Treviglio è la maggiore città della Gera d'Adda, cioé del basso territorio fra l'Adda e il Serio ed è la seconda città della provincia di Bergamo. Le sue origini sono assai antiche, con ogni probabilità tardo romane, ma il Borgo di Treviglio vero e proprio é sorto nell'alto Medio Evo in seguito all'unione, per scopo di difesa, di tre preesistenti insediamenti: Cusarola, Pisgnano e Portoli, uno di origine gallica, uno romana e l'ultimo piú recente, longobardo. Le "tre-ville" diedero vita e nome ad un Borgo di ragguardevole dimensione che venne cinto di mura, con tre porte orientate ciascuna verso le località originarie ed in mezzo la Chiesa e il Municipio, nonché il Castrum Vetus, vero cuore della citta’. Il tessuto urbano di Treviglio é fatto di isolati irregolari chiusi, quasi sempre caratterizzati dalla presenza di corti e androni che si rapportano in maniera diretta con la strada e che spesso sono pubblicamente accessibili. Questo tipo di permeabilita’ della citta’ é presente anche nell’isolato oggetto del progetto, creando un sistema di vuoti rappresentativo non solo perché conforme alla morfologia della citta’, ma soprattutto perché situata laddove un tempo sorgeva il Castrum Vetus. Per cui i temi della permeabilita’ delle corti, degli accessi dagli androni, dei percorsi, del sistema dei pieni e dei vuoti diventano altresi’ i temi fondamentali del progetto con il quale si intende completare il recinto dell’isolato. L’isolato stesso si configura nel suo compimento come grande monumento della citta’ che diventa fulcro di un sistema di emergenze preesistenti, quali la Basilica di San Martino, il Palazzo Comunale, il Santuario della Madonna delle Lacrime, ecc. e che riqualifica l’attuale Piazza Garibaldi. Il completamento dell’isolato, pero’, non viene affrontato solo nella dimensione del rapporto con la permeabilita’ dei piani terra, ma é studiato anche nel suo sviluppo in elevazione. Gli edifici che delimitano l’isolato sono piu’ alti rispetto a quelli che completano le corti verso l’interno e che danno sul Vicolo Teatro, pertanto il progetto viene studiato anche nel suo rapporto in sezione con cio’ che lo circonda, configurandosi in tal modo con misure precise e calibrate rispetto al contesto, nonché con elementi quali terrazze, logge, balconate che permettono di avere rapporti visivi diretti con le preesistenze. L’architettura in cemento e pietra del progetto appare di estrema modernita’ rispetto al contesto storico dove si insedia, ma nella realta’ é un’architettura progettata in profondo legame con il tessuto della citta’.
Progetto per un edificio pubblico in Piazza Garibaldi a Treviglio
ZHU, YI MIN
2010/2011
Abstract
Treviglio è la maggiore città della Gera d'Adda, cioé del basso territorio fra l'Adda e il Serio ed è la seconda città della provincia di Bergamo. Le sue origini sono assai antiche, con ogni probabilità tardo romane, ma il Borgo di Treviglio vero e proprio é sorto nell'alto Medio Evo in seguito all'unione, per scopo di difesa, di tre preesistenti insediamenti: Cusarola, Pisgnano e Portoli, uno di origine gallica, uno romana e l'ultimo piú recente, longobardo. Le "tre-ville" diedero vita e nome ad un Borgo di ragguardevole dimensione che venne cinto di mura, con tre porte orientate ciascuna verso le località originarie ed in mezzo la Chiesa e il Municipio, nonché il Castrum Vetus, vero cuore della citta’. Il tessuto urbano di Treviglio é fatto di isolati irregolari chiusi, quasi sempre caratterizzati dalla presenza di corti e androni che si rapportano in maniera diretta con la strada e che spesso sono pubblicamente accessibili. Questo tipo di permeabilita’ della citta’ é presente anche nell’isolato oggetto del progetto, creando un sistema di vuoti rappresentativo non solo perché conforme alla morfologia della citta’, ma soprattutto perché situata laddove un tempo sorgeva il Castrum Vetus. Per cui i temi della permeabilita’ delle corti, degli accessi dagli androni, dei percorsi, del sistema dei pieni e dei vuoti diventano altresi’ i temi fondamentali del progetto con il quale si intende completare il recinto dell’isolato. L’isolato stesso si configura nel suo compimento come grande monumento della citta’ che diventa fulcro di un sistema di emergenze preesistenti, quali la Basilica di San Martino, il Palazzo Comunale, il Santuario della Madonna delle Lacrime, ecc. e che riqualifica l’attuale Piazza Garibaldi. Il completamento dell’isolato, pero’, non viene affrontato solo nella dimensione del rapporto con la permeabilita’ dei piani terra, ma é studiato anche nel suo sviluppo in elevazione. Gli edifici che delimitano l’isolato sono piu’ alti rispetto a quelli che completano le corti verso l’interno e che danno sul Vicolo Teatro, pertanto il progetto viene studiato anche nel suo rapporto in sezione con cio’ che lo circonda, configurandosi in tal modo con misure precise e calibrate rispetto al contesto, nonché con elementi quali terrazze, logge, balconate che permettono di avere rapporti visivi diretti con le preesistenze. L’architettura in cemento e pietra del progetto appare di estrema modernita’ rispetto al contesto storico dove si insedia, ma nella realta’ é un’architettura progettata in profondo legame con il tessuto della citta’.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/22181