War and Design: methods for design interventions in war-torn contexts

This thesis undertakes a preliminary investigation into the potential relevance of design interventions in war-torn contexts. Motivated by the author’s personal curiosity and experiences, its core objective was to determine mechanisms by which designers should look to intervene in such environments. Employing a mixed- methods approach that includes a theoretical analysis and case studies, the study proposes and examines various design strategies and their applicability across the different stages of a conflict. A participatory design workshop was conducted to assess an anticipative modality of intervention that looks to satisfy the needs of non-military individuals in both the presence and absence of war. To facilitate its application, a dedicated design framework was developed. It paired a relatively exhaustive list of contemporary conflict background information, presented as cards, with activities that mirror the Discover, Define, and Ideate phases of design thinking. 11 participants were recruited from the community of design students at Politecnico di Milano and sorted into three groups, yielding a total of three conceptual solutions. These demonstrated a higher level of interest in issues that arise from forced displacement during conflicts. They also highlighted the complexity in addressing a person’s needs before, during and after a war all at once. This research has outlined various mechanisms for designers, providing a founda- tional toolkit for engaging with war-torn environments. Its core contribution lies in the framework crafted and the novel anticipative and reactive approaches it pro- poses for design interventions in war-torn environments. While the commercial vi- ability of these interventions, assessed under a rational perspective, remains to be validated, from a speculative standpoint, the thesis offers a profound exploration of design’s potential to navigate and impact the discourse on war and recovery. Further work should look to explore the different intervention methods and include physical testing scenarios. More importantly, it should aim to identify ways through which such design interventions could be made commercially viable, perhaps by Integrating them under the larger umbrella of design for disaster recovery.

Questa tesi intraprende un’indagine preliminare sulla potenziale rilevanza degli interventi di design in contesti devastati dalla guerra. Motivata dalla curiosità personale e dalle esperienze dell’autore, l’obiettivo principale era determinare i meccanismi attraverso cui i designer dovrebbero intervenire in tali ambienti. Utilizzando un approccio metodologico misto che include un’analisi teorica e studi di caso, lo studio propone ed esamina varie strategie di design e la loro applicabilità nelle diverse fasi di un conflitto. È stato condotto un workshop di design partecipativo per valutare una modalità di intervento anticipativo che mira a soddisfare le esigenze degli individui non militari sia in presenza che in assenza di guerra. Per facilitarne l’applicazione, è stato sviluppato un framework di design dedicato. Questo abbina un elenco relativamente esaustivo di informazioni di sfondo sui conflitti contemporanei, presentate sotto forma di schede, con attività che riflettono le fasi di Scoperta, Definizione e Ideazione del pensiero progettuale. 11 partecipanti sono stati reclutati dalla comunità degli studenti di design del Politecnico di Milano e suddivisi in tre gruppi, ottenendo un totale di tre soluzioni concettuali. Queste hanno dimostrato un maggiore interesse per le questioni legate allo sfollamento forzato durante i conflitti. Hanno inoltre evidenziato la complessità nel soddisfare le esigenze di una persona prima, durante e dopo la guerra contemporaneamente. Il contributo fondamentale di questa ricerca è il framework e i nuovi approcci che propone per gli interventi di design nelle zone di conflitto. Delinea vari meccanismi per i designer, fornendo un kit di base per interagire con ambienti devastati dalla guerra. Mentre la fattibilità commerciale di questi interventi sotto una prospettiva razionale rimane da validare, da un punto di vista speculativo, la tesi offre un’approfondita esplorazione del potenziale del design di navigare e influenzare il discorso su guerra e recupero. Ulteriori lavori dovrebbero esplorare i diversi metodi di intervento e includere scenari di test fisici. Più importante, dovrebbero mirare a identificare modi attraverso cui tali interventi di design possono diventare commercialmente fattibili, forse integrandoli sotto l’ampio ombrello del design per il recupero dai disastri.