The title of the dissertation derives from the combination of the word “sport”, which, in the current socio-cultural scenario, is an engine of development, given its inclusive connotation, which incorporates, the potential of functional and spatial qualification that expresses, the terms “open spaces, forgotten places”, such as, within urban planning and design, remnants of the continuous changes and adaptations of the structure of the city in response to social demand. This combination of terms constitutes, at the same time, the hypothesis and objective of the research, which, starting from the study context considered, the system of the so-called “open-forgotten spaces”, elaborates an articulated reading, and some strategies, so that the criticalities of these spaces within the cities, can be analyzed and, thanks to the sports function, enhanced and transformed into new public spaces. Sport, in the contemporary city, is to be understood as “total social fact”, an area in which policies of urban and social regeneration are based on the desire to promote actions of health education, social inclusion, and physical qualification programs for the built environment. Therefore, the work’s primary objective is to develop tools and strategies suitable for the re-functionalization and strengthening of the unexpressed spaces of the city through an organic reading of the object of study and the different disciplines that, to different degrees, take care of. The research, after defining the types of contexts that, according to scientific literature today are identified as unused spaces of the city, for their enhancement, finds in the context of European cities a benchmark of reference and inspiration privileged, by the dissemination and articulation of the types of heritage analyzed, about the consolidated social and cultural tradition linked to sport, as well as the degrees of innovation and experimentation in place about public sports planning in unresolved spaces. The search path is divided into four parts. After a re-reading of the weaknesses/ critical points of the contemporary city, we come, through extensive bibliographical studies, to the definition of “interstitial space”, as well as its role in the processes of urban transformation and its characteristics. Sport disciplines from high social value, and education identifies themselves as the object and subject of investigation. Scientific data related to sports practice are of support in the second part to define the state of Italian regarding the widespread practice in Europe. From here a review, rereading, and analysis of paradigmatic cases on these issues made in the last ten years in Europe lead to the definition of the outcomes of the thesis, in particular by investigating the tools that are necessary for the definition of projects, analyzing the benefits they have brought to the community, the aspects that can be exported and replicated as well as the identification of a European city as a reference model. The outcome of these reflections consists of the systematization of the contributions of the different disciplines on the subject. It constitutes, in addition, a solid foundation, from which it was possible to draw up a checklist, a useful tool to analyze the project in its phase of construction, realization, and perception derived from a multiple analysis of case studies in the European context, as well as by defining some scenarios and design cues capable of responding to the demands of a rapidly changing society. The research is positioned in an innovative form within the disciplinary debate on the studies related to the urban complexity of open space, and unfinished places, of their value, promoting the opportunity to introduce innovative solutions for the regeneration and enhancement of the functions of the contemporary city. The work promotes the potential deriving from a renewed cultural approach to the theme, making use of a potential future methodological and operational perspective, in a context such as that of our cities, usually not inclined to innovation and change and often lacking a real international vision. In addition to presenting, in a systemic and up-to-date way, the state of the art on the subject, the thesis connects the Italian and European panorama, in an attempt to identify design and process variants and invariants on the subject. The methodological approach developed in the thesis allows us to systematize the emerging disciplinary issues in the international context, declining them to the specificity of the Italian context. This approach represents a relevant point of reference also for other European contexts with similar criticalities/opportunities.

