The1948 Universal Declaration of Human Rights (UDHR) and 1976 Vancouver Declaration (United Nations, 1976, p. 7) assert the fundamental human right to an adequate standard of living, including the right to housing. However, the application of international housing standards varies significantly across regions due to cultural, economic, and governance differences. Established habitability criteria often emphasize quantitative measures while neglecting qualitative factors, such as dignity and psychological well-being, which are important factors especially in humanitarian crises where displaced communities face not only material but also psychological vulnerabilities. To address these limitations, this thesis proposes a set of design criteria specifically adapted for use in humanitarian contexts. These criteria balance tangible and intangible housing aspects, thereby bridging the existing gap between design intentions and practical outcomes. The developed checklist will help systematically assess habitability, ensuring that emergency shelters meet diverse needs and support the resilience and well-being of crisis-affected populations. Furthermore, this thesis introduces NexaCUBE, an innovative, customizable, and upgradeable shelter system design. Unlike traditional temporary shelters, NexaCUBE features modular cubic frames that can be configured in diverse layouts to meet local needs and utilize local resources. This adaptability not only respects cultural distinctions but also empowers users to customize their shelters, enhancing their autonomy and involvement in the recovery process. NexaCUBE’s design facilitates a seamless transition between different shelter phases, bridging the gap between emergency, transitional, and durable shelter solutions, thus saving time, effort, and resources. By fostering dignified, psychologically supportive living environments, NexaCUBE exemplifies a proactive, bottom-up approach to disaster recovery.

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR) del 1948 e la Dichiarazione di Vancouver del 1976 (Nazioni Unite, 1976, p. 7) sanciscono il diritto fondamentale dell’uomo a un livello di vita adeguato, compreso il diritto alla casa. Tuttavia, l’applicazione degli standard abitativi internazionali varia significativamente da una regione all’altra a causa delle differenze culturali, economiche e di governative. I criteri di abitabilità stabiliti spesso enfatizzano misure quantitative e trascurano fattori qualitativi, come la dignità e il benessere psicologico, che sono importanti soprattutto nelle crisi umanitarie, dove le comunità sfollate devono affrontare vulnerabilità non solo materiali ma anche psicologiche. Per affrontare queste limitazioni, questa tesi propone una serie di criteri di progettazione specificamente adattati all’uso in contesti umanitari. Questi criteri bilanciano gli aspetti abitativi tangibili e intangibili, colmando così il divario esistente tra le intenzioni progettuali e i risultati pratici. La checklist sviluppata aiuterà a valutare sistematicamente l’abitabilità, assicurando che i rifugi di emergenza soddisfino le diverse esigenze e supportino la resilienza e il benessere delle popolazioni colpite dalla crisi. Inoltre, questa tesi presenta NexaCUBE, un sistema di rifugio innovativo, personalizzabile e aggiornabile. A differenza dei tradizionali rifugi temporanei, NexaCUBE è caratterizzato da strutture cubiche modulari che possono essere configurate in diversi layout per soddisfare le esigenze locali e utilizzare le risorse in loco. Questa adattabilità non solo rispetta le distinzioni culturali, ma consente agli utenti di personalizzare i loro rifugi, migliorando la loro autonomia e il loro coinvolgimento nel processo di recupero. Il design di NexaCUBE facilita una transizione agevole tra le diverse fasi del rifugio, colmando il divario tra soluzioni di emergenza, transitorie e durature, risparmiando così tempo, sforzi e risorse. Promuovendo un ambiente di vita dignitoso e psicologicamente favorevole, NexaCUBE esemplifica un approccio proattivo e dal basso verso l’alto al recupero dai disastri.

Dignity as a standard: towards an indexed definition of basic habitability in the humanitarian context: a case study application

SHMAIT, RIMA
2023/2024

Abstract

The1948 Universal Declaration of Human Rights (UDHR) and 1976 Vancouver Declaration (United Nations, 1976, p. 7) assert the fundamental human right to an adequate standard of living, including the right to housing. However, the application of international housing standards varies significantly across regions due to cultural, economic, and governance differences. Established habitability criteria often emphasize quantitative measures while neglecting qualitative factors, such as dignity and psychological well-being, which are important factors especially in humanitarian crises where displaced communities face not only material but also psychological vulnerabilities. To address these limitations, this thesis proposes a set of design criteria specifically adapted for use in humanitarian contexts. These criteria balance tangible and intangible housing aspects, thereby bridging the existing gap between design intentions and practical outcomes. The developed checklist will help systematically assess habitability, ensuring that emergency shelters meet diverse needs and support the resilience and well-being of crisis-affected populations. Furthermore, this thesis introduces NexaCUBE, an innovative, customizable, and upgradeable shelter system design. Unlike traditional temporary shelters, NexaCUBE features modular cubic frames that can be configured in diverse layouts to meet local needs and utilize local resources. This adaptability not only respects cultural distinctions but also empowers users to customize their shelters, enhancing their autonomy and involvement in the recovery process. NexaCUBE’s design facilitates a seamless transition between different shelter phases, bridging the gap between emergency, transitional, and durable shelter solutions, thus saving time, effort, and resources. By fostering dignified, psychologically supportive living environments, NexaCUBE exemplifies a proactive, bottom-up approach to disaster recovery.
BONIFACIO, LUCA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
16-lug-2024
2023/2024
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR) del 1948 e la Dichiarazione di Vancouver del 1976 (Nazioni Unite, 1976, p. 7) sanciscono il diritto fondamentale dell’uomo a un livello di vita adeguato, compreso il diritto alla casa. Tuttavia, l’applicazione degli standard abitativi internazionali varia significativamente da una regione all’altra a causa delle differenze culturali, economiche e di governative. I criteri di abitabilità stabiliti spesso enfatizzano misure quantitative e trascurano fattori qualitativi, come la dignità e il benessere psicologico, che sono importanti soprattutto nelle crisi umanitarie, dove le comunità sfollate devono affrontare vulnerabilità non solo materiali ma anche psicologiche. Per affrontare queste limitazioni, questa tesi propone una serie di criteri di progettazione specificamente adattati all’uso in contesti umanitari. Questi criteri bilanciano gli aspetti abitativi tangibili e intangibili, colmando così il divario esistente tra le intenzioni progettuali e i risultati pratici. La checklist sviluppata aiuterà a valutare sistematicamente l’abitabilità, assicurando che i rifugi di emergenza soddisfino le diverse esigenze e supportino la resilienza e il benessere delle popolazioni colpite dalla crisi. Inoltre, questa tesi presenta NexaCUBE, un sistema di rifugio innovativo, personalizzabile e aggiornabile. A differenza dei tradizionali rifugi temporanei, NexaCUBE è caratterizzato da strutture cubiche modulari che possono essere configurate in diversi layout per soddisfare le esigenze locali e utilizzare le risorse in loco. Questa adattabilità non solo rispetta le distinzioni culturali, ma consente agli utenti di personalizzare i loro rifugi, migliorando la loro autonomia e il loro coinvolgimento nel processo di recupero. Il design di NexaCUBE facilita una transizione agevole tra le diverse fasi del rifugio, colmando il divario tra soluzioni di emergenza, transitorie e durature, risparmiando così tempo, sforzi e risorse. Promuovendo un ambiente di vita dignitoso e psicologicamente favorevole, NexaCUBE esemplifica un approccio proattivo e dal basso verso l’alto al recupero dai disastri.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/223171