This study has analyzed the means implemented to preserve cultural and heritage sites in EU, with particular attention to Italy. Italy, with its immense heritage of cultural sites is a country that deserves special attention. Most sites are public assets and the Italian State bears the responsibility to preserve them. In difficult times, which have happened quite often since the new century began, this important task has become a burden for the State and the Public Administration has struggled to fulfill its duty. Assets distributed all over the country, lack of competent resources, complex legislation, different rules in the various involved areas are increasing the complexity of such problems. However, the main reason behind these difficulties has been financing. To improve the situation, the PA has looked for partnerships with private entities and this has shown that specific legislation and apt rules to manage such partnerships and shared projects are necessary. This study has investigated the different forms of partnership implemented in several cases of heritage preservation projects and, comparing the outcomes of various projects, has identified what could be considered as best practice. The study highlights the most successful contractual forms, evaluating the results, also in terms of project profitability and public benefits, of both the public and the private entities involved, and suggests possible measures to improve the current legislation, the contractual terms and the possible rules to apply to reach more efficient results. The idea behind this is that more efficiency will increase the number of projects and improve the general knowledge of the renovated sites and increase the country´s cultural competence to the benefit of the public.

Questo studio ha analizzato i mezzi ed i modi utilizzati per la conservazione del patrimonio culturale in EU ed in particolare in Italia. L’Italia, con I suo immenso patrimonio culturale, merita una particolare attenzione. La maggior parte dei siti di interesse culturale sono di proprietà pubblica e lo Stato italiano ha la responsabilità di preservarli. In tempi difficili, come è avvenuto diverse volte a partire dall’inizio del nuovo secolo, questo importante compito è diventato un peso per lo Stato e la Pubblica Amministrazione fatica a compiere il proprio dovere in tal senso. Beni culturali distribuiti per tutto il paese, assenza di risorse competenti, legislazione complessa, regolamenti diversi nelle varie aree geografiche complicano ulteriormente questo problema. Tuttavia, il problema principale dietro a queste difficoltà è il finanziamento. Per migliorare la situazione, la Pubblica Amministrazione ha cercato di associarsi con entità private e questo ha mostrato che, per gestire queste associazioni e i progetti condivisi, una legislazione specifica ed appropriati regolamenti sono necessari. Questo studio ha analizzato le diverse forme di associazioni utilizzate in vari casi di progetti di conservazione del patrimonio culturale e, confrontando i risultati dei vari progetti, ha identificato quello che potrebbe essere l’approccio ottimale da utilizzare. Lo studio evidenzia le forme contrattuali di maggior successo, valutandone i risultati, anche in termini di profittabilità dei progetti a dei benefici per il pubblico, sia per la Pubblica Amministrazione, sia per le entità private coinvolte, e suggerisce possibili misure per migliorare l’attuale legislazione, le condizioni contrattuali e i regolamenti da applicare per migliorare l’efficacia dei progetti. Il principio alla base di questo è che una maggiore efficienza aumenterà il numero dei progetti, migliorerà la conoscenza dei siti restaurati e aumenterà la competenza culturale del paese a beneficio della popolazione.

The economic feasibility of public-private partnerships for cultural heritage enhancement in Italy: a case study analysis

Gross, Alessandro
2023/2024

Abstract

This study has analyzed the means implemented to preserve cultural and heritage sites in EU, with particular attention to Italy. Italy, with its immense heritage of cultural sites is a country that deserves special attention. Most sites are public assets and the Italian State bears the responsibility to preserve them. In difficult times, which have happened quite often since the new century began, this important task has become a burden for the State and the Public Administration has struggled to fulfill its duty. Assets distributed all over the country, lack of competent resources, complex legislation, different rules in the various involved areas are increasing the complexity of such problems. However, the main reason behind these difficulties has been financing. To improve the situation, the PA has looked for partnerships with private entities and this has shown that specific legislation and apt rules to manage such partnerships and shared projects are necessary. This study has investigated the different forms of partnership implemented in several cases of heritage preservation projects and, comparing the outcomes of various projects, has identified what could be considered as best practice. The study highlights the most successful contractual forms, evaluating the results, also in terms of project profitability and public benefits, of both the public and the private entities involved, and suggests possible measures to improve the current legislation, the contractual terms and the possible rules to apply to reach more efficient results. The idea behind this is that more efficiency will increase the number of projects and improve the general knowledge of the renovated sites and increase the country´s cultural competence to the benefit of the public.
ROSSITTI, MARCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
16-lug-2024
2023/2024
Questo studio ha analizzato i mezzi ed i modi utilizzati per la conservazione del patrimonio culturale in EU ed in particolare in Italia. L’Italia, con I suo immenso patrimonio culturale, merita una particolare attenzione. La maggior parte dei siti di interesse culturale sono di proprietà pubblica e lo Stato italiano ha la responsabilità di preservarli. In tempi difficili, come è avvenuto diverse volte a partire dall’inizio del nuovo secolo, questo importante compito è diventato un peso per lo Stato e la Pubblica Amministrazione fatica a compiere il proprio dovere in tal senso. Beni culturali distribuiti per tutto il paese, assenza di risorse competenti, legislazione complessa, regolamenti diversi nelle varie aree geografiche complicano ulteriormente questo problema. Tuttavia, il problema principale dietro a queste difficoltà è il finanziamento. Per migliorare la situazione, la Pubblica Amministrazione ha cercato di associarsi con entità private e questo ha mostrato che, per gestire queste associazioni e i progetti condivisi, una legislazione specifica ed appropriati regolamenti sono necessari. Questo studio ha analizzato le diverse forme di associazioni utilizzate in vari casi di progetti di conservazione del patrimonio culturale e, confrontando i risultati dei vari progetti, ha identificato quello che potrebbe essere l’approccio ottimale da utilizzare. Lo studio evidenzia le forme contrattuali di maggior successo, valutandone i risultati, anche in termini di profittabilità dei progetti a dei benefici per il pubblico, sia per la Pubblica Amministrazione, sia per le entità private coinvolte, e suggerisce possibili misure per migliorare l’attuale legislazione, le condizioni contrattuali e i regolamenti da applicare per migliorare l’efficacia dei progetti. Il principio alla base di questo è che una maggiore efficienza aumenterà il numero dei progetti, migliorerà la conoscenza dei siti restaurati e aumenterà la competenza culturale del paese a beneficio della popolazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/222826