This paper was created with the intention of examining and enhancing the dimensions of living and daily living related to the architectural design of the interiors of brothers Alessandro and Francesco Mendini. In a historical and cultural epoch in which self-sufficiency and self-determination are proclaimed, this fraternal fellowship, which developed in the late 1980s and early 1990s in the context of the Milanese city undergoing a strong artistic ferment, becomes a peculiar episode of extreme cultural value. Despite their opposing personalities as well as their antithetical design attitudes, the duo of architects have consistently shown themselves to be very compact and cohesive on the common front of their Atelier Mendini, founded in Milan in 1989: the general setting of a close-knit and supportive teamwork makes this eclectic design studio a significant human experience of exchange and dialogue, even before being a professional reality. The winning aspect, however, lies especially in the complementarity of their respective visions and design methodologies. Critics of art and architecture have always defined Alexander as a theorist and intellectual-poet, rather than a traditional architect in the strict sense of the term. Similarly, Francesco is framed as the pragmatist and the technician between the two brothers: the former, with a whimsical and imaginative nature, represents the creative vein of the firm, while the latter, more precise and methodical, controls and organizes all the work. The thesis paper, therefore, aims at the analysis and exaltation of one of the main exponent couples of the contemporary Italian architectural scene: two characters at the antipodes who, however, compensate and enrich each other in a design synthesis of high level and extreme quality.

La ricerca di tesi ha l’intento di esaminare e valorizzare la dimensione dell’abitare e del vivere quotidiano legate al progetto architettonico degli interni dei fratelli Alessandro e Francesco Mendini. In un’epoca storica e culturale in cui si proclama l’autosufficienza e l’autodeterminazione, questo sodalizio fraterno, sviluppatosi tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta nel contesto della città meneghina e durante un forte fermento artistico, diventa un episodio peculiare di estremo valore culturale. Nonostante le opposte personalità nonché le antitetiche attitudini progettuali, il duo di architetti si è costantemente mostrato molto coeso sul fronte condiviso del loro Atelier Mendini, fondato a Milano nel 1989: l’impostazione generale di un affiatato e solidale lavoro di squadra rende questo eclettico studio di progettazione una significativa esperienza umana di scambio e dialogo, prima ancora che un’interessante realtà professionale. L’aspetto vincente, però, risiede specialmente nella complementarità delle rispettive visioni e metodologie di progetto dei fratelli Mendini. La critica dell’arte e dell’architettura definisce da sempre Alessandro come un teorico e un intellettuale-poeta, piuttosto che come un architetto tradizionale nel senso stretto del termine. Allo stesso modo Francesco viene inquadrato come il pragmatico e il tecnico tra i due fratelli: il primo, di indole estrosa e fantasiosa, rappresenta la vena creativa dello studio, mentre il secondo, più preciso e metodico, controlla e organizza tutto l’operato. L’elaborato di tesi, dunque, mira all’analisi e all’esaltazione di una tra le principali coppie esponenti del panorama architettonico italiano contemporaneo: due personaggi agli antipodi che però si compensano e arricchiscono vicendevolmente in una sintesi progettuale di alto livello e di estrema qualità.

L'Existenz maximum di Alessandro e Francesco Mendini. Visioni domestiche e figurative, 1970-2005

Giola, Isabella
2021/2022

Abstract

This paper was created with the intention of examining and enhancing the dimensions of living and daily living related to the architectural design of the interiors of brothers Alessandro and Francesco Mendini. In a historical and cultural epoch in which self-sufficiency and self-determination are proclaimed, this fraternal fellowship, which developed in the late 1980s and early 1990s in the context of the Milanese city undergoing a strong artistic ferment, becomes a peculiar episode of extreme cultural value. Despite their opposing personalities as well as their antithetical design attitudes, the duo of architects have consistently shown themselves to be very compact and cohesive on the common front of their Atelier Mendini, founded in Milan in 1989: the general setting of a close-knit and supportive teamwork makes this eclectic design studio a significant human experience of exchange and dialogue, even before being a professional reality. The winning aspect, however, lies especially in the complementarity of their respective visions and design methodologies. Critics of art and architecture have always defined Alexander as a theorist and intellectual-poet, rather than a traditional architect in the strict sense of the term. Similarly, Francesco is framed as the pragmatist and the technician between the two brothers: the former, with a whimsical and imaginative nature, represents the creative vein of the firm, while the latter, more precise and methodical, controls and organizes all the work. The thesis paper, therefore, aims at the analysis and exaltation of one of the main exponent couples of the contemporary Italian architectural scene: two characters at the antipodes who, however, compensate and enrich each other in a design synthesis of high level and extreme quality.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-ott-2022
2021/2022
La ricerca di tesi ha l’intento di esaminare e valorizzare la dimensione dell’abitare e del vivere quotidiano legate al progetto architettonico degli interni dei fratelli Alessandro e Francesco Mendini. In un’epoca storica e culturale in cui si proclama l’autosufficienza e l’autodeterminazione, questo sodalizio fraterno, sviluppatosi tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta nel contesto della città meneghina e durante un forte fermento artistico, diventa un episodio peculiare di estremo valore culturale. Nonostante le opposte personalità nonché le antitetiche attitudini progettuali, il duo di architetti si è costantemente mostrato molto coeso sul fronte condiviso del loro Atelier Mendini, fondato a Milano nel 1989: l’impostazione generale di un affiatato e solidale lavoro di squadra rende questo eclettico studio di progettazione una significativa esperienza umana di scambio e dialogo, prima ancora che un’interessante realtà professionale. L’aspetto vincente, però, risiede specialmente nella complementarità delle rispettive visioni e metodologie di progetto dei fratelli Mendini. La critica dell’arte e dell’architettura definisce da sempre Alessandro come un teorico e un intellettuale-poeta, piuttosto che come un architetto tradizionale nel senso stretto del termine. Allo stesso modo Francesco viene inquadrato come il pragmatico e il tecnico tra i due fratelli: il primo, di indole estrosa e fantasiosa, rappresenta la vena creativa dello studio, mentre il secondo, più preciso e metodico, controlla e organizza tutto l’operato. L’elaborato di tesi, dunque, mira all’analisi e all’esaltazione di una tra le principali coppie esponenti del panorama architettonico italiano contemporaneo: due personaggi agli antipodi che però si compensano e arricchiscono vicendevolmente in una sintesi progettuale di alto livello e di estrema qualità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/219978