Il titolo della dissertazione deriva dall’accostamento della parola “sport”, quale, nell’attuale scenario socioculturale, motore di sviluppo, data la sua connotazione inclusiva, che incorpora, e le potenzialità di qualificazione funzionale e spaziale che esprime, ai termini “spazi aperti, luoghi dimenticati”, quali, nell’ambito della pianificazione e progettazione urbana, resti dei continui cambiamenti e adattamenti della struttura della città in risposta alla domanda sociale. Tale accostamento di termini costituisce, insieme, ipotesi e obiettivo della ricerca, la quale, a partire dal contesto di studio considerato, il sistema dei cosiddetti “spazi aperti-dimenticati”, elabora una lettura articolata, e alcune strategie, affinché le criticità di tali spazi all’interno delle città, possano essere analizzati e, grazie alla funzione sportiva, valorizzati e trasformati in nuovi spazi pubblici. Lo sport, nella città contemporanea, è da intendere come “fatto totale sociale”, ambito in cui trovano applicazione politiche di rigenerazione urbana e sociale fondate sulla volontà di promuovere azioni di educazione alla salute, inclusione sociale nonché programmi di qualificazione fisica dell’ambiente costruito. Obiettivo primario del lavoro, perciò, è quello di elaborare strumenti e strategie atte alla ri-funzionalizzazione e potenziamento degli spazi inespressi della città attraverso una lettura organica dell’oggetto di studio e delle diverse discipline che, in differente misura, se ne occupano. La ricerca, dopo aver definito le tipologie di contesti che, secondo la letteratura scientifica oggi si identificano come spazi inutilizzati della città, destinati alla loro valorizzazione trova nel contesto delle città europee un benchmark di riferimento e di ispirazione privilegiato, in forza della diffusione e dell’articolazione delle tipologie di patrimonio analizzato, in rapporto alla consolidata tradizione sociale e culturale legata allo sport, nonché ai gradi di innovazione e sperimentazione in atto in relazione alla pianificazione sportiva pubblica negli spazi irrisolti. Il percorso di ricerca è suddiviso in quattro parti. Dopo una rilettura dei punti di debolezza/criticità della città contemporanea, si giunge, attraverso approfonditi studi bibliografici, alla definizione di “spazio interstiziale”, nonché del suo ruolo all’interno dei processi di trasformazione urbana e delle sue caratteristiche. Lo sport disciplina dall’alto valore sociale, educativo si identifica come l’oggetto e il soggetto di indagine. Dati scientifici relativi alla pratica sportiva sono di supporto nella seconda parte per definire lo stato di fatto italiano in relazione alla pratica diffusa in Europa. Da qui una rassegna, rilettura e analisi di casi paradigmatici su questi temi realizzati negli ultimi dieci anni in Europa porta alla definizione degli esiti della tesi, in particolare indagando gli strumenti che sono necessari per la definizione dei progetti, analizzando i benefici che hanno apportato alla comunità, gli aspetti che possono essere esportati e replicati oltre che l’individuazione di una città europea come modello di riferimento. L’esito di tali riflessioni consiste nella sistematizzazione dei contributi delle diverse discipline sul tema e costituisce, in aggiunta, un solido fondamento, a partire dal quale è stato possibile elaborare una check list, utile strumento per analizzare il progetto nella sua fase di costruzione, realizzazione, percezione derivato da un’analisi-multipla di casi studio nel contesto europeo, nonché per mezzo della definizione di alcuni scenari e spunti progettuali capaci di rispondere alle domande di una società in rapido cambiamento. La ricerca si posiziona in forma innovativa all’interno del dibattito disciplinare sugli studi relativi alla complessità urbana dello spazio aperto, dei luoghi incompiuti, della loro valenza, promuovendo l’opportunità di introdurre soluzioni innovative per la rigenerazione e valorizzazione delle funzioni della città contemporanea. Il lavoro promuove le potenzialità derivanti da un rinnovato approccio culturale al tema, avvalendosi di una potenziale futura prospettiva metodologica e operativa, in un contesto, come quello delle nostre città, solitamente poco inclini all’innovazione e al cambiamento e sovente prive di una reale visione internazionale. Oltre a restituire, in modo sistemico e aggiornato, lo stato dell’arte sul tema, la tesi mette in relazione il panorama italiano con quello europeo, nel tentativo di individuare varianti e invarianti progettuali e processuali sul tema. L’approccio metodologico sviluppato nella tesi permette di sistematizzare le questioni disciplinari emergenti nel contesto internazionale, declinandole alla specificità del contesto italiano. Questo approccio rappresenta un punto di riferimento rilevante anche per altri contesti europei con criticità/opportunità similari.

Lo Sport come motore di valorizzazione urbana e sociale tra spazi aperti e luoghi dimenticati

Cognigni, Marta
2023/2024

Abstract

The title of the dissertation derives from the combination of the word “sport”, which, in the current socio-cultural scenario, is an engine of development, given its inclusive connotation, which incorporates, the potential of functional and spatial qualification that expresses, the terms “open spaces, forgotten places”, such as, within urban planning and design, remnants of the continuous changes and adaptations of the structure of the city in response to social demand. This combination of terms constitutes, at the same time, the hypothesis and objective of the research, which, starting from the study context considered, the system of the so-called “open-forgotten spaces”, elaborates an articulated reading, and some strategies, so that the criticalities of these spaces within the cities, can be analyzed and, thanks to the sports function, enhanced and transformed into new public spaces. Sport, in the contemporary city, is to be understood as “total social fact”, an area in which policies of urban and social regeneration are based on the desire to promote actions of health education, social inclusion, and physical qualification programs for the built environment. Therefore, the work’s primary objective is to develop tools and strategies suitable for the re-functionalization and strengthening of the unexpressed spaces of the city through an organic reading of the object of study and the different disciplines that, to different degrees, take care of. The research, after defining the types of contexts that, according to scientific literature today are identified as unused spaces of the city, for their enhancement, finds in the context of European cities a benchmark of reference and inspiration privileged, by the dissemination and articulation of the types of heritage analyzed, about the consolidated social and cultural tradition linked to sport, as well as the degrees of innovation and experimentation in place about public sports planning in unresolved spaces. The search path is divided into four parts. After a re-reading of the weaknesses/ critical points of the contemporary city, we come, through extensive bibliographical studies, to the definition of “interstitial space”, as well as its role in the processes of urban transformation and its characteristics. Sport disciplines from high social value, and education identifies themselves as the object and subject of investigation. Scientific data related to sports practice are of support in the second part to define the state of Italian regarding the widespread practice in Europe. From here a review, rereading, and analysis of paradigmatic cases on these issues made in the last ten years in Europe lead to the definition of the outcomes of the thesis, in particular by investigating the tools that are necessary for the definition of projects, analyzing the benefits they have brought to the community, the aspects that can be exported and replicated as well as the identification of a European city as a reference model. The outcome of these reflections consists of the systematization of the contributions of the different disciplines on the subject. It constitutes, in addition, a solid foundation, from which it was possible to draw up a checklist, a useful tool to analyze the project in its phase of construction, realization, and perception derived from a multiple analysis of case studies in the European context, as well as by defining some scenarios and design cues capable of responding to the demands of a rapidly changing society. The research is positioned in an innovative form within the disciplinary debate on the studies related to the urban complexity of open space, and unfinished places, of their value, promoting the opportunity to introduce innovative solutions for the regeneration and enhancement of the functions of the contemporary city. The work promotes the potential deriving from a renewed cultural approach to the theme, making use of a potential future methodological and operational perspective, in a context such as that of our cities, usually not inclined to innovation and change and often lacking a real international vision. In addition to presenting, in a systemic and up-to-date way, the state of the art on the subject, the thesis connects the Italian and European panorama, in an attempt to identify design and process variants and invariants on the subject. The methodological approach developed in the thesis allows us to systematize the emerging disciplinary issues in the international context, declining them to the specificity of the Italian context. This approach represents a relevant point of reference also for other European contexts with similar criticalities/opportunities.
SCAIONI, MARCO
BELLINI, OSCAR EUGENIO
VETTORI, MARIA PILAR
29-apr-2024
Sport as an engine of urban and social enhancement between open spaces and forgotten places
Il titolo della dissertazione deriva dall’accostamento della parola “sport”, quale, nell’attuale scenario socioculturale, motore di sviluppo, data la sua connotazione inclusiva, che incorpora, e le potenzialità di qualificazione funzionale e spaziale che esprime, ai termini “spazi aperti, luoghi dimenticati”, quali, nell’ambito della pianificazione e progettazione urbana, resti dei continui cambiamenti e adattamenti della struttura della città in risposta alla domanda sociale. Tale accostamento di termini costituisce, insieme, ipotesi e obiettivo della ricerca, la quale, a partire dal contesto di studio considerato, il sistema dei cosiddetti “spazi aperti-dimenticati”, elabora una lettura articolata, e alcune strategie, affinché le criticità di tali spazi all’interno delle città, possano essere analizzati e, grazie alla funzione sportiva, valorizzati e trasformati in nuovi spazi pubblici. Lo sport, nella città contemporanea, è da intendere come “fatto totale sociale”, ambito in cui trovano applicazione politiche di rigenerazione urbana e sociale fondate sulla volontà di promuovere azioni di educazione alla salute, inclusione sociale nonché programmi di qualificazione fisica dell’ambiente costruito. Obiettivo primario del lavoro, perciò, è quello di elaborare strumenti e strategie atte alla ri-funzionalizzazione e potenziamento degli spazi inespressi della città attraverso una lettura organica dell’oggetto di studio e delle diverse discipline che, in differente misura, se ne occupano. La ricerca, dopo aver definito le tipologie di contesti che, secondo la letteratura scientifica oggi si identificano come spazi inutilizzati della città, destinati alla loro valorizzazione trova nel contesto delle città europee un benchmark di riferimento e di ispirazione privilegiato, in forza della diffusione e dell’articolazione delle tipologie di patrimonio analizzato, in rapporto alla consolidata tradizione sociale e culturale legata allo sport, nonché ai gradi di innovazione e sperimentazione in atto in relazione alla pianificazione sportiva pubblica negli spazi irrisolti. Il percorso di ricerca è suddiviso in quattro parti. Dopo una rilettura dei punti di debolezza/criticità della città contemporanea, si giunge, attraverso approfonditi studi bibliografici, alla definizione di “spazio interstiziale”, nonché del suo ruolo all’interno dei processi di trasformazione urbana e delle sue caratteristiche. Lo sport disciplina dall’alto valore sociale, educativo si identifica come l’oggetto e il soggetto di indagine. Dati scientifici relativi alla pratica sportiva sono di supporto nella seconda parte per definire lo stato di fatto italiano in relazione alla pratica diffusa in Europa. Da qui una rassegna, rilettura e analisi di casi paradigmatici su questi temi realizzati negli ultimi dieci anni in Europa porta alla definizione degli esiti della tesi, in particolare indagando gli strumenti che sono necessari per la definizione dei progetti, analizzando i benefici che hanno apportato alla comunità, gli aspetti che possono essere esportati e replicati oltre che l’individuazione di una città europea come modello di riferimento. L’esito di tali riflessioni consiste nella sistematizzazione dei contributi delle diverse discipline sul tema e costituisce, in aggiunta, un solido fondamento, a partire dal quale è stato possibile elaborare una check list, utile strumento per analizzare il progetto nella sua fase di costruzione, realizzazione, percezione derivato da un’analisi-multipla di casi studio nel contesto europeo, nonché per mezzo della definizione di alcuni scenari e spunti progettuali capaci di rispondere alle domande di una società in rapido cambiamento. La ricerca si posiziona in forma innovativa all’interno del dibattito disciplinare sugli studi relativi alla complessità urbana dello spazio aperto, dei luoghi incompiuti, della loro valenza, promuovendo l’opportunità di introdurre soluzioni innovative per la rigenerazione e valorizzazione delle funzioni della città contemporanea. Il lavoro promuove le potenzialità derivanti da un rinnovato approccio culturale al tema, avvalendosi di una potenziale futura prospettiva metodologica e operativa, in un contesto, come quello delle nostre città, solitamente poco inclini all’innovazione e al cambiamento e sovente prive di una reale visione internazionale. Oltre a restituire, in modo sistemico e aggiornato, lo stato dell’arte sul tema, la tesi mette in relazione il panorama italiano con quello europeo, nel tentativo di individuare varianti e invarianti progettuali e processuali sul tema. L’approccio metodologico sviluppato nella tesi permette di sistematizzare le questioni disciplinari emergenti nel contesto internazionale, declinandole alla specificità del contesto italiano. Questo approccio rappresenta un punto di riferimento rilevante anche per altri contesti europei con criticità/opportunità similari.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/220692