Lo sviluppo urbanistico della città di Bergamo nel XX secolo si può suddividere in tre fasi distinte: la formazione della città moderna conseguente alla prima fase di industrializzazione, il governo dello sviluppo urbano durante la fase espansiva del secondo dopoguerra e la fase più recente, nella quale emergono nuove istanze di riqualificazione dell’organismo urbano e di valorizzazione ambientale che portano alla necessaria rivisitazione dell’intero assetto urbanistico cittadino. Caratteristiche che determinano la continuità tra questi tre periodi sono l’utilizzo di tecniche e forme progettuali originali e innovative, così come la persistenza, in tutto il periodo esaminato di temi e nodi problematici che diventano elementi distintivi dell’intera storia urbanistica della città di Bergamo: il tema delle centralità e la duplicazione del centro cittadino, così come i limiti fisici che condizionano lo sviluppo urbano sono elementi presenti in ogni progetto urbanistico che ha interessato la città. Obiettivo primario di questo lavoro è l’approfondimento delle modalità con le quali questi temi sono stati trattati, con particolare attenzione al processo che ha portato alla realizzazione del centro piacentiniano, l’elemento portante della struttura urbana di Bergamo, ed al processo in atto per la formazione di Porta Sud come nuova centralità di rango territoriale. I due progetti presentano forti elementi in comune, non solo relativamente al tipo di operazione messa in atto, la costruzione di un nuovo centro, ma anche rispetto all’ipotesi localizzativa: una porzione del territorio urbano che necessita di un rilancio rispetto al proprio ruolo precedente ed all’ambizione di riformare, tramite un singolo progetto con forte valenza strategica, l’intera struttura urbana. Per questi analoghi aspetti di ricomposizione urbanistica di cui entrambi i progetti si caricano, il progetto piacentiniano seppure concepito in un contesto socioeconomico molto diverso da quello attuale e presentando una scala sostanzialmente differente rispetto al suo omologo, può essere messo utilmente a confronto con i contenuti della nuova proposta progettuale di Porta Sud.
Il progetto del centro urbano nella formazione e trasformazione di Bergamo moderna : tre fasi e tre idee di città
MERELLI, MARIO
2010/2011
Abstract
Lo sviluppo urbanistico della città di Bergamo nel XX secolo si può suddividere in tre fasi distinte: la formazione della città moderna conseguente alla prima fase di industrializzazione, il governo dello sviluppo urbano durante la fase espansiva del secondo dopoguerra e la fase più recente, nella quale emergono nuove istanze di riqualificazione dell’organismo urbano e di valorizzazione ambientale che portano alla necessaria rivisitazione dell’intero assetto urbanistico cittadino. Caratteristiche che determinano la continuità tra questi tre periodi sono l’utilizzo di tecniche e forme progettuali originali e innovative, così come la persistenza, in tutto il periodo esaminato di temi e nodi problematici che diventano elementi distintivi dell’intera storia urbanistica della città di Bergamo: il tema delle centralità e la duplicazione del centro cittadino, così come i limiti fisici che condizionano lo sviluppo urbano sono elementi presenti in ogni progetto urbanistico che ha interessato la città. Obiettivo primario di questo lavoro è l’approfondimento delle modalità con le quali questi temi sono stati trattati, con particolare attenzione al processo che ha portato alla realizzazione del centro piacentiniano, l’elemento portante della struttura urbana di Bergamo, ed al processo in atto per la formazione di Porta Sud come nuova centralità di rango territoriale. I due progetti presentano forti elementi in comune, non solo relativamente al tipo di operazione messa in atto, la costruzione di un nuovo centro, ma anche rispetto all’ipotesi localizzativa: una porzione del territorio urbano che necessita di un rilancio rispetto al proprio ruolo precedente ed all’ambizione di riformare, tramite un singolo progetto con forte valenza strategica, l’intera struttura urbana. Per questi analoghi aspetti di ricomposizione urbanistica di cui entrambi i progetti si caricano, il progetto piacentiniano seppure concepito in un contesto socioeconomico molto diverso da quello attuale e presentando una scala sostanzialmente differente rispetto al suo omologo, può essere messo utilmente a confronto con i contenuti della nuova proposta progettuale di Porta Sud.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/22243