Recupero e rifunzionalizzazione dell'ex complesso carcerario sull'isola di Santo Stefano, Ventotene

The architectural heritage existing in Italy includes places witnessing events of high historical and value to be preserved for the future generations as the foundations of our society. Many of them, however, at present, are in a state of neglect and risk being lost due to the lack of adequate vision. The former prison complex present on Santo Stefano Island, represents a historical memory of pain, in which the beauty of the territory is not able to mitigate what human beings have been able to do towards their fellow men. At the same time it is a symbol of freedom thanks to the founding ideals of the Italian Constitution and the European Union that have been developed here. This thesis project aims to identify a proposal that recovers a building of considerable architectural complexity, located in a context of high environmental value, through strategies able to respect the legibility of the building as a historical document and proposing solutions with little impact on the fragile island territory. After a phase of knowledge, it was then possible to outline a methodology to operate on the different volumes of the complex in relation to historical importance, architectural quality and state of conservation, all by structuring different methods of restoration, recovery and consolidation of the different parts. The project development provides, therefore, the identification of a new function able to enhance and preserve the identity of existing buildings but, at the same time, promote the territory in which they are located. To this end, new structures have been designed in order to meet the functional proposal but at the same time establish a dialogue with the pre-existence and take into account the complexity resulting from the conditions of the territory. It has been proceeded, therefore, to integrate a system of supplying of the primary resources adopting low impact solutions in order to make up for their lack and which do not involve disfigurement of the landscape.

Il patrimonio architettonico esistente in Italia comprende luoghi testimoni di vicende dall'elevato carattere storico e valoriale da preservare per le generazioni future in quanto posti alle fondamenta della nostra società. Molti di essi, però, allo stato attuale, risultano in stato di abbandono e rischiano di essere perduti per la mancanza di un'adeguata visione. L'ex complesso carcerario, presente sull'isola di Santo Stefano, rappresenta un luogo in cui permane una memoria storica di dolore, in cui la bellezza del territorio non è in grado di mitigare ciò che l'essere umano è stato in grado di perpetrare ai suoi simili. Allo stesso tempo è diventato un simbolo di libertà, grazie agli ideali fondanti della Costituzione italiana e dell'Unione Europea che qui sono stati elaborati. Il seguente progetto di tesi si pone l'obiettivo di individuare una proposta che recuperi un organismo di notevole complessità architettonica, situato in un contesto di elevato pregio ambientale, attraverso delle strategie in grado di rispettare la leggibilità dell'edificio come documento storico e allo stesso tempo adottare soluzioni poco impattanti sul fragile territorio insulare. In seguito ad una fase conoscitiva, è stato quindi possibile delineare una metodologia per operare sulle diverse volumetrie del complesso in relazione all'importanza storica, alla qualità architettonica e allo stato di conservazione, il tutto strutturando modalità di intervento differenti di restauro, recupero e consolidamento delle diverse parti. Lo sviluppo progettuale prevede, dunque, l'individuazione di una nuova funzione in grado di valorizzare e preservare l'identità degli edifici esistenti ma, allo stesso tempo, promuovere il territorio in cui si collocano. A tal fine si è provveduto alla progettazione di nuove strutture che sappiano racchiudere la proposta funzionale ma che allo stesso tempo instaurano un dialogo con la preesistenza e tengano conto della complessità derivante dalle condizioni del territorio. Si è proceduto, dunque, ad integrare un sistema di approvvigionamento delle risorse primarie adottando soluzioni a basso impatto ambientale per sopperire all'attuale assenza e che non prevedano il deturpamento del paesaggio.