In post-industrial cities, revitalizing abandoned places is a necessity of any reflection on possible urban futures. Interventions in such areas, sometimes of very large dimensions, not only give new meaning to significant parts of currently disused cities but can also allow new interpretations of the city as a whole. The project in these cases must find a balance between an adaptive and an imposing attitude, an attention to collective memory and the proposition of innovations in the living space. On the other hand, it must also address issues that emerge in every large, centrally planned but intended to be implemented in a decentralized manner by a multitude of actors. The project presented in these pages deals with a large area that has been "waiting" for decades in the heart of the city of Legnano: the Franco Tosi. The features of the activity carried out can be summarized as follows: readings of the project site and the city, aiming to recognize the place that the area occupies in the urban context; project explorations as a form of investigation aiming to recognize the availability for the area's transformation; attention to the design of the ground and the conformation of green spaces as a regulatory tool of the project; spaces of greater inertia and intended to last over time; definition of the essential elements of the transformation and normative translation of the project, useful for communication with subsequent moments of the design. The result is a project where, in symbiosis, green spaces and industrial permanences mark the built and site, weaving relationships with different fields of interaction and intervention. Particular attention is paid to the materials that make up the ground, their arrangement and size, imagining what could be future relationships with the surrounding city and within the project itself. The fundamental components of the project will allow, in future design activities, the creation of different spatial configurations that can respond to a constant series of settlement characteristics, relation to the context, and related to the quality of the living space.

Nelle città post-industriali, dare nuova vita a luoghi in stato di abbandono è una necessità alla base di ogni riflessione sui possibili futuri urbani. Gli interventi su tali aree, a volte di dimensioni molto ampie, non solo danno un nuovo senso a cospicue parti di città attualmente dismesse, ma possono consentire di definire nuove interpretazioni della città nel suo complesso. Il progetto in questi casi dovrà trovare un equilibrio tra la “tabula rasa” e la demolizione selettiva, tra un atteggiamento adattivo e uno impositivo, tra l’attenzione alla memoria collettiva e la proposizione di innovazioni nello spazio abitabile. D’altro canto dovrà anche affrontare le questioni che emergono in ogni grande progetto unitario e predisposto in modo accentrato, ma destinato ad essere realizzato in modo decentrato da una molteplicità di attori. Il progetto presentato in queste pagine si occupa di una grande area “in attesa” da decenni nel cuore della città di Legnano: la Franco Tosi. I caratteri dell’attività svolta si possono così riassumere: letture del sito di progetto e della città, miranti a riconoscere il posto che l’area occupa nel contesto urbano; esplorazioni progettuali come forma di indagine mirante a riconoscere le disponibilità alla trasformazione dell’area; attenzione al progetto del suolo e alla conformazione degli spazi aperti quale strumento di regolazione del progetto; spazi di maggiore inerzia e destinati a durare nel tempo; definizione degli elementi irrinunciabili della trasformazione e traduzione normativa del progetto, utile alla comunicazione con i momenti successivi della progettazione. Ne deriva un progetto dove, in simbiosi, spazi aperti e permanenze industriali scandiscono lo spazio co­struito e quello aperto, tessendo relazioni con differenti campi d’interazione e d’intervento. Una particolare attenzio­ne viene posta ai materiali che compongono il suolo, alla loro disposizione e dimensione, immagi­nando quelle che potrebbero essere future relazioni con la città circostante ed interne al progetto stesso. Le componenti fon­damentali del progetto permetteranno, in future attività progettuali, la creazione di differenti configurazioni spaziali che possano rispondere ad una serie costante di caratteristiche insediative, di relazione con il contesto e relative alla qualità dello spazio abitabile.

Spazi aperti e permanenze industriali: un'area in attesa a Legnano

ROVEDA, ALESSIA;Belancic, Mateo
2023/2024

Abstract

In post-industrial cities, revitalizing abandoned places is a necessity of any reflection on possible urban futures. Interventions in such areas, sometimes of very large dimensions, not only give new meaning to significant parts of currently disused cities but can also allow new interpretations of the city as a whole. The project in these cases must find a balance between an adaptive and an imposing attitude, an attention to collective memory and the proposition of innovations in the living space. On the other hand, it must also address issues that emerge in every large, centrally planned but intended to be implemented in a decentralized manner by a multitude of actors. The project presented in these pages deals with a large area that has been "waiting" for decades in the heart of the city of Legnano: the Franco Tosi. The features of the activity carried out can be summarized as follows: readings of the project site and the city, aiming to recognize the place that the area occupies in the urban context; project explorations as a form of investigation aiming to recognize the availability for the area's transformation; attention to the design of the ground and the conformation of green spaces as a regulatory tool of the project; spaces of greater inertia and intended to last over time; definition of the essential elements of the transformation and normative translation of the project, useful for communication with subsequent moments of the design. The result is a project where, in symbiosis, green spaces and industrial permanences mark the built and site, weaving relationships with different fields of interaction and intervention. Particular attention is paid to the materials that make up the ground, their arrangement and size, imagining what could be future relationships with the surrounding city and within the project itself. The fundamental components of the project will allow, in future design activities, the creation of different spatial configurations that can respond to a constant series of settlement characteristics, relation to the context, and related to the quality of the living space.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
9-apr-2024
2023/2024
Nelle città post-industriali, dare nuova vita a luoghi in stato di abbandono è una necessità alla base di ogni riflessione sui possibili futuri urbani. Gli interventi su tali aree, a volte di dimensioni molto ampie, non solo danno un nuovo senso a cospicue parti di città attualmente dismesse, ma possono consentire di definire nuove interpretazioni della città nel suo complesso. Il progetto in questi casi dovrà trovare un equilibrio tra la “tabula rasa” e la demolizione selettiva, tra un atteggiamento adattivo e uno impositivo, tra l’attenzione alla memoria collettiva e la proposizione di innovazioni nello spazio abitabile. D’altro canto dovrà anche affrontare le questioni che emergono in ogni grande progetto unitario e predisposto in modo accentrato, ma destinato ad essere realizzato in modo decentrato da una molteplicità di attori. Il progetto presentato in queste pagine si occupa di una grande area “in attesa” da decenni nel cuore della città di Legnano: la Franco Tosi. I caratteri dell’attività svolta si possono così riassumere: letture del sito di progetto e della città, miranti a riconoscere il posto che l’area occupa nel contesto urbano; esplorazioni progettuali come forma di indagine mirante a riconoscere le disponibilità alla trasformazione dell’area; attenzione al progetto del suolo e alla conformazione degli spazi aperti quale strumento di regolazione del progetto; spazi di maggiore inerzia e destinati a durare nel tempo; definizione degli elementi irrinunciabili della trasformazione e traduzione normativa del progetto, utile alla comunicazione con i momenti successivi della progettazione. Ne deriva un progetto dove, in simbiosi, spazi aperti e permanenze industriali scandiscono lo spazio co­struito e quello aperto, tessendo relazioni con differenti campi d’interazione e d’intervento. Una particolare attenzio­ne viene posta ai materiali che compongono il suolo, alla loro disposizione e dimensione, immagi­nando quelle che potrebbero essere future relazioni con la città circostante ed interne al progetto stesso. Le componenti fon­damentali del progetto permetteranno, in future attività progettuali, la creazione di differenti configurazioni spaziali che possano rispondere ad una serie costante di caratteristiche insediative, di relazione con il contesto e relative alla qualità dello spazio abitabile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/219107