Analisi del consumo di suolo litoraneo attraverso il ridisegno della linea di costa. Il caso della fascia costiera toscana.

The objective of this thesis is to analyze the consumed soil and soil consumption along the coasts, within the first 300 m from the shoreline, on a sample area. The focus on this specific area stems from the importance of the Italian coasts as a crucial field of study for understanding environmental factors and territorial sustainability, given their high vulnerability. Notably, the first 300 m from the shoreline have the highest percentage of consumed soil nationwide. To conduct an accurate analysis, the territory in question was divided into uniform blocks, facilitating detailed observations and direct comparisons without distortions. This methodology allows for the analysis of soil consumption both from north to south and from the sea towards the inland. To achieve this subdivision, the LC20 coastline provided by ISPRA (Italian Institute for Environmental Protection and Research) was redrawn using new tracing criteria. This was necessary because the LC20 has issues that make consistent analysis of the Italian coastal territory difficult. Subsequently, by dividing the new line into 5 km segments, 75 blocks were obtained, each 300 m deep and divided into three 100-m zones. The coastal region of Tuscany was chosen as the sample area for the analysis due to its diverse geography. Two analyses were then conducted: a synchronic analysis on consumed soil, evaluating the situation as of 2022, and a diachronic analysis on soil consumption from 2006 to 2022. The results confirm a compromised Italian coastal soil, with an average urbanization rate of 25% in the 0-300 m zone, higher than the national average (22.5%). However, they also show a reduction in soil consumption in recent years, suggesting increased awareness of environmental impacts. It is necessary to avoid new constructions in compromised areas and promote renaturalization, while simultaneously establishing precise thresholds for soil consumption.

L'obiettivo della presente tesi è analizzare il suolo consumato e il consumo di suolo lungo le coste, nei primi 300 m dalla linea di costa, su un'area campione. La scelta di concentrarsi su questa specifica area deriva dall'importanza delle coste italiane come campo di studio cruciale per comprendere i fattori ambientali e la sostenibilità territoriale, data la loro elevata vulnerabilità. In particolare, i primi 300 m dalla linea di costa risultano avere, su tutto il territorio nazionale, la maggior percentuale di suolo consumato. Per condurre un'analisi accurata, il territorio in esame è stato suddiviso in conci uniformi, facilitando osservazioni dettagliate e confronti diretti senza distorsioni. Questa metodologia permette di analizzare il consumo di suolo sia da nord a sud, sia dal mare verso l'entroterra. Per ottenere tale suddivisione, la linea di costa LC20 fornita da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) è stata ridisegnata utilizzando nuovi criteri di tracciamento. Questo è stato necessario perché la LC20 presenta criticità che rendono difficile un'analisi coerente del territorio costiero italiano. Successivamente, suddividendo la nuova linea in segmenti di 5 km l’uno, si sono ottenuti 75 conci, ognuno profondo 300 m e suddiviso in tre fasce da 100 m ciascuna. La costa della regione Toscana è stata scelta come territorio campione per le analisi, data la sua geografia variegata. In seguito, sono state condotte due analisi: una sincronica sul suolo consumato, valutando la situazione al 2022, e una diacronica sul consumo di suolo dal 2006 al 2022. I risultati confermano un suolo costiero italiano compromesso, con un'urbanizzazione media del 25% nella fascia 0-300 m, superiore alla media nazionale (22,5%). Tuttavia, mostrano anche una riduzione del consumo di suolo negli ultimi anni, suggerendo una maggiore consapevolezza degli impatti ambientali. È necessario evitare nuove costruzioni in aree compromesse e promuovere la rinaturalizzazione, stabilendo soglie precise per il consumo di suolo.