Il tema cardine di questo lavoro è incentrato sulla valorizzazione dell’artigianato pugliese e sul rapporto tra designer e artigiano. Il panorama attuale dell’artigianato locale è segnato da un problema di veloce perdita dei saperi tradizionali sul quale occorre intervenire, se si vuole che abilità e competenze vengano trasmesse alle nuove generazioni. Lo scopo di questa tesi è giungere a un elaborato progettuale, tangibile, che rappresenti quelli che sono i valori legati alla tradizione locale pugliese, all’artigianato autoctono e alla naturalità dei gesti legati al mondo gastronomico; valori che, in maniera evidente, stanno scomparendo in concomitanza al perfezionamento di tecnologie che cercano sempre più di presentarsi come dei surrogati del benessere, distogliendo l’attenzione dell’uomo (utente) da quello che è l’effettivo piacere. Nella prima parte della ricerca si è voluto indagare sul ruolo che l’artigiano ha ricoperto nella storia e quali sono state le diversità che hanno distinto i due sessi, maschile e femminile, fino a comprendere le motivazioni per le quali l’artigianato col tempo ha perso di valore senza lasciare erede alcuno della tecnica giostrata sino ad allora. Successivamente sono state individuate le problematiche legate a questo mondo culturale, fatto di saperi e conoscenze, mettendo a confronto l’industria, nelle vesti della contemporaneità, con l’artigianato, ovvero, la tradizione. Continuando questo percorso conoscitivo sull’artigianato, partito da una panoramica piuttosto generale, si incontra una raccolta delle arti e mestieri appartenenti al territorio pugliese, in cui vengono messi a confronto i luoghi con le lavorazioni e le maestranze operanti nelle varie aree della regione. Questo lavoro di ricerca, infine, si conclude con la progettazione di una famiglia di oggetti per la tavola, realizzati con i “materiali della tradizione”, e basati sugli utilizzi e bisogni del passato. L’auspicio di questi elaborati è che possano divenire un punto di discussione sugli effettivi bisogni dell’uomo ed uno stimolo ad instaurare un rapporto più solido tra il designer e l’artigiano visto come “portatore sano di capacità” (cit. Giulio Iacchetti).
Un progetto "nostrano". Valorizzazione dell’artigianato pugliese e del rapporto tra design e artigianato
MUSCIAGNA, SAVINO
2010/2011
Abstract
Il tema cardine di questo lavoro è incentrato sulla valorizzazione dell’artigianato pugliese e sul rapporto tra designer e artigiano. Il panorama attuale dell’artigianato locale è segnato da un problema di veloce perdita dei saperi tradizionali sul quale occorre intervenire, se si vuole che abilità e competenze vengano trasmesse alle nuove generazioni. Lo scopo di questa tesi è giungere a un elaborato progettuale, tangibile, che rappresenti quelli che sono i valori legati alla tradizione locale pugliese, all’artigianato autoctono e alla naturalità dei gesti legati al mondo gastronomico; valori che, in maniera evidente, stanno scomparendo in concomitanza al perfezionamento di tecnologie che cercano sempre più di presentarsi come dei surrogati del benessere, distogliendo l’attenzione dell’uomo (utente) da quello che è l’effettivo piacere. Nella prima parte della ricerca si è voluto indagare sul ruolo che l’artigiano ha ricoperto nella storia e quali sono state le diversità che hanno distinto i due sessi, maschile e femminile, fino a comprendere le motivazioni per le quali l’artigianato col tempo ha perso di valore senza lasciare erede alcuno della tecnica giostrata sino ad allora. Successivamente sono state individuate le problematiche legate a questo mondo culturale, fatto di saperi e conoscenze, mettendo a confronto l’industria, nelle vesti della contemporaneità, con l’artigianato, ovvero, la tradizione. Continuando questo percorso conoscitivo sull’artigianato, partito da una panoramica piuttosto generale, si incontra una raccolta delle arti e mestieri appartenenti al territorio pugliese, in cui vengono messi a confronto i luoghi con le lavorazioni e le maestranze operanti nelle varie aree della regione. Questo lavoro di ricerca, infine, si conclude con la progettazione di una famiglia di oggetti per la tavola, realizzati con i “materiali della tradizione”, e basati sugli utilizzi e bisogni del passato. L’auspicio di questi elaborati è che possano divenire un punto di discussione sugli effettivi bisogni dell’uomo ed uno stimolo ad instaurare un rapporto più solido tra il designer e l’artigiano visto come “portatore sano di capacità” (cit. Giulio Iacchetti).File | Dimensione | Formato | |
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