Heritage and Design: a system of public spaces for the Qutub Complex in Delhi

The conserved heritage, today, is enclosed within boundaries, forming a clean and visible environment in stark contrast with the surrounding urban historic precinct, hidden and plagued by infrastructure crisis and structural inequalities. This has resulted in heightened tensions between heritage conservation and everyday urban life. This thesis aims to introduce new public space typologies around the UNESCO World Heritage site of Qutub Complex in New Delhi, by ensuring its engagement with its broader urban landscape formed by the historic village, Mehrauli. Wherein, heritage, is not perceived just as an artefact of the past, as is the situation currently, but also as a space accessible to and experienced by all. The thesis begins with a research component that explores the framework of heritage conservation through the narratives of a range of actors at global, national, and local levels. This research has revealed the political agendas, social exclusion, colonial disregard and religious divisiveness associated with heritage. Further analysis of the site led to a design project which aims to integrate the Qutub Complex within its urban context by creating dynamic interfaces in the form of public spaces. These public spaces are strategically planned to punctuate the boundaries of the complex, featuring a pluralistic nature of functionality that enhances the perception of heritage among diverse actors. Two public spaces have been proposed in close interaction with the heritage complex, consistently lending its subtle visibility. The first is a flexible open space on the boundary of the heritage complex with an adaptable form to host a variety of temporal activities, which range from cultural, social, recreational, and economic, supported by fixed public service modules. Supporting this is the pavilion envisioned as a harmonious extension of the Qutub Complex. It aims to be a vibrant community space that serves as a site for production and display, thereby reinforcing the locals’ connection to their rich cultural legacy. Moreover, it offers the tourists a participatory educational experience as they freely engage with the local population, immerse themselves in their culture, and learn about the local heritage. The spatial and programmatic juxtaposition allow it to be relevant for addressing contextual needs. Through these interventions, this thesis advocates for a design paradigm that extends heritage beyond its boundaries, into its urban landscape, urging interactions and leading to the creation of dynamic public spaces.

Oggi, il patrimonio è conservato entro confini che formano un ambiente definito visibile che contrasta nettamente con il sistema storico circostante, nascosto e afflitto da crisi infrastrutturale e da disuguaglianze strutturali. Ciò ha comportato un aumento delle tensioni tra la conservazione del patrimonio e la vita quotidiana delle città. La tesi introduce e progetta nuove tipologie di spazi pubblici all’interno di un patrimonio fragile e delicato: il complesso del Qutub Minar, un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO che si trova a Nuova Delhi, interagendo con il suo più ampio paesaggio urbano e con il villaggio di Mehrauli. L’obiettivo della tesi è proteggere il patrimonio esistente ma, al contempo, costruire spazi per integrare i diversi attori presenti e le loro narrazioni. Il progetto e la ricerca immaginano il patrimonio non come un artefatto del passato ma come uno spazio accessibile, aperto e vissuto da tutti. La tesi parte da una ricerca che esplora il quadro della conservazione del patrimonio attraverso la narrazione e la descrizione di una serie di attori che rappresentano il patrimonio a livello globale, nazionale e locale. Questo lavoro ha rivelato e permesso di scoprire alcuni immagini politiche, sociali, coloniali e religiose proprie del patrimonio. Attraverso una lettura del sito sono emerse diverse necessità legate al progetto di nuovi spazi pubblici che possano garantire la presenza di attività legate al complesso storico e turistico del Qutub Minar. Gli spazi pubblici sono stati disegnati strategicamente per scandire i confini del complesso, caratterizzati da una natura pluralistica di funzionalità che migliora la percezione del patrimonio tra i diversi attori. Vengono proposti due tipi di spazi pubblici, in stretta interazione con il patrimonio. La prima tipologia è uno spazio aperto flessibile, realizzati ai confini del complesso culturale, con una forma adattabile e flessibile per ospitare una varietà di attività, di natura temporale, che vanno da quelle culturali, sociali, ricreative ed economiche. I padiglioni rappresentano la seconda tipologia di spazio pubblico, sono concepiti come un’estensione armoniosa del complesso del Qutub Minar. I padiglioni sono pensati come uno spazio comunitario, vivace, capace di rafforzare il legame della comunità locale con il suo patrimonio culturale.. Qui, i visitatori possono interagire con la comunità locale, immergersi nella cultura e conoscere il patrimonio locale. I padiglioni ospitano anche un ufficio locale per la conservazione e un ufficio pubblico governativo, rispondendo così alle esigenze dei vari attori presenti. Attraverso questi interventi la tesi propone un Progetto che vuole integrare il patrimonio con il paesaggio urbano,o estendendosi oltre i suoi confini per costruire fertili relazioni con la città e i suoi abitanti.