Oltre le fragilità montane : rigenerazione dei luoghi dell'abbandono come presidi per la comunità a Scanno (AQ)

The issue of inland areas for Italy is of great relevance if we consider that Italy’s territory is composed of 41.6 percent hilly areas (compared to the total surface area), followed by mountain (35.percent) and plain (23.2 percent). All the same, when we talk about inland areas we do not only consider their geographical position in relation to large metropolises and coastal areas, we take into consideration their self-sufficiency, their urban and service development, their interaction with neighboring cities and so on. So the inland areas turn out to be those most detached from all that and tending toward physical and social isolation. Such areas are often cradles of past cultures, which over time due to mostly physical limitations have not been able to compete with the unstoppable development of industrial and commercial cities and have therefore suffered severe depopulation, which is still ongoing and has led to the total abandonment of many mountainous areas. With this research work, the intention is to understand what the triggers of this phenomenon were, what the limits were, and above all, whether a historical point has been reached for which there is a new possibility of a future for these areas, a new form of coexistence between mountains and cities.

Il tema delle aree interne per l’Italia è di grande rilevanza se si considera che il territorio italiano è composto per il 41,6% di aree collinari (rispetto alla superficie complessiva), seguito da quello di montagna (35,%) e di pianura (23,2%). Tuttavua, quando si parla di aree interne non si considera solamente la loro posizione geografica rispetto alle grandi metropoli e aree litoranee, si tiene in considerazione la loro autosufficienza, il loro sviluppo urbano e dei servizi, la loro interazione con città limitrofe e cosi via. Dunque le aree interne risultano essere quelle maggiormente distaccate da tutto cio e tendenti all’isolamento fisico e sociale. Tali aree sono spesso culle di culture passate, che nel tempo per limiti per lo più fisici non hanno potuto concorrere con l’inarrestabile sviluppo delle città industriali e commerciali e hanno subito dunque un forte spopolamento, tutt’ora in atto che hanno portato al totale abbandono di molte aree montane. Con questo lavoro di ricerca l’intenzione è quella di capire quali siano state le cause scatenanti di questo fenomeno, quali i limiti e soprattutto se è stato raggiunto un punto storico per il quale vi sia una nuova possibilità di futuro per queste zone, una nuova forma di coesistenza tra montagna e città.