In Brazil there is a famous expression called “rodar a baiana”, something similar to baiana spinning, in a literal translation to english. It originates from carnival blocks in the beginning of the 20th century, where some young men had a bad habit of taking advantage of the women by pinching their buttocks. The traditional baianas, a group of women who effectively performed in the parades, were also victims of the harassment. Outraged, they started parading with members of the afro-brazilian martial art Capoeira that involves a lot of turning moves, the capoeiristas in disguise that would dress up like baianas. However, when they received an inappropriate pinch, the capoeiristas retaliated with razors and the harassers would get a capoeira kick or punch. Here's the scene: pinch, spin of the baiana, confusion. Unfortunately, the scenario of sexual harassment in Brazil more than a century later doesn’t differentiate much from what those women suffered back than. Recent research shows an alarming number of 99,6% of girls and women from the age of 16 having been sexually harassed at least once in their lifetime. The deeper one goes into the details of the collected data, the more outrageous it gets. Yet, why does no one seem to be talking nor doing anything about it? Public spaces are also pointed as the main environment where harassment takes place, and it still feels invisible even to the biggest crowd of bypassers, but never to the victim. This thesis is focused on how to leverage the power of design, more specifically with data visualization principles, to advocate for sexual harassment victims and promote real and lasting change for this issue.The paper begins with a broad theoretical framework analysis, in order to understand the sociological constraints of this symbolic violence and how it is a problem whose remediation lies on communication and political design, followed by a contextualization and overview of a data analysis on the current situation of sexual harassment against women in Brazil. Qualitative research, surveys and interviews with key authorities on the topic provides the base to a project proposal that aims on unraveling the symbolic violence of sexual harassment through storytelling and communicating with truth and evidence.

In Brasile, esiste un'espressione famosa chiamata "rodar a baiana", che in traduzione letterale in italiano significa qualcosa di simile a "la baiana che gira". Ha origine dai blocchi di carnevale all'inizio del XX secolo, dove alcuni giovani avevano la cattiva abitudine di approfittare delle donne pizzicando loro i glutei. Le tradizionali baianas, un gruppo di donne che partecipavano effettivamente alle sfilate, erano anch'esse vittime delle molestie. Indignate, iniziarono a sfilare con membri dell'arte marziale afro-brasiliana Capoeira, che coinvolge molti movimenti di rotazione, con i capoeiristi travestiti da baianas. Questi, quando ricevevano un pizzico inappropriato, reagivano con movimenti rotatori vari e gli aggressori ricevevano un calcio o un pugno di capoeira. Ecco la scena: pizzico, giro della baiana, confusione. Sfortunatamente, il panorama delle molestie sessuali in Brasile più di un secolo dopo non si differenzia molto da quello che quelle donne subirono all'epoca. Ricerche recenti mostrano un numero allarmante: il 99,6% delle ragazze e delle donne dai 16 anni in su è stato vittima di molestie sessuali almeno una volta nella vita. Più si approfondiscono i dettagli dei dati raccolti, più la situazione diventa scandalosa. Eppure, perché nessuno sembra parlarne né fare nulla al riguardo? Gli spazi pubblici sono indicati come il principale ambiente in cui si verificano le molestie, e sembra ancora invisibile anche alla folla più numerosa di passanti, ma mai alla vittima. Questa tesi si concentra su come sfruttare il potere del design, in particolare con i principi della visualizzazione dei dati, per difendere le vittime di molestie sessuali e promuovere un cambiamento reale e duraturo. La tesi inizia con un'analisi di un ampio quadro teorico, per comprendere i vincoli sociologici di questa violenza simbolica e fisica e evidenzia come si tratti di un problema la cui soluzione risiede nella comunicazione e nel design politico; segue una contestualizzazione specifica e una panoramica sull’'analisi dei dati inerenti la situazione attuale delle molestie sessuali contro le donne in Brasile. La ricerca qualitativa, i sondaggi e le interviste con le principali autorità sull'argomento, forniscono la base per una proposta progettuale che mira a svelare la violenza simbolica delle molestie sessuali attraverso lo storytelling e la comunicazione veritiera e basata su prove.

Veiled violences: unraveling the problematic of sexual harassment in brazilian public spaces

De Castro Oliveira Lima, Thais
2023/2024

Abstract

In Brazil there is a famous expression called “rodar a baiana”, something similar to baiana spinning, in a literal translation to english. It originates from carnival blocks in the beginning of the 20th century, where some young men had a bad habit of taking advantage of the women by pinching their buttocks. The traditional baianas, a group of women who effectively performed in the parades, were also victims of the harassment. Outraged, they started parading with members of the afro-brazilian martial art Capoeira that involves a lot of turning moves, the capoeiristas in disguise that would dress up like baianas. However, when they received an inappropriate pinch, the capoeiristas retaliated with razors and the harassers would get a capoeira kick or punch. Here's the scene: pinch, spin of the baiana, confusion. Unfortunately, the scenario of sexual harassment in Brazil more than a century later doesn’t differentiate much from what those women suffered back than. Recent research shows an alarming number of 99,6% of girls and women from the age of 16 having been sexually harassed at least once in their lifetime. The deeper one goes into the details of the