Inhabited wall_enclosure - boundary and diaphragm - University island Poveglia, Venice

The establishment of wall is often accompanied by the emergence of space, and form shapes the experience of space. From one single room to the entire architecture, from the street to the city; when space is defined by walls and boundaries, it moves from an individual/limited definition to a more comprehensive/readable experience. Undoubtedly, space is complex, and in most cases it is charactered by a clear definition of boundaries. But if we think of space as a sort of diaphragm and use it to understand the relationship between architecture, the city and the landscape; then it becomes understandable. The archipelago as a geographical concept is a generalization of the existing islands in Venetian lagoon, and as an architectural concept (R. Koolhass, O.M. Ungers, 1977) it can be used as a method to understand the structure of space. Poveglia, a forgotten island covered with grass and bushes, is certainly an ideal sample to understand the spatial structure of the archipelago and the lagoon, for its still retained traces of its existence from its foundation until today. In 2016, YAC organized a competition on the University Island of Poveglia. The aim of the competition was to transform the island, which had been abandoned, into a new university campus, offering students living in Venice a new possibility about the future. And it is with this goal in mind and through the analysis of the archipelago system and the generalizations of the spatial characteristics of the Poveglia island that this thesis tries to offer a possibility for Poveglia. This thesis is divided into four parts in total: The first part begins with an overview and remapping of the historical and geographical information of Venice and the lagoon. In the beginning of this chapter, the overview of the history of Venice aims to enhance the understanding of Venice and Venetian in different eras. Then, the materials on the geographical information related to the lagoon and Poveglia is combed to help understand the relevance of the specific geography in which the archipelago is situated in relation to its objective existence. The last part of the chapter is devoted to a specific presentation of the public space in Venice, which could be considered as the ideal sample to explain what is the inhabited wall and how the boundaries work on different scale and type of architecture and public space in the city. The second part of the research focuses on the analogy between the systematic similarities of the archipelago and theories of urban morphology. The chapter begins with an introduction to two books on urban morphology, The Collage City (C. Rowe, F. Koetter, 1978) and Pardié (U. Schröder, 2015). Afterwards, the second part of this chapter takes nine islands with similar characteristics in the Venetian lagoon (including Poveglia) as a sample, and through a morphological study of their spatial distributional and organizational features, two important features about the archipelago, as well as about Poveglia, are identified, for example, the crossing network similar to that of an ancient Roman city (Cardo & Decumano) and the and boundaries with potential, i.e. the possibility exists to extend it into an inhabited wall. The third part is the core of the thesis, it is the process of extracting and defining the characteristics of the archipelago after morphological analyses and analogies with Poveglia to define the theme "Inhabited Wall". The content of this chapter is based on two academic papers, Il Ventre delle'Architettura, Spazio e Paesaggio (R. Bocchi, 2009) and Link as a plan strategy, from architecture to landscape (C. Gasparini, 2014). The chapter begins by addressing the need to treat architecture and the city as landscapes and relations, while in the second part, by analogy with the work of several artists and architects, it attempts to show the space of relations: that is, the space between walls has different organizations and forms in different situations. Part IV is the content section of this thesis on the project of Poveglia University Island. In this chapter, the planning of the campus and the architecture is in fact an attempt to address the theme of Inhabited Wall presented in the previous chapters, by using different ways of composition and distribution. It is worth pointing out that the planning and design possibilities presented in this thesis are not a single definitive answer. It is based on in-depth research of Venice and Poveglia, with the aim of presenting a sample that can be used by society and the public for reference and critique.

