Thanks to the collaboration with Off Campus NoLo, in Milan, with the participatory design project Vocabolario di Quartiere, a situated vocabulary, and following the research done in this context, in particular on the words Public Space, Degradation, Common Good, and Sense of Belonging, we wanted to rethink these concepts starting from other points of view, such as those of children and non-human elements. The children got involved by making them interpret little neighborhood explorers, using the practice of citizen science as a metaphor to let them be urban researchers of the non-human elements of NoLo, so that they could represent in the future little ambassadors of the non-human world. The childrens’ activities were supported by a transmedia narrative that could attract and involve children and at the same time stimulate them in a simple way on important concepts, which are the basic themes on which the project is based, namely: the concept of Public Space, Degradation, Common Good, Sense of Belonging, analyzed with Vocabolario di Quartiere, but also the concepts of interdependence between species at the ecosystem level and inclusiveness towards non-human life forms. In this case, transmedia storytelling is therefore applied and used within a broad participatory design process, which coincides with that of NoLo's social innovation. How to combine transmedia narration with participatory dialogue in a project with children as protagonists, in order to generate awareness and positive practices, promoting a better balance between human and non-human beings? Can the metaphor of little neighborhood explorers activate participation and awareness in children? How to include the concept of radical interdependence between human and non-human beings in a transmedia storytelling action for the little ones? Is this effective in involving the community in participatory projects? Thus was born the project Il Club di Gaia, with the aim of accompanying awareness-raising activities on the themes explored with Vocabolario di Quartiere and the hope of triggering a participatory process, spreading the experience to other children in the neighborhood, through the delivery of a toolkit to the citizenship.

Grazie alla collaborazione con Off Campus NoLo, a Milano, con il progetto di design partecipativo Vocabolario di Quartiere, vocabolario situato, ed in seguito al lavoro di ricerca in questo contesto, in particolare sulle parole Spazio Pubblico, Degrado, Bene Comune, e Senso d’Appartenenza, si è voluto ragionare su questi concetti a partire da punti di vista altri, come quelli dei bambini e degli elementi non-umani. Si sono coinvolti i bambini facendoli interpretare dei piccoli esploratori di quartiere, utilizzando la pratica della citizen science come metafora per renderli ricercatori urbani degli elementi non-umani di NoLo, di modo che potessero rappresentare in futuro dei piccoli ambasciatori del mondo non-umano. Le attività dei bambini sono state supportate da una narrazione transmediale che potesse attrarre e coinvolgere i bambini e allo stesso tempo stimolarli in modo semplice su dei concetti importanti, che sono le tematiche di base su cui si fonda il progetto, ossia: il concetto di Spazio pubblico, di Degrado, di Bene Comune, di Senso d’Appartenenza, analizzati con Vocabolario di Quartiere, ma anche i concetti di interdipendenza tra specie a livello ecosistemico e l’inclusività verso le forme di vita non-umana. Il transmedia storytelling dunque in questo caso viene applicato e utilizzato all’interno di un ampio processo di design partecipativo, che coincide con quello di innovazione sociale di NoLo. Come unire la narrazione transmediale al dialogo partecipativo in un progetto con protagonisti i bambini per generare awareness e pratiche positive, promuovendo un migliore equilibrio tra esseri umani e non-umani? La metafora dei piccoli esploratori di quartiere può attivare la partecipazione e la consapevolezza nei bambini? Come includere il concetto della radical interdependence tra esseri umani e non-umani in un’azione di transmedia storytelling per i più piccoli? Questo è efficace nel coinvolgere la comunità in progetti partecipativi? Nasce così il progetto Il Club di Gaia, con lo scopo di accompagnare le attività di sensibilizzazione sui temi esplorati con Vocabolario di Quartiere e la speranza di innescare un processo partecipativo, diffondendo l’esperienza anche ad altri bambini del quartiere, tramite la consegna di un toolkit alla cittadinanza.

