If each of us were to think of giving a personal definition of voids, we would immediately realize that, in the immediate sense, it brings to our minds another important image: space. Voids are often thought of negatively as a void, opposed to the concept of fullness and the negation of matter in a defined space. In architecture, constructing an architectural space always implies a transformation. Voids and matter are the elements that allow us to perceive such changes. Every building, every piece of architecture, but also every place in general is defined by an alternation of different states and materials. A succession of boundaries that give life to spaces and create their characteristic environment. The discourse can be interpreted as a process that evolves from material voids to the idea of a purely sensory voids, proceeding through images and examples of works that, in some way, impart a sense of voids to the observer, albeit in diverse ways. In the wake of this, the thesis aims to be a journey that reflects on the various ideas of voids through the overarching common denominator of architectural space on the island – Poveglia, where a new university campus will locate. Today this unconscious site with rich history has the appearance of an enchanted and melancholy place, whose solitary ruins, lapped by the silence of the lagoon and the lazy lapping of the waves, impassively resist the succession of sunrises and iron sunsets. Building upon this foundation, the thesis seeks to craft a new narrative of heritage interpretation on Poveglia, fostering distinct spatial experiences that dialogue with both historical structures and contemporary design. For a contextualized design oriented towards the proposition of generating a campus of excellence, University Island will look beyond the purely academic destination, aiming to redefine the very boundaries of the university experience. Regenerated and transformed, Poveglia will establish itself as a new cultural epicenter in one of the cities symbolizing the most refined contemporary intellectual experience.

Se ciascuno di noi dovesse pensare di dare una definizione personale del vuoto, ci renderemmo subito conto che, nel senso immediato, ci porta alla mente un'altra immagine importante: lo spazio. I vuoti sono spesso considerati negativamente come un vuoto, opposti al concetto di pienezza e alla negazione della materia in uno spazio definito. In architettura, costruire uno spazio architettonico implica sempre una trasformazione. I vuoti e la materia sono gli elementi che ci permettono di percepire tali cambiamenti. Ogni edificio, ogni opera architettonica, ma anche ogni luogo in generale, è definito dall'alternanza di diversi stati e materiali. Una successione di confini che danno vita agli spazi e creano il loro ambiente caratteristico. Il discorso può essere interpretato come un processo che evolve dai vuoti materiali all'idea di vuoti puramente sensoriali, procedendo attraverso immagini ed esempi di opere che, in qualche modo, trasmettono un senso di vuoto all'osservatore, sebbene in modi diversi. Sulla scia di ciò, la tesi si propone di essere un viaggio che riflette sulle varie idee di vuoto attraverso il comune denominatore dello spazio architettonico sull'isola di Poveglia, dove sarà ubicato un nuovo campus universitario. Oggi questo sito inconsapevole con una ricca storia ha l'aspetto di un luogo incantato e malinconico, le cui rovine solitarie, lambite dal silenzio della laguna e dal pigro sciabordio delle onde, resistono impassibili alla successione di albe e tramonti ferrei. Basandosi su queste fondamenta, la tesi cerca di creare una nuova narrazione dell'interpretazione del patrimonio su Poveglia, favorendo esperienze spaziali distinte che dialogano sia con le strutture storiche che con il design contemporaneo. Per un progetto contestualizzato orientato alla proposta di generare un campus di eccellenza, l'Isola dell'Università guarderà oltre la destinazione puramente accademica, mirando a ridefinire i confini stessi dell'esperienza universitaria. Rigenerata e trasformata, Poveglia si affermerà come un nuovo epicentro culturale in una delle città che simboleggiano l'esperienza intellettuale contemporanea più raffinata.

Contours of legacy: reinventing voids Poveglia University island

Hu, Chenye
2023/2024

Abstract

If each of us were to think of giving a personal definition of voids, we would immediately realize that, in the immediate sense, it brings to our minds another important image: space. Voids are often thought of negatively as a void, opposed to the concept of fullness and the negation of matter in a defined space. In architecture, constructing an architectural space always implies a transformation. Voids and matter are the elements that allow us to perceive such changes. Every building, every piece of architecture, but also every place in general is defined by an alternation of different states and materials. A succession of boundaries that give life to spaces and create their characteristic environment. The discourse can be interpreted as a process that evolves from material voids to the idea of a purely sensory voids, proceeding through images and examples of works that, in some way, impart a sense of voids to the observer, albeit in diverse ways. In the wake of this, the thesis aims to be a journey that reflects on the various ideas of voids through the overarching common denominator of architectural space on the island – Poveglia, where a new university campus will locate. Today this unconscious site with rich history has the appearance of an enchanted and melancholy place, whose solitary ruins, lapped by the silence of the lagoon and the lazy lapping of the waves, impassively resist the succession of sunrises and iron sunsets. Building upon this foundation, the thesis seeks to craft a new narrative of heritage interpretation on Poveglia, fostering distinct spatial experiences that dialogue with both historical structures and contemporary design. For a contextualized design oriented towards the proposition of generating a campus of excellence, University Island will look beyond the purely academic destination, aiming to redefine the very boundaries of the university experience. Regenerated and transformed, Poveglia will establish itself as a new cultural epicenter in one of the cities symbolizing the most refined contemporary intellectual experience.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
16-lug-2024
2023/2024
Se ciascuno di noi dovesse pensare di dare una definizione personale del vuoto, ci renderemmo subito conto che, nel senso immediato, ci porta alla mente un'altra immagine importante: lo spazio. I vuoti sono spesso considerati negativamente come un vuoto, opposti al concetto di pienezza e alla negazione della materia in uno spazio definito. In architettura, costruire uno spazio architettonico implica sempre una trasformazione. I vuoti e la materia sono gli elementi che ci permettono di percepire tali cambiamenti. Ogni edificio, ogni opera architettonica, ma anche ogni luogo in generale, è definito dall'alternanza di diversi stati e materiali. Una successione di confini che danno vita agli spazi e creano il loro ambiente caratteristico. Il discorso può essere interpretato come un processo che evolve dai vuoti materiali all'idea di vuoti puramente sensoriali, procedendo attraverso immagini ed esempi di opere che, in qualche modo, trasmettono un senso di vuoto all'osservatore, sebbene in modi diversi. Sulla scia di ciò, la tesi si propone di essere un viaggio che riflette sulle varie idee di vuoto attraverso il comune denominatore dello spazio architettonico sull'isola di Poveglia, dove sarà ubicato un nuovo campus universitario. Oggi questo sito inconsapevole con una ricca storia ha l'aspetto di un luogo incantato e malinconico, le cui rovine solitarie, lambite dal silenzio della laguna e dal pigro sciabordio delle onde, resistono impassibili alla successione di albe e tramonti ferrei. Basandosi su queste fondamenta, la tesi cerca di creare una nuova narrazione dell'interpretazione del patrimonio su Poveglia, favorendo esperienze spaziali distinte che dialogano sia con le strutture storiche che con il design contemporaneo. Per un progetto contestualizzato orientato alla proposta di generare un campus di eccellenza, l'Isola dell'Università guarderà oltre la destinazione puramente accademica, mirando a ridefinire i confini stessi dell'esperienza universitaria. Rigenerata e trasformata, Poveglia si affermerà come un nuovo epicentro culturale in una delle città che simboleggiano l'esperienza intellettuale contemporanea più raffinata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/222957