La creazione di un muro è spesso accompagnata dall'emergere dello spazio e la forma dà forma all'esperienza dello spazio. Da una singola stanza all'intera architettura, dalla strada alla città, quando lo spazio è definito da muri e confini, passa da una definizione individuale/limitata a un'esperienza più completa/leggibile. Senza dubbio lo spazio è complesso e nella maggior parte dei casi è caratterizzato da una chiara definizione dei confini. Ma se pensiamo allo spazio come a una sorta di diaframma e lo usiamo per comprendere il rapporto tra architettura, città e paesaggio, allora diventa comprensibile. L'arcipelago come concetto geografico è una generalizzazione delle isole esistenti nella laguna veneziana, e come concetto architettonico (R. Koolhass, O.M. Ungers, 1977) può essere usato come metodo per comprendere la struttura dello spazio. Poveglia, un'isola dimenticata ricoperta di erba e cespugli, è certamente un campione ideale per comprendere la struttura spaziale dell'arcipelago e della laguna, poiché conserva ancora tracce della sua esistenza dalla fondazione a oggi.Nel 2016, lo YAC ha organizzato un concorso sull'isola universitaria di Poveglia. L'obiettivo del concorso era quello di trasformare l'isola, che era stata abbandonata, in un nuovo campus universitario, offrendo agli studenti che vivono a Venezia una nuova possibilità di futuro. È con questo obiettivo e attraverso l'analisi del sistema di arcipelago e le generalizzazioni delle caratteristiche spaziali dell'isola di Poveglia che questa tesi cerca di offrire una possibilità per Poveglia.Questa tesi è divisa in quattro parti in totale: la prima parte inizia con una panoramica e una rimappatura delle informazioni storiche e geografiche di Venezia e della laguna. All'inizio di questo capitolo, la panoramica sulla storia di Venezia mira a migliorare la comprensione di Venezia e dei veneziani nelle diverse epoche. In seguito, i materiali sulle informazioni geografiche relative alla laguna e a Poveglia vengono passati al setaccio per aiutare a comprendere la rilevanza della geografia specifica in cui si trova l'arcipelago in relazione alla sua esistenza oggettiva. L'ultima parte del capitolo è dedicata a una presentazione specifica dello spazio pubblico di Venezia, che potrebbe essere considerato il campione ideale per spiegare che cos'è il muro abitato e come i confini funzionano alle diverse scale e tipi di architettura e spazio pubblico della città. Il capitolo inizia con un'introduzione a due libri sulla morfologia urbana, The Collage City (C. Rowe, F. Koetter, 1978) e Pardié (U. Schröder, 2015). Successivamente, la seconda parte del capitolo prende come campione nove isole con caratteristiche simili nella laguna di Venezia (tra cui Poveglia) e, attraverso uno studio morfologico della loro distribuzione spaziale e delle loro caratteristiche organizzative, vengono identificate due caratteristiche importanti dell'arcipelago, così come di Poveglia, ad esempio la rete di attraversamento simile a quella di un'antica città romana (Cardo & Decumano) e i confini con potenziale, cioè la possibilità di estenderla. La terza parte è il cuore della tesi, è il processo di estrazione e definizione delle caratteristiche dell'arcipelago dopo le analisi morfologiche e le analogie con Poveglia per definire il tema "Muraglia abitata". Il contenuto di questo capitolo si basa su due articoli accademici, Il Ventre delle Architettura, Spazio e Paesaggio (R. Bocchi, 2009) e Link come strategia di piano, dall'architettura al paesaggio (C. Gasparini, 2014). Il capitolo inizia affrontando la necessità di trattare l'architettura e la città come paesaggi e relazioni, mentre nella seconda parte, per analogia con il lavoro di diversi artisti e architetti, cerca di mostrare lo spazio delle relazioni: cioè, lo spazio tra i muri ha organizzazioni e forme diverse in situazioni diverse.La Parte IV è la sezione contenutistica di questa tesi sul progetto dell'Isola Universitaria di Poveglia. In questo capitolo, la progettazione del campus e dell'architettura è di fatto un tentativo di affrontare il tema del muro abitato presentato nei capitoli precedenti, utilizzando diverse modalità di composizione e distribuzione. Vale la pena sottolineare che le possibilità di pianificazione e progettazione presentate in questa tesi non rappresentano un'unica risposta definitiva. Si basa su una ricerca approfondita di Venezia e Poveglia, con l'obiettivo di presentare un campione che possa essere utilizzato dalla società e dal pubblico come riferimento e critica.