Torna a nutrire la città : Piacenza, un progetto di cultural design

Il territorio comunica, si racconta attraverso la sua storia, la sua architettura, i sui protagonisti...crea esperienza, emozioni, ricordi: IDENTITÀ. A partire dagli anni ‘80 le città e i territori vengono riconosciuti come prodotti che possono essere valorizzati e promossi al fine di creare nuovi plus competitivi. Sulla scia di queste riflessioni l’elaborato di tesi si concentrerà su un’analisi delle potenzialità del territorio piacentino ed in particolare sulla valorizzazione della zona dell’ex Macello comunale S.Anna , oggi Urban Center sede del Polo piacentino del Politecnico di Milano, del Museo di Storia Naturale e dell’Ordine degli Architetti. Già in passato quest’area da tempo in stato di abbandono è stata temporaneamente aperta alla città trasformandosi in palcoscenico dell’estate culturale: cinema all’aperto, teatro, ristorante, centro culturale e d’incontro. In seguito ristrutturata e trasformata in Urban Center non è tuttavia ancora stata oggetto di una riflessione sulle sue effettive potenzialità di possibile centro policulturale e/o “piazza cittadina”. Dopo una prima analisi del territorio e della struttura e un confronto con altre realtà simili verrà presentato un progetto volto alla valorizzazione dell’area e della sua nuova identità: centro culturale e di aggregazione. Trovare delle soluzioni innovative che facciano tornare l’ex macello a nutrire la città. Non più centro produttore di carne, ma di idee, innovazioni, progetti e servizi per i cittadini. Il progetto si sviluppa attraverso strumenti differenti: valorizzazione dell’identità del luogo atraverso la costruzione di un marchio, segnaletica e informazioni, visibilità, promozione e servizi per i cittadini. Tutti gli elementi dell’immagine coordinata avranno come leitmotiv alcune claim: “cibo per la mente”, “all’urban center si macinano idee”, “l’ex macello torna a nutrire la città”. Un progetto di cultural design, che utilizza proprio la valorizzazione dell’identità di un luogo per trasmetterne il suo valore, la sua peculiarità e attraverso la sua ciminiera diventare un faro per la cultura piacentina.