Libraries have evolved over the last two decades in a way that has been marked by a the embrace of digitalization. Libraries are now seen as social spaces that put people and their interactions first, rather than being spaces that hold books. Just as society adopts and adapts to the ever-changing technology, libraries, as public buildings also have a social responsibility to accommodate such revolutions. Transparency, information accessibility, and dynamic learning environments are prioritised in libraries of the twenty-first century, which supports all facets of societal development. Within the African context, current libraries are often representative of post-colonial architecture, marked by structures that lack a nuanced understanding of the local social context. Our designs proposes a new resource , as an expression of cultural roots, of responsible innovation, of careful consideration of the physical and cultural landscape. By recognizing the significance of preserving cultural heritage and responding to societal needs, the envisioned library seeks to depart from generic designs, becoming a symbol of thoughtful, context-aware architecture in 21st-century Africa. As a unique canvas ,the city of Kigali in Rwanda, having undergone substantial post-genocide rejuvenation in its urban development establishes the location of the library concept. Aptly named “the Valley of Knowledge,” the Kigali library stands on a site characterized by a hillside overlooking a view of a valley with seasonal rivers. The library aspires to become a repository of knowledge not only for the city but also for East Africa in general. This project heralds a new wave of African architecture, seamlessly integrating technological advances while honoring the city’s cultural heritage and urban development trajectory. With an integral and sustainable vision, it represents a forward-looking approach that harmonizes innovation with cultural relevance and employs modern construction methods to shape the future of libraries in the urban landscape.

Negli ultimi due decenni le biblioteche si sono evolute in un modo che è stato segnato dall’abbraccio della digitalizzazione. Le biblioteche sono ora viste come spazi sociali che mettono al primo posto le persone e le loro interazioni, piuttosto che come spazi che contengono libri. Così come la società adotta e si adatta alla tecnologia in continua evoluzione, anche le biblioteche, in quanto edifici pubblici, hanno la responsabilità sociale di assecondare queste rivoluzioni. Trasparenza, accessibilità alle informazioni e ambienti di apprendimento dinamici sono le priorità delle biblioteche del XXI secolo, che supportano tutti gli aspetti dello sviluppo sociale. Nel contesto africano, le biblioteche attuali sono spesso rappresentative di un’architettura post-coloniale, caratterizzata da strutture che mancano di una comprensione sfumata del contesto sociale locale. I nostri progetti propongono una nuova risorsa, espressione di radici culturali, di innovazione responsabile, di attenta considerazione del paesaggio fisico e culturale. Riconoscendo l’importanza di preservare il patrimonio culturale e di rispondere alle esigenze della società, la biblioteca immaginata cerca di discostarsi da progetti generici, diventando un simbolo di architettura ponderata e consapevole del contesto nell’Africa del XXI secolo. La città di Kigali, in Ruanda, che ha subito un sostanziale ringiovanimento urbanistico dopo il genocidio, è la sede del concetto di biblioteca. Denominata giustamente “la Valle del Sapere”, la biblioteca di Kigali sorge su un sito caratterizzato da una collina che si affaccia sulla vista di una valle con fiumi stagionali. La biblioteca aspira a diventare un deposito di conoscenza non solo per la città, ma anche per l’Africa orientale in generale. Questo progetto preannuncia una nuova ondata di architettura africana, integrando perfettamente i progressi tecnologici e onorando al contempo il patrimonio culturale e la traiettoria di sviluppo urbano della città. Con una visione integrale e sostenibile, rappresenta un approccio lungimirante, che armonizza l’innovazione con la rilevanza culturale e impiega metodi di costruzione moderni per plasmare il futuro delle biblioteche nel paesaggio urbano.

