L’ambito di sperimentazione scelto per il progetto di tesi è la periferia ovest della città di Milano, tra via delle Forze Armate e il quartiere Baggio. Una volta superato il disegno di vie ortogonali e di grandi diagonali già prefigurato dal piano regolatore 1912, ma edificato al suo interno solo a partire dal secondo dopoguerra, il tessuto insediativo si presenta più sfrangiato e disperso, in un disordinato susseguirsi di grandi attrezzature, sia militari (ospedale, depositi e caserme), sia civili (rimesse tramviarie, scuole, quartieri residenziali, la maggior parte di iniziativa pubblica, che per la loro eterogeneità temporale e tipologica potrebbero costituire un significativo spaccato di storia edilizia milanese). L’intento progettuale è quello di ricostruire i margini urbani a partire dal grande vuoto costituito dalla piazza d’Armi, integrando la cascina Linterno, collegandosi al Parco delle Cave e al parco di Baggio, creando, in questo modo, un continuum strategico. Si recuperano le strutture delle caserme ad uso museale e residenziale e si propone un intervento atto a segregare il recinto di quest’ultime e a ricostruirlo in negativo, aperto, modellando il suolo seguendo le tracce agricole preesistenti e lavorando in sezione per correlare le parti urbane esistenti e quelle nuove. Si progettano spazi pubblici sui bordi e un grande sistema di verde, che crea una fascia continua con gli altri parchi della zona Ovest, su cui si affacciano i vecchi quartieri e gli insiemi urbani qualitativi trovando un possibile equilibrio ora mancante. Le funzioni adottate per l’intervento sono a servizio dei quartieri limitrofi: spazi aperti disegnati caratterizzati dalla modellazione del terreno, info-point, noleggio bici, parcheggi, edifici ad uso residenziale, edificio polifunzionale e studentato attiguo, asilo nido, mercato coperto, un’area fruibile con campi agricoli coltivati ed orti didattici correlati al riutilizzo della cascina Linterno, un impianto sportivo ed infine alcune torri belvedere nel Parco delle Cave.
Ricostruire l'arcipelago urbano. Progetto di nuovi suoli urbani a Baggio
BELLOCCHIO, MARINA GIULIA
2010/2011
Abstract
L’ambito di sperimentazione scelto per il progetto di tesi è la periferia ovest della città di Milano, tra via delle Forze Armate e il quartiere Baggio. Una volta superato il disegno di vie ortogonali e di grandi diagonali già prefigurato dal piano regolatore 1912, ma edificato al suo interno solo a partire dal secondo dopoguerra, il tessuto insediativo si presenta più sfrangiato e disperso, in un disordinato susseguirsi di grandi attrezzature, sia militari (ospedale, depositi e caserme), sia civili (rimesse tramviarie, scuole, quartieri residenziali, la maggior parte di iniziativa pubblica, che per la loro eterogeneità temporale e tipologica potrebbero costituire un significativo spaccato di storia edilizia milanese). L’intento progettuale è quello di ricostruire i margini urbani a partire dal grande vuoto costituito dalla piazza d’Armi, integrando la cascina Linterno, collegandosi al Parco delle Cave e al parco di Baggio, creando, in questo modo, un continuum strategico. Si recuperano le strutture delle caserme ad uso museale e residenziale e si propone un intervento atto a segregare il recinto di quest’ultime e a ricostruirlo in negativo, aperto, modellando il suolo seguendo le tracce agricole preesistenti e lavorando in sezione per correlare le parti urbane esistenti e quelle nuove. Si progettano spazi pubblici sui bordi e un grande sistema di verde, che crea una fascia continua con gli altri parchi della zona Ovest, su cui si affacciano i vecchi quartieri e gli insiemi urbani qualitativi trovando un possibile equilibrio ora mancante. Le funzioni adottate per l’intervento sono a servizio dei quartieri limitrofi: spazi aperti disegnati caratterizzati dalla modellazione del terreno, info-point, noleggio bici, parcheggi, edifici ad uso residenziale, edificio polifunzionale e studentato attiguo, asilo nido, mercato coperto, un’area fruibile con campi agricoli coltivati ed orti didattici correlati al riutilizzo della cascina Linterno, un impianto sportivo ed infine alcune torri belvedere nel Parco delle Cave.File | Dimensione | Formato | |
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