Il Club di Gaia : piccoli esploratori di quartiere : transmedia storytelling in un contesto di design partecipativo per l'innovazione sociale con un progetto rivolto ai bambini nel quartiere NoLo, Milano

Ferreri, Valentina
2020/2021

Abstract

Thanks to the collaboration with Off Campus NoLo, in Milan, with the participatory design project Vocabolario di Quartiere, a situated vocabulary, and following the research done in this context, in particular on the words Public Space, Degradation, Common Good, and Sense of Belonging, we wanted to rethink these concepts starting from other points of view, such as those of children and non-human elements. The children got involved by making them interpret little neighborhood explorers, using the practice of citizen science as a metaphor to let them be urban researchers of the non-human elements of NoLo, so that they could represent in the future little ambassadors of the non-human world. The childrens’ activities were supported by a transmedia narrative that could attract and involve children and at the same time stimulate them in a simple way on important concepts, which are the basic themes on which the project is based, namely: the concept of Public Space, Degradation, Common Good, Sense of Belonging, analyzed with Vocabolario di Quartiere, but also the concepts of interdependence between species at the ecosystem level and inclusiveness towards non-human life forms. In this case, transmedia storytelling is therefore applied and used within a broad participatory design process, which coincides with that of NoLo's social innovation. How to combine transmedia narration with participatory dialogue in a project with children as protagonists, in order to generate awareness and positive practices, promoting a better balance between human and non-human beings? Can the metaphor of little neighborhood explorers activate participation and awareness in children? How to include the concept of radical interdependence between human and non-human beings in a transmedia storytelling action for the little ones? Is this effective in involving the community in participatory projects? Thus was born the project Il Club di Gaia, with the aim of accompanying awareness-raising activities on the themes explored with Vocabolario di Quartiere and the hope of triggering a participatory process, spreading the experience to other children in the neighborhood, through the delivery of a toolkit to the citizenship.
PERUCCIO, PIER PAOLO
PIREDDA, FRANCESCA
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2022
2020/2021
Grazie alla collaborazione con Off Campus NoLo, a Milano, con il progetto di design partecipativo Vocabolario di Quartiere, vocabolario situato, ed in seguito al lavoro di ricerca in questo contesto, in particolare sulle parole Spazio Pubblico, Degrado, Bene Comune, e Senso d’Appartenenza, si è voluto ragionare su questi concetti a partire da punti di vista altri, come quelli dei bambini e degli elementi non-umani. Si sono coinvolti i bambini facendoli interpretare dei piccoli esploratori di quartiere, utilizzando la pratica della citizen science come metafora per renderli ricercatori urbani degli elementi non-umani di NoLo, di modo che potessero rappresentare in futuro dei piccoli ambasciatori del mondo non-umano. Le attività dei bambini sono state supportate da una narrazione transmediale che potesse attrarre e coinvolgere i bambini e allo stesso tempo stimolarli in modo semplice su dei concetti importanti, che sono le tematiche di base su cui si fonda il progetto, ossia: il concetto di Spazio pubblico, di Degrado, di Bene Comune, di Senso d’Appartenenza, analizzati con Vocabolario di Quartiere, ma anche i concetti di interdipendenza tra specie a livello ecosistemico e l’inclusività verso le forme di vita non-umana. Il transmedia storytelling dunque in questo caso viene applicato e utilizzato all’interno di un ampio processo di design partecipativo, che coincide con quello di innovazione sociale di NoLo. Come unire la narrazione transmediale al dialogo partecipativo in un progetto con protagonisti i bambini per generare awareness e pratiche positive, promuovendo un migliore equilibrio tra esseri umani e non-umani? La metafora dei piccoli esploratori di quartiere può attivare la partecipazione e la consapevolezza nei bambini? Come includere il concetto della radical interdependence tra esseri umani e non-umani in un’azione di transmedia storytelling per i più piccoli? Questo è efficace nel coinvolgere la comunità in progetti partecipativi? Nasce così il progetto Il Club di Gaia, con lo scopo di accompagnare le attività di sensibilizzazione sui temi esplorati con Vocabolario di Quartiere e la speranza di innescare un processo partecipativo, diffondendo l’esperienza anche ad altri bambini del quartiere, tramite la consegna di un toolkit alla cittadinanza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/219079