A decolonial framework for sustainable business: an interdisciplinary narrative review of the literature

The world we live in is characterized by the presence of interconnected ‘Polycrises’. Climate change is regarded as the greatest challenge in the history of humanity and its effects are exponentially compounded by social and economic crises. Frameworks such as the Sustainable Development Agenda represent humanity’s push to tackle these crises in a unified way. However, even these frameworks that seem complete can have gaps and flaws. Filling these gaps requires drawing on a pluriverse of frameworks or concepts that were also born out of the need for a more equitable and more habitable planet. Thus, this research seeks to draw on the theory of Decoloniality with an aim to fill the gaps in notions of Sustainability. While the intersection between Decoloniality and Sustainability can be vast, this research aims to capture the parts of this intersection relative to a Management Engineering lens. Aspects of Decoloniality have been included also in the methodology to enrich it with contributions from diverse axiologies, ontologies and epistemologies. The findings present a problematization of the embodied realities of ‘coloniality’, whether historical or present-day and whether political or economic, and attest to the manifestations of the effects of coloniality even in the Sustainable Development age. This problematization suggests that issues of Sustainable Development cannot be solved without tackling underlying ‘colonialities’ head on. The findings indicate that while Sustainable Development can be largely focused on intergenerational equity i.e. equity between present and future generations, inclusion of a Decolonial analysis strengthens the dimension of equity between contemporaneously existing social groups, which going by the Brundtland definition, should also be central to the Sustainable Development Agenda. In essence, an analysis of Decoloniality attests to the role of power relations and imbalances which it centres through explanations of narrative, coercion and appropriation, without which the picture of the modern day Polycrises are incomplete. Further, this research engages with the Business and Management dimensions of Sustainability through an analysis of the major themes in this regard - Social and Sustainable Businesses (i.e. the Social Economy), and Extractivist businesses (versus Indigenous communities’ rights). The Business and Management dimensions explored in this research attest to the role of extraneous agents and vocabulary in colonizing and decolonizing processes. Thus, through interpretations of the narrative, a business framework tool has been introduced to enable a decolonial analysis of aspects of Business and Management. This tool can be useful to researchers as well as to activists. Lastly, accepting that the research is in early stages, a research (or research-activism) agenda has also been outlined for future contributions on this topic from the discipline of Management Engineering.

Il mondo in cui viviamo è caratterizzato dalla presenza di “policrisi” interconnesse. Il cambiamento climatico è considerato la più grande sfida nella storia dell’umanità e i suoi effetti sono aggravati in modo esponenziale dalle crisi sociali ed economiche. I framework come l’Agenda per lo sviluppo sostenibile rappresentano la spinta dell’umanità ad affrontare queste crisi in modo unificato. Tuttavia, anche questi framework che sembrano completi possono presentare lacune e difetti. Per colmare queste lacune è necessario attingere a un pluriverso di quadri o concetti nati anche dalla necessità di un pianeta più equo e più abitabile. Pertanto, questa ricerca cerca di attingere alla teoria della decolonialità con l’obiettivo di colmare le lacune dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile. Sebbene l’intersezione tra decolonialità e sostenibilità possa essere vasta, questa ricerca mira a catturare le parti di questa intersezione rispetto alla lente dell’ingegneria gestionale. Aspetti della decolonialità sono stati inclusi anche nella metodologia per arricchirla con contributi provenienti da diverse assiologie, ontologie ed epistemologie. I risultati presentano una problematizzazione delle realtà incarnate della “colonialità”, sia storica che attuale o sia politica che economica, e attestano le manifestazioni degli effetti della colonialità anche nell’era dello sviluppo sostenibile. Questa problematizzazione suggerisce che i problemi dello sviluppo sostenibile non possono essere risolti senza affrontare direttamente le “colonialità” sottostanti. I risultati indicano che mentre lo sviluppo sostenibile può essere in gran parte focalizzato sull’equità intergenerazionale, cioè sull’equità tra le generazioni presenti e future, l’inclusione di un’analisi decoloniale rafforza la dimensione dell’equità tra gruppi sociali contemporaneamente esistenti, che secondo la definizione Brundtland, dovrebbe essere centrale anche per l’Agenda per lo sviluppo sostenibile. In sostanza, un’analisi della decolonialità attesta il ruolo delle relazioni e degli squilibri di potere che centra attraverso spiegazioni di narrativa, coercizione e appropriazione, senza le quali il quadro delle policrisi moderne sarebbe incompleto. Inoltre, questa ricerca si occupa delle dimensioni aziendali e gestionali della sostenibilità attraverso un'analisi dei principali temi a questo riguardo: imprese sociali e sostenibili (ovvero l'economia sociale) e imprese estrattiviste (rispetto ai diritti delle comunità indigene). Le dimensioni aziendali e gestionali esplorate in questa ricerca attestano il ruolo di agenti e vocabolario estranei nei processi di colonizzazione e decolonizzazione. Pertanto, attraverso le interpretazioni della narrazione, è stato introdotto uno strumento di quadro aziendale per consentire un'analisi decoloniale degli aspetti di business e gestione. Questo strumento può essere utile sia ai ricercatori che agli attivisti. Infine, tenuto conto che la ricerca è nelle fasi iniziali, è stata delineata anche un'agenda di ricerca (o attivismo di ricerca) per futuri contributi su questo argomento da parte della disciplina dell'Ingegneria Gestionale.