Enhancing energy efficiency: a cognitive analysis of customer behavior and environmental impacts following contractual changes

Over the past eighty years, humanity has significantly improved its living conditions worldwide. However, alongside this exponential development, there has been a dramatic increase in CO2 emissions, primarily attributed to the energy sector, identified as the main culprit. It has been found that electrifying most production processes can drastically re- duce the so-called carbon footprint. However, this shift significantly increases the demand for electricity, consequently putting more strain on the electrical infrastructure. Improv- ing energy efficiency can help address this issue. It largely depends on human behavior, the use of more efficient technologies, or the adoption of best energy-saving practices. Re- garding the first aspect, numerous studies have focused on the use of real-time monitoring devices to inform customers about their consumption, as well as the implementation of dynamic pricing to balance energy demand and alleviate grid stress. This study focused on comparing the behavior of various customers with different contractual types, through the analysis of data extracted from an Italian energy supplier’s database. The investigation revealed that variations in contract prices significantly influence user behaviors; indeed, customers with variable price contracts tend to respond to price increases with reduced electricity usage. Additionally, the behavior of customers who have "drifted" from a fixed to a variable contract was examined, revealing that users do not immediately adjust their behavior based on the new contract type. Reducing information asymmetry is essential to minimize this delay. To counteract the so-called energy efficiency gap, collaboration from individuals, private companies, and governments is required. Increasing customer awareness, incentivizing the development of new sustainable technologies, and ensuring greater market transparency will be crucial to achieving the main goal: reaching net zero emissions.

Negli ultimi ottanta anni, l’umanità ha migliorato la propria condizione di vita in maniera significativa in tutto il mondo. Tuttavia, a fronte di tale fenomeno, che ha avuto uno sviluppo che possiamo definire esponenziale, si è verificato un drammatico incremento delle emissioni di CO2, attribuito prevalentemente all’influenza del settore energetico, identificato come principale responsabile. E’ emerso che, elettrificando la maggior parte dei processi produttivi, è possibile ridurre drasticamente la c.d. impronta carbonica. Tut- tavia, questo cambiamento incrementa significativamente la domanda di energia elettrica, con un conseguente maggiore appesantimento della infrastruttura elettrica. Il migliora- mento dell’efficienza energetica può contribuire a risolvere questo problema. Essa dipende in larga misura dal comportamento umano, dall’utilizzo di tecnologie più efficienti o dall’adozione delle migliori pratiche di risparmio energetico. Per quanto riguarda il primo profilo, numerosi studi si sono concentrati sull’utilizzo di dispositivi di monitoraggio in tempo reale per informare i clienti sui loro consumi, oltre che sull’implementazione di prezzi dinamici per bilanciare la domanda di energia e alleviare lo stress della rete. Il presente studio si è focalizzato sulla comparazione del comportamento di vari clienti con diverse tipologie contrattuali, attraverso l’analisi dei dati estratti da un data base di un fornitore di energia. L’indagine ha evidenziato che le variazioni dei prezzi contrattuali in- fluiscono significativamente sui comportamenti degli utenti; infatti, i clienti con contratto a prezzo variabile tendono a rispondere all’aumento del prezzo con un minore utilizzo di energia elettrica. Inoltre è stato esaminato il comportamento dei clienti che sono "scivolati" da un contratto fisso ad uno variabile, rilevando che gli utenti non adeguano immediatamente il loro comportamento in base alla nuova tipologia di contratto. Ridurre l’asimmetria informativa è essenziale per minimizzare questo ritardo. Per contrastare il fenomeno del c.d. energy efficiency gap è richiesta la collaborazione di individui, aziende private e governi. Incrementare la consapevolezza dei clienti, incentivare lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili e assicurare la maggiore trasparenza del mercato sarà cruciale per il raggiungimento dell’obiettivo principale: raggiungere le emissioni nette pari a zero.