Valutazione della riciclabilità dei blister farmaceutici: confronto tra materiale convenzionale e soluzione innovativa senza PVC

The packaging industry, including the pharmaceutical sector, faces the growing challenge of sustainability, requiring careful consideration of environmental impacts in order to develop innovative solutions that reduce the packaging's ecological footprint without compromising its protective and informational functions required by the industry's stringent safety regulations. In this context, the main objective of this paper is to evaluate the recycling potential of a new type of material intended for the production of drug blister, comparing it with the material used for the production of conventional one. The innovation concerns the absence of polyvinyl chloride (PVC) that typically characterizes conventional pharmaceutical packaging. The recyclability evaluation also required a preliminary assessment of sorting potential and a study of the collection phase of blister packaging waste through an exploratory survey of citizen behavior. The study found that the absence of PVC and the higher aluminum content in the innovative material promote the recycling of larger amounts of the metal without compromising the sorting ability of blister from other waste. In particular, the experimental trials determined very high sortability and a 20 percent higher recycling process yield compared to conventional packaging. The increased recyclability of PVC-free blister highlights their potential in the circular economy and sustainable pharmaceutical waste management. In fact, the adoption of alternative materials to PVC has been shown to have the potential to improve overall recycling rates from 40 percent to 57 percent of end-of-life quantities, taking into account all material losses that have occurred in the waste management stages, from separate collection to foundry recycling.

L'industria degli imballaggi, incluso il settore farmaceutico, affronta la crescente sfida della sostenibilità, richiedendo un’attenta considerazione degli impatti ambientali al fine di sviluppare soluzioni innovative che riducano l’impronta ecologica dell’imballaggio senza comprometterne le funzioni di protezione e informazione richieste dalle rigide normative di sicurezza del settore. In questo contesto, l’obiettivo principale di questo elaborato è la valutazione del potenziale di riciclo di una nuova tipologia di materiale destinato alla produzione di blister per farmaci, confrontandolo con il materiale impiegato per la produzione di blister convenzionali. L’innovazione riguarda l’assenza del polivinilcloruro (PVC) che caratterizza tipicamente gli imballaggi farmaceutici tradizionali. La valutazione di riciclabilità ha richiesto anche una valutazione preliminare del potenziale di selezione e uno studio sulla fase di raccolta dei rifiuti da imballaggio di tipo blister tramite un’indagine esplorativa sul comportamento dei cittadini. Lo studio ha evidenziato che l'assenza di PVC e il maggiore contenuto di alluminio nel materiale innovativo favoriscono il riciclo di quantità maggiori del metallo senza compromettere la capacità di selezione dei blister da altri rifiuti. In particolare, le prove sperimentali hanno determinato una selezionabilità molto elevata e una resa del processo di riciclo del 20% superiore rispetto agli imballaggi convenzionali. La maggiore riciclabilità dei blister privi di PVC evidenzia il loro potenziale nell'ambito dell'economia circolare e della gestione sostenibile dei rifiuti farmaceutici. Infatti, l'adozione di materiali alternativi al PVC ha dimostrato di poter migliorare i tassi complessivi di riciclo dal 40% al 57% delle quantità a fine vita, tenendo conto di tutte le perdite di materiale che si sono verificate nelle fasi di gestione del rifiuto, dalla raccolta differenziata fino al riciclo in fonderia.