Un'alternativa per il Sud Milano : una cittadella delle arti e dei mestieri come avamposto del nuovo parco lineare tra lo scalo di Porta Romana e il Parco Agricolo Sud

This thesis works on the compartment between the former Roman Gateway yard and the Southern Agricultural Park. This is a vast area that has changed its appearance a great deal in recent years, starting with the approval of the project for the re-functionalization of the former yard. However, the regeneration of this area is taking place through private interventions that are completely replacing the industrial memory of the place to include new tertiary satellite buildings. Indeed, the city of Milan in recent years has changed the way it regenerates by relying increasingly on public-private agreements between policy makers and large international investment funds. These agreements have allowed the city to increase its international attractiveness while sacrificing fundamental aspects such as social inclusion and maintaining the memory of the place. The goal is to show a design alternative to regenerate without erasing the identity of the place. The design intervention starts at the urban scale through the creation of a linear park connecting the south park to the former rail yard. A large green infrastructure that acts as a hinge between the open space and the surrounding built-up area. We chose to work on the built environment in order to simultaneously refunctionalize the disused shell of the former Unareti headquarters on Orobia Street and simultaneously create new connections with the open space.

La tesi lavora sul compartimento compreso tra l’ex scalo di porta romana e il parco agricolo sud. Si tratta di una vasta area che negli ultimi anni ha mutato molto il suo aspetto a partire dall’approvazione del progetto di rifunzionalizzazione dell’ex scalo. La rigenerazione di quest’area sta però avvenendo attraverso interventi privati che stanno sostituendo completamente la memoria industriale del luogo per inserire nuovi edifici satellite terziari. La città di Milano negli ultimi anni ha infatti cambiato il modo di rigenerare la città affidandosi sempre più ad accordi pubblico privato tra policy maker e grandi fondi di investimento internazionale. Questi accordi hanno permesso alla città di aumentare l’attrattiva internazionale sacrificando però aspetti fondamentali come l’inclusione sociale e il mantenimento della memoria del luogo. L’obiettivo è quello di mostrare un’alternativa progettuale per rigenerare senza cancellare l’identità del luogo. L’intervento progettuale parte alla scala urbana attraverso la creazione di un parco lineare che collega il parco sud all’ex scalo ferroviario. Una grande infrastruttura verde che funge da cerniera tra lo spazio aperto e l’edificato circostante. Abbiamo scelto di lavorare sul costruito per poter contemporaneamente rifunzionalizzare l’involucro in disuso dell’ex sede Unareti di via Orobia e creare contemporaneamente nuove connessioni con lo spazio aperto.