[RE]HABITING Alpine villages. Taking a broad look at mountain territories, neglected for years but unequivocally valuable in a national development perspective. The challenge of re-inhabiting mountain areas requires reflection on local dimensions, the complexity and individuality of settlements, carrying the baggage of their material and immaterial history and memory. Restoring the landscape of inhabitation means restoring historical-identity value to inhabited centers, sometimes with a new language, while seeking resilient new rituals that renew mountain living, forming a system capable of learning from past experiences. Starting from the promotion of local development projects and through the endogenous valorization of natural and cultural resources, mountain villages could address the demand for high-quality environmental housing, not only for slow tourism but also for future new residents. Introducing new centralities in Monastero (SO) The case study of Monastero in Valtellina serves as an example of a critical reinterpretation of the territory, seizing spaces awaiting new use that can generate habitable places to return shared spaces to the community, where people can poetically inhabit space. These new urban and territorial transformations, in balance with inherited landscapes, can restore coherence and a sense of belonging to areas that developed without a relationship to the landscape. Activating innovative conservations thus becomes the new design tool, capable of introducing a new centrality into the village and restoring identity to spaces that currently lack it.

[RI]ABITARE i borghi alpini. Assumere uno sguardo generale prendendo in considerazione i territori montani, trascurati per anni ma opportunità inequivocabile in un’ottica di sviluppo nazionale. La sfida di riabitare le aree montane richiede una riflessione sulla dimensione locale, sulla complessità e individualità degli insediamenti, con il bagaglio di storia e memoria materiale ed immateriale insito in esse. Recuperare il paesaggio dell’abitare significa restituire ai centri abitati, talvolta con un nuovo linguaggio, il proprio valore storico-identitario ricercando allo stesso tempo nuovi rituali resilienti, in grado di rinnovare il modo di vivere la montagna, delineando un sistema capace di imparare dalle esperienze passate. A partire dalla promozione di progetti di sviluppo locale e attraverso la patrimonializzazione endogena delle risorse naturali e culturali, i borghi montani potrebbero rispondere alla domanda abitativa di alta qualità ambientale, non solo per il turismo lento, ma anche per nuovi residenti futuri. Innestare nuove centralità a Monastero (SO) Il caso studio di Monastero, in Valtellina, si propone come esempio per una rilettura critica del territorio, cogliendo spazi in attesa di un nuovo utilizzo, in grado di generare luoghi nuovamente abitabili per restituire alla comunità spazi di condivisione in cui l’uomo possa abitare in maniera poetica lo spazio. Queste nuove trasformazioni urbane e territoriali, in equilibrio con assetti ereditati dal passato, possono ridare coerenza e senso di appartenenza a quelle parti che si sono sviluppate senza relazione con il paesaggio. Attivare conservazioni innovatrici diventa dunque il nuovo strumento progettuale, in grado di innestare una nuova centralità nel borgo e ridare identità agli spazi che oggi ne sono privi.

[RI]ABITARE i borghi alpini _ innestare nuove centralità a Monastero (SO)

Masperi, Eleonora;Migliorini, Giulia
2023/2024

Abstract

[RE]HABITING Alpine villages. Taking a broad look at mountain territories, neglected for years but unequivocally valuable in a national development perspective. The challenge of re-inhabiting mountain areas requires reflection on local dimensions, the complexity and individuality of settlements, carrying the baggage of their material and immaterial history and memory. Restoring the landscape of inhabitation means restoring historical-identity value to inhabited centers, sometimes with a new language, while seeking resilient new rituals that renew mountain living, forming a system capable of learning from past experiences. Starting from the promotion of local development projects and through the endogenous valorization of natural and cultural resources, mountain villages could address the demand for high-quality environmental housing, not only for slow tourism but also for future new residents. Introducing new centralities in Monastero (SO) The case study of Monastero in Valtellina serves as an example of a critical reinterpretation of the territory, seizing spaces awaiting new use that can generate habitable places to return shared spaces to the community, where people can poetically inhabit space. These new urban and territorial transformations, in balance with inherited landscapes, can restore coherence and a sense of belonging to areas that developed without a relationship to the landscape. Activating innovative conservations thus becomes the new design tool, capable of introducing a new centrality into the village and restoring identity to spaces that currently lack it.
FRASSINE, GIORGIO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
16-lug-2024
2023/2024
[RI]ABITARE i borghi alpini. Assumere uno sguardo generale prendendo in considerazione i territori montani, trascurati per anni ma opportunità inequivocabile in un’ottica di sviluppo nazionale. La sfida di riabitare le aree montane richiede una riflessione sulla dimensione locale, sulla complessità e individualità degli insediamenti, con il bagaglio di storia e memoria materiale ed immateriale insito in esse. Recuperare il paesaggio dell’abitare significa restituire ai centri abitati, talvolta con un nuovo linguaggio, il proprio valore storico-identitario ricercando allo stesso tempo nuovi rituali resilienti, in grado di rinnovare il modo di vivere la montagna, delineando un sistema capace di imparare dalle esperienze passate. A partire dalla promozione di progetti di sviluppo locale e attraverso la patrimonializzazione endogena delle risorse naturali e culturali, i borghi montani potrebbero rispondere alla domanda abitativa di alta qualità ambientale, non solo per il turismo lento, ma anche per nuovi residenti futuri. Innestare nuove centralità a Monastero (SO) Il caso studio di Monastero, in Valtellina, si propone come esempio per una rilettura critica del territorio, cogliendo spazi in attesa di un nuovo utilizzo, in grado di generare luoghi nuovamente abitabili per restituire alla comunità spazi di condivisione in cui l’uomo possa abitare in maniera poetica lo spazio. Queste nuove trasformazioni urbane e territoriali, in equilibrio con assetti ereditati dal passato, possono ridare coerenza e senso di appartenenza a quelle parti che si sono sviluppate senza relazione con il paesaggio. Attivare conservazioni innovatrici diventa dunque il nuovo strumento progettuale, in grado di innestare una nuova centralità nel borgo e ridare identità agli spazi che oggi ne sono privi.
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