainty of renewal strategies are fully exemplified in the case of San Siro Stadium. Regarded as city monuments and symbols of spiritual significance, these stadiums often become isolated, inaccessible, and underutilized urban public spaces on non-playing days. In response, we propose a novel stadium renewal strategy, considering they were no-longer a standard stadium anymore. At the city level, it focuses on maintaining the authenticity and visibility of historical structures while updating their functions to deal with degradation crisis. At the community level, the strategy enhances the accessibility, permeability, and inclusivity of public spaces both inside and outside the stadium, aiming to improve urban life and foster community integration. Additionally, considering the diminished utility of the stadium, facilities like large concrete parking lots, fences, and entrance pavilions are being reassessed for repurposing. Addressing Milan's housing shortage issue, the plan includes adding social housing, emphasizing economic and social sustainability. Environmentally, the strategy supports Milan's "PGT 2030" carbon neutrality goals by preserving existing parks and creating new green spaces. Overall, this thesis proposes a new approach to urban renewal of sports architectural heritage. By integrating various functions and designing for multiple purposes, this approach aims to redevelop culturally significant stadiums or large sports facilities facing degradation. Based on preserving their historical value, it revitalizes the surrounding areas in the same time. Creating vibrant and inclusive public spaces to enhance urban life quality and continue the city's cultural legacy. A living monument surpasses the conventional notion of merely serving as a commemorative structure; it transcends mere symbolic stasis to actively engage in the city's cultural and societal dynamics.

La maggior parte degli stadi di calcio in Italia, costruiti all'inizio e a metà del XX secolo, si trova ora a dover affrontare problemi legati a strutture invecchiate, impianti obsoleti e questioni di sostenibilità, rendendoli inadatti per eventi contemporanei di alto livello. Negli ultimi anni, gli aggiornamenti a questi stadi hanno generalmente seguito due tendenze: la ristrutturazione o la ricostruzione completa. Tuttavia, a causa dell'importanza storica e culturale di questi luoghi per l'identità della città, la connessione con i residenti e la fedeltà dei tifosi, raggiungere un consenso tra molteplici portatori di interesse si rivela difficile nel processo di modernizzazione. Questa sfida può sorgere dalle complessità e dai costi della ristrutturazione, dalle spese di manutenzione continua o forse a causa della legislazione pertinente sulla protezione del patrimonio. La lunga lotta tra varie parti e l'incertezza delle strategie di rinnovamento sono pienamente esemplificate nel caso dello Stadio San Siro. Considerati come monumenti cittadini e simboli di significato spirituale, questi stadi spesso diventano spazi pubblici urbani isolati, inaccessibili e sottoutilizzati nei giorni non di partita. In risposta, proponiamo una nuova strategia di rinnovamento degli stadi, considerando che non sono più stadi standard. A livello cittadino, si concentra sul mantenimento dell'autenticità e della visibilità delle strutture storiche aggiornando le loro funzioni per affrontare la crisi del degrado. A livello comunitario, la strategia migliora l'accessibilità, la permeabilità e l'inclusività degli spazi pubblici sia dentro che fuori lo stadio, con l'obiettivo di migliorare la vita urbana e favorire l'integrazione comunitaria. Inoltre, considerando l'utilità ridotta dello stadio, strutture come ampi parcheggi in cemento, recinzioni e padiglioni d'ingresso sono oggetto di rivalutazione per il riuso. Affrontando il problema della carenza di alloggi a Milano, il piano include l'aggiunta di alloggi sociali, enfatizzando la sostenibilità economica e sociale. Dal punto di vista ambientale, la strategia supporta gli obiettivi di neutralità carbonica di Milano "PGT 2030" preservando i parchi esistenti e creando nuovi spazi verdi. Nel complesso, questa tesi propone un nuovo approccio al rinnovamento urbano del patrimonio architettonico sportivo. Integrando varie funzioni e progettando per scopi multipli, questo approccio mira a rinnovare stadi o grandi strutture sportive di significato culturale che affrontano il degrado. Basandosi sulla conservazione del loro valore storico, rivitalizza allo stesso tempo le aree circostanti. Creando spazi pubblici vivaci e inclusivi per migliorare la qualità della vita urbana e continuare l'eredità culturale della città. Un monumento vivente supera la nozione convenzionale di servire meramente come struttura commemorativa; trascende la mera staticità simbolica per impegnarsi attivamente nelle dinamiche culturali e sociali della città.