The thesis is driven by the desire to delve into the history of the city of La Spezia, seeking to grasp the dynamics and reasons behind the transformations of spaces, which are a testimony to the cultural and social dimension that has produced them; with the aim of building a theoretical foundation for the development of an urban and architectural project. In the context of the city’s development, the birth of the La Spezia Arsenal constitutes an important and significant turning point: it strongly marks the transition from a small rural village to a proper urban settlement, laying the foundations for the development of a military and industrial economy linked to the sea that, in a different way from the past, still exists today. The construction of the naval base becomes the driving force behind the expansion of the city, with its new neighborhoods, streets, and public spaces conceived in relation to the new scale imposed by Domenico Chiodo’s pencil. The new complex contrasts with the total and unitary dimension of the gulf, which is now lost: the city is now drawn on a blank sheet of paper whose margins coincide with the railway and the walls on one side, and with the thickness of the Arsenal on the other. The latter is therefore an essential element for understanding the contemporary city culturally and spatially. However, today it is largely stripped of its shipbuilding functions for defense, offering the opportunity to imagine a possible future for the area and the city. The thesis, therefore, is articulated in a first part of historical and critical analysis on the development of La Spezia and the naval base; a second part that concerns contemporary issues and seeks to identify some urban issues to be addressed, identifying in the Arsenal, whose role today is diminished, a resource to work on to activate processes of revitalization of the city. To this end, the project of a new urban place is proposed, fueled by the realization of a new research center for marine technology and nautical sustainability.

La tesi è mossa dalla volontà di approfondire la storia della città di La Spezia, cercando di cogliere le dinamiche e le ragioni delle trasformazioni degli spazi, testimonianza della dimensione culturale e sociale che li ha prodotti; con l’intento di costruire una base teorica per lo sviluppo di un progetto urbano e di architettura. Nel contesto dello sviluppo della città, la nascita dell’Arsenale della Spezia costituisce un punto di svolta importante e significativo: viene sancito con forza il passaggio da piccolo borgo rurale a vero e proprio insediamento urbano, ponendo le basi per lo sviluppo di un’ economia militare e industriale legata al mare che, in modo diverso rispetto al passato, ancora oggi esiste. La costruzione della base navale si fa traino e pulsione dell’ampliarsi della città, i cui nuovi quartieri, strade e spazi pubblici vengono concepiti in rapporto alla nuova misura imposta dalla matita di Domenico Chiodo. Il nuovo complesso si contrappone alla dimensione totale e unitaria del golfo, che viene smarrita: ora la città si disegna su un foglio bianco i cui margini coincidono con la ferrovia e le mura da una parte, con lo spessore dell’Arsenale dall’altra. Quest’ultimo è allora elemento essenziale per comprendere culturalmente e spazialmente la città contemporanea. Tuttavia, oggi risulta in gran parte spogliato delle proprie funzioni di cantieristica per la difesa, offrendo la possibilità di immaginare un possibile futuro per l’area e la città. La tesi, quindi, si articola in una prima parte di analisi storica e critica sullo sviluppo di La Spezia e della base navale; una seconda parte che riguarda la contemporaneità e cerca di identificare alcune questioni urbane da risolvere, individuando nell’Arsenale, il cui ruolo oggi è ridimensionato, una risorsa su cui lavorare per attivare processi di rilancio della città. A tale scopo, viene proposto il progetto di un nuovo luogo urbano, alimentato dalla realizzazione di un nuovo centro di ricerca per la tecnologia del mare e la sostenibilità della nautica.

La città che non c'è: progetto di recupero per l'Arsenale della Spezia come luogo urbano

Picchi, Giovanni
2022/2023

Abstract

The thesis is driven by the desire to delve into the history of the city of La Spezia, seeking to grasp the dynamics and reasons behind the transformations of spaces, which are a testimony to the cultural and social dimension that has produced them; with the aim of building a theoretical foundation for the development of an urban and architectural project. In the context of the city’s development, the birth of the La Spezia Arsenal constitutes an important and significant turning point: it strongly marks the transition from a small rural village to a proper urban settlement, laying the foundations for the development of a military and industrial economy linked to the sea that, in a different way from the past, still exists today. The construction of the naval base becomes the driving force behind the expansion of the city, with its new neighborhoods, streets, and public spaces conceived in relation to the new scale imposed by Domenico Chiodo’s pencil. The new complex contrasts with the total and unitary dimension of the gulf, which is now lost: the city is now drawn on a blank sheet of paper whose margins coincide with the railway and the walls on one side, and with the thickness of the Arsenal on the other. The latter is therefore an essential element for understanding the contemporary city culturally and spatially. However, today it is largely stripped of its shipbuilding functions for defense, offering the opportunity to imagine a possible future for the area and the city. The thesis, therefore, is articulated in a first part of historical and critical analysis on the development of La Spezia and the naval base; a second part that concerns contemporary issues and seeks to identify some urban issues to be addressed, identifying in the Arsenal, whose role today is diminished, a resource to work on to activate processes of revitalization of the city. To this end, the project of a new urban place is proposed, fueled by the realization of a new research center for marine technology and nautical sustainability.
MONTEDORO, LAURA
TINAZZI, CLAUDIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
9-apr-2024
2022/2023
La tesi è mossa dalla volontà di approfondire la storia della città di La Spezia, cercando di cogliere le dinamiche e le ragioni delle trasformazioni degli spazi, testimonianza della dimensione culturale e sociale che li ha prodotti; con l’intento di costruire una base teorica per lo sviluppo di un progetto urbano e di architettura. Nel contesto dello sviluppo della città, la nascita dell’Arsenale della Spezia costituisce un punto di svolta importante e significativo: viene sancito con forza il passaggio da piccolo borgo rurale a vero e proprio insediamento urbano, ponendo le basi per lo sviluppo di un’ economia militare e industriale legata al mare che, in modo diverso rispetto al passato, ancora oggi esiste. La costruzione della base navale si fa traino e pulsione dell’ampliarsi della città, i cui nuovi quartieri, strade e spazi pubblici vengono concepiti in rapporto alla nuova misura imposta dalla matita di Domenico Chiodo. Il nuovo complesso si contrappone alla dimensione totale e unitaria del golfo, che viene smarrita: ora la città si disegna su un foglio bianco i cui margini coincidono con la ferrovia e le mura da una parte, con lo spessore dell’Arsenale dall’altra. Quest’ultimo è allora elemento essenziale per comprendere culturalmente e spazialmente la città contemporanea. Tuttavia, oggi risulta in gran parte spogliato delle proprie funzioni di cantieristica per la difesa, offrendo la possibilità di immaginare un possibile futuro per l’area e la città. La tesi, quindi, si articola in una prima parte di analisi storica e critica sullo sviluppo di La Spezia e della base navale; una seconda parte che riguarda la contemporaneità e cerca di identificare alcune questioni urbane da risolvere, individuando nell’Arsenale, il cui ruolo oggi è ridimensionato, una risorsa su cui lavorare per attivare processi di rilancio della città. A tale scopo, viene proposto il progetto di un nuovo luogo urbano, alimentato dalla realizzazione di un nuovo centro di ricerca per la tecnologia del mare e la sostenibilità della nautica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/219452