Valley of knowledge : Kigali Rwanda

Mohamed Elmubarak Wail Osman Mohamed Elmubarak;Beruk, Abenezer Endirias;Ouro-Tagba, Oliver Safuat Yaw
2023/2024

Abstract

Libraries have evolved over the last two decades in a way that has been marked by a the embrace of digitalization. Libraries are now seen as social spaces that put people and their interactions first, rather than being spaces that hold books. Just as society adopts and adapts to the ever-changing technology, libraries, as public buildings also have a social responsibility to accommodate such revolutions. Transparency, information accessibility, and dynamic learning environments are prioritised in libraries of the twenty-first century, which supports all facets of societal development. Within the African context, current libraries are often representative of post-colonial architecture, marked by structures that lack a nuanced understanding of the local social context. Our designs proposes a new resource , as an expression of cultural roots, of responsible innovation, of careful consideration of the physical and cultural landscape. By recognizing the significance of preserving cultural heritage and responding to societal needs, the envisioned library seeks to depart from generic designs, becoming a symbol of thoughtful, context-aware architecture in 21st-century Africa. As a unique canvas ,the city of Kigali in Rwanda, having undergone substantial post-genocide rejuvenation in its urban development establishes the location of the library concept. Aptly named “the Valley of Knowledge,” the Kigali library stands on a site characterized by a hillside overlooking a view of a valley with seasonal rivers. The library aspires to become a repository of knowledge not only for the city but also for East Africa in general. This project heralds a new wave of African architecture, seamlessly integrating technological advances while honoring the city’s cultural heritage and urban development trajectory. With an integral and sustainable vision, it represents a forward-looking approach that harmonizes innovation with cultural relevance and employs modern construction methods to shape the future of libraries in the urban landscape.
DOTELLI, GIOVANNI
IMPERADORI, MARCO
PAGLIANO, LORENZO
PECORA, CORRADO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
9-apr-2024
2023/2024
Negli ultimi due decenni le biblioteche si sono evolute in un modo che è stato segnato dall’abbraccio della digitalizzazione. Le biblioteche sono ora viste come spazi sociali che mettono al primo posto le persone e le loro interazioni, piuttosto che come spazi che contengono libri. Così come la società adotta e si adatta alla tecnologia in continua evoluzione, anche le biblioteche, in quanto edifici pubblici, hanno la responsabilità sociale di assecondare queste rivoluzioni. Trasparenza, accessibilità alle informazioni e ambienti di apprendimento dinamici sono le priorità delle biblioteche del XXI secolo, che supportano tutti gli aspetti dello sviluppo sociale. Nel contesto africano, le biblioteche attuali sono spesso rappresentative di un’architettura post-coloniale, caratterizzata da strutture che mancano di una comprensione sfumata del contesto sociale locale. I nostri progetti propongono una nuova risorsa, espressione di radici culturali, di innovazione responsabile, di attenta considerazione del paesaggio fisico e culturale. Riconoscendo l’importanza di preservare il patrimonio culturale e di rispondere alle esigenze della società, la biblioteca immaginata cerca di discostarsi da progetti generici, diventando un simbolo di architettura ponderata e consapevole del contesto nell’Africa del XXI secolo. La città di Kigali, in Ruanda, che ha subito un sostanziale ringiovanimento urbanistico dopo il genocidio, è la sede del concetto di biblioteca. Denominata giustamente “la Valle del Sapere”, la biblioteca di Kigali sorge su un sito caratterizzato da una collina che si affaccia sulla vista di una valle con fiumi stagionali. La biblioteca aspira a diventare un deposito di conoscenza non solo per la città, ma anche per l’Africa orientale in generale. Questo progetto preannuncia una nuova ondata di architettura africana, integrando perfettamente i progressi tecnologici e onorando al contempo il patrimonio culturale e la traiettoria di sviluppo urbano della città. Con una visione integrale e sostenibile, rappresenta un approccio lungimirante, che armonizza l’innovazione con la rilevanza culturale e impiega metodi di costruzione moderni per plasmare il futuro delle biblioteche nel paesaggio urbano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/220092