Enlightening materiality : a bio-based translucent prototype for an interlocking brick system

Today, construction must interface with the planet’s available resources, following the consumption of more than half of the non-renewable resources at our disposal. What, then, are the possibilities left to us? This thesis aims to examine alternative sustainable materials in architecture, such as bio-materials and bio-composites applied in the construction world, in particular cork with its material culture. In most of these cases, however, the lighting theme does not always find its way into the design of a material, mainly due to the fact that it is not possible to rely only on mathematical calculations. The theme of light in architecture will therefore be investigated in order to understand which expedients can be adopted in the design phase and what types of light can be obtained depending on the atmosphere one wishes to recreate. Thanks to the cooperation with Diasen, a leading company in green building solutions, a translucent prototype will be made from a sample provided by the company that is currently used as a thermo-mortar. The infill brick features an opaque treatment of the company’s own lime, cork, pumice and diatomaceous earth powder, and a translucent one of a mixture of 70% organic resin and recycled glass, thus enabling the model to be an innovative light-glass. The single element, produced in five versions, will then be used in a dry system that will allow freedom in the installation of the same and the experimentation of a certain type of light. In a previous collaboration with the Francisco Aires Mateus studio, it was possible to deal with a private villa in Alentejo, where the cork oak tree is the protagonist of the Portuguese landscape. The project was born from the desire to investigate a liquid light that intends to recreate a sacred environment: within the same plot, it was decided to design a private chapel, whose meditative atmosphere will be made possible due to the studies on natural light that were able to define the laying of the translucent bricks.

Ad oggi, l’edilizia deve interfacciarsi con le risorse disponibili del pianeta, a seguito del consumo di oltre la metà di quelle non rinnovabili a nostra disposizione. Quali sono, quindi, le possibilità che ci rimangono? Questa tesi mira ad esaminare i materiali alternativi sostenibili in architettura, quali bio-materiali e biocompositi applicati nel mondo delle costruzioni, in particolare il sughero con la sua cultura materiale. Nella maggior parte di questi casi, però, il tema illuminotecnico non sempre riesce a trovare il giusto spazio nella progettazione di un materiale, soprattutto per via del fatto che è non è possibile affidarsi solamente ai calcoli matematici. Si andrà quindi ad indagare il tema della luce in architettura per comprendere quali accorgimenti possono essere adottati in fase di progettazione e quali tipologie di luce si possono ottenere a seconda dell’atmosfera che si vuole ricreare. Grazie alla cooperazione con Diasen, un’azienda leader nelle soluzioni green per la bioedilizia, si procederà con la realizzazione di un prototipo traslucido, a partire da un campione fornito dall’azienda che attualmente è impiegato come termo malta. Il mattone di tamponamento prevede un trattamento opaco dell’azienda a base di calce, sughero, pomice e polveri diatomeiche, e uno traslucido di una miscela di resina biologica al 70% e vetro riciclato, consentendo così al modello di essere un innovativo vettore di luce. Il singolo elemento, realizzato in cinque versioni, sarà poi impiegato in un sistema ad incastro a secco che permetterà una libertà di posa dello stesso e la sperimentazione di un certo tipo di luce. In una precedente collaborazione con lo studio Francisco Aires Mateus, è stato possibile occuparsi di una villa privata in Alentejo, dove la quercia da sughero è protagonista del paesaggio portoghese. Il progetto nasce dalla volontà di investigare una luce liquida che intende ricreare un’ambientazione sacra: all’interno dello stesso lotto, si è scelto di progettare una cappella privata, la cui atmosfera meditativa sarà resa possibile grazie a studi sulla luce naturale che hanno permesso di definire la posa dei mattoni traslucidi della stessa.