In the era of urban regeneration in which the paradigms of sustainability, land consumption, and regeneration of the built fabric are the most important goals on the public agenda along with social cohesion and inclusion, the question of the historic city becomes one of the most challenging issues in the field of urban planning practice. The planning project must seriously consider the existing historical heritage and its relationship with the more recent built environment to pursue actions that support locally situated urban quality. Starting from these assumptions, the research aims to explore the patrimonial dimension of the current urban layout of a small town in the Pavia area, the municipality of Cura Carpignano, and its potential contribution to increasing local habitability and urbanity, and in facilitating metabolic processes of adaptation of the built environment to contemporary needs. Why and for whom do we need material heritage? Can the historic city become a strategic part to support urban regeneration and urbanity even in a minute context? Starting from these research questions, in the context of the current process of updating the General Regulatory Plan (PGT 2024), and aware of the long tradition of opportunities offered by digital technologies to support urban planning, such as Spatial Decision Support Systems (SDSS) and Geographic Information Systems, the research project proposes an experimental methodological approach in a GIS environment, applying multivariate analysis techniques to the current historical palimpsest to identify homogeneous parts of the city: the Urban Quality Units, collected in the Urban Quality Map. This map, the outcome of the research, is conceived as a critical analytical tool with both theoretical and practical implications. On the one hand, it is useful for exploring the dimension of urban quality in a minute context such as Cura Carpignano, where a crucial aspect is to foster the relationship between heritage inherited from the past and recent parts of the city. On the other hand, it is a tool to overcome the rigid zoning organized by blocks and to explore new possible and hidden urban relationships. It is not a prescriptive document, but a product to support the decision-maker in arguing future plan choices in an attempt to do urban planning in uncertainty while handling complexity.

Nell'epoca della rigenerazione urbana in cui i paradigmi della sostenibilità, del consumo di suolo e della riqualificazione del tessuto costruito sono gli obiettivi più importanti dell'agenda pubblica insieme alla coesione e l'inclusione sociale, la questione della città storica diventa uno dei temi più sfidanti nel campo della pratica urbanistica. Il progetto di pianificazione deve prendere in seria considerazione il patrimonio storico esistente e la sua relazione con l'ambiente costruito più recente, al fine di perseguire azioni di supporto alla qualità urbana localmente situata. Muovendo da questi presupposti, la ricerca si propone di esplorare la dimensione patrimoniale dell'attuale assetto urbanistico di una piccola città pavese, il comune di Cura Carpignano, e il suo potenziale contributo nell’incremento dell'abitabilità e dell’urbanità locali, e nel facilitare processi metabolici di adeguamento del costruito alle esigenze della contemporaneità. Perché e per chi abbiamo bisogno del patrimonio materiale? La città storica può diventare una parte strategica della città per sostenere la rigenerazione urbana e l'urbanità anche in un contesto minuto? Partendo da queste domande di ricerca, nell’ambito dell'attuale processo di aggiornamento del Piano Regolatore Generale (PGT 2024), e consapevoli della lunga tradizione di opportunità offerte dalle tecnologie digitali a supporto della pianificazione urbana, come i Sistemi di Supporto alle Decisioni Spaziali (SDSS) e i Sistemi Informativi Geografici, il progetto di ricerca propone un approccio metodologico sperimentale in ambiente GIS, applicando all'attuale palinsesto storico tecniche di analisi multivariata per individuare parti omogenee della città: le Unità di Qualità Urbana, raccolte nella Carta per la qualità urbana. Questa cartografia, esito conclusivo della ricerca, è concepita come uno strumento analitico critico-interpretativo con implicazioni sia teoriche che pratiche. Da un lato, è utile per esplorare la dimensione della qualità urbana in un contesto minuto come quello di Cura Carpignano, dove un aspetto cruciale è favorire il rapporto tra patrimonio ereditato dal passato e parti recenti della città. Dall'altro, è lo strumento per superare la rigida zonizzazione organizzata per isolati, ed esplorare nuove possibili e nascoste relazioni urbane. Non un elaborato di carattere prescrittivo, ma un prodotto di supporto al decisore per argomentare le future scelte di piano per cercare di fare urbanistica nell’incertezza e al contempo maneggiando la complessità.

Palinsesto insediativo, piccoli centri e ricerca della qualità urbana : un esperimento a Cura Carpignano

Ventura, Erica
2023/2024

Abstract

In the era of urban regeneration in which the paradigms of sustainability, land consumption, and regeneration of the built fabric are the most important goals on the public agenda along with social cohesion and inclusion, the question of the historic city becomes one of the most challenging issues in the field of urban planning practice. The planning project must seriously consider the existing historical heritage and its relationship with the more recent built environment to pursue actions that support locally situated urban quality. Starting from these assumptions, the research aims to explore the patrimonial dimension of the current urban layout of a small town in the Pavia area, the municipality of Cura Carpignano, and its potential contribution to increasing local habitability and urbanity, and in facilitating metabolic processes of adaptation of the built environment to contemporary needs. Why and for whom do we need material heritage? Can the historic city become a strategic part to support urban regeneration and urbanity even in a minute context? Starting from these research questions, in the context of the current process of updating the General Regulatory Plan (PGT 2024), and aware of the long tradition of opportunities offered by digital technologies to support urban planning, such as Spatial Decision Support Systems (SDSS) and Geographic Information Systems, the research project proposes an experimental methodological approach in a GIS environment, applying multivariate analysis techniques to the current historical palimpsest to identify homogeneous parts of the city: the Urban Quality Units, collected in the Urban Quality Map. This map, the outcome of the research, is conceived as a critical analytical tool with both theoretical and practical implications. On the one hand, it is useful for exploring the dimension of urban quality in a minute context such as Cura Carpignano, where a crucial aspect is to foster the relationship between heritage inherited from the past and recent parts of the city. On the other hand, it is a tool to overcome the rigid zoning organized by blocks and to explore new possible and hidden urban relationships. It is not a prescriptive document, but a product to support the decision-maker in arguing future plan choices in an attempt to do urban planning in uncertainty while handling complexity.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
16-lug-2024
2023/2024
Nell'epoca della rigenerazione urbana in cui i paradigmi della sostenibilità, del consumo di suolo e della riqualificazione del tessuto costruito sono gli obiettivi più importanti dell'agenda pubblica insieme alla coesione e l'inclusione sociale, la questione della città storica diventa uno dei temi più sfidanti nel campo della pratica urbanistica. Il progetto di pianificazione deve prendere in seria considerazione il patrimonio storico esistente e la sua relazione con l'ambiente costruito più recente, al fine di perseguire azioni di supporto alla qualità urbana localmente situata. Muovendo da questi presupposti, la ricerca si propone di esplorare la dimensione patrimoniale dell'attuale assetto urbanistico di una piccola città pavese, il comune di Cura Carpignano, e il suo potenziale contributo nell’incremento dell'abitabilità e dell’urbanità locali, e nel facilitare processi metabolici di adeguamento del costruito alle esigenze della contemporaneità. Perché e per chi abbiamo bisogno del patrimonio materiale? La città storica può diventare una parte strategica della città per sostenere la rigenerazione urbana e l'urbanità anche in un contesto minuto? Partendo da queste domande di ricerca, nell’ambito dell'attuale processo di aggiornamento del Piano Regolatore Generale (PGT 2024), e consapevoli della lunga tradizione di opportunità offerte dalle tecnologie digitali a supporto della pianificazione urbana, come i Sistemi di Supporto alle Decisioni Spaziali (SDSS) e i Sistemi Informativi Geografici, il progetto di ricerca propone un approccio metodologico sperimentale in ambiente GIS, applicando all'attuale palinsesto storico tecniche di analisi multivariata per individuare parti omogenee della città: le Unità di Qualità Urbana, raccolte nella Carta per la qualità urbana. Questa cartografia, esito conclusivo della ricerca, è concepita come uno strumento analitico critico-interpretativo con implicazioni sia teoriche che pratiche. Da un lato, è utile per esplorare la dimensione della qualità urbana in un contesto minuto come quello di Cura Carpignano, dove un aspetto cruciale è favorire il rapporto tra patrimonio ereditato dal passato e parti recenti della città. Dall'altro, è lo strumento per superare la rigida zonizzazione organizzata per isolati, ed esplorare nuove possibili e nascoste relazioni urbane. Non un elaborato di carattere prescrittivo, ma un prodotto di supporto al decisore per argomentare le future scelte di piano per cercare di fare urbanistica nell’incertezza e al contempo maneggiando la complessità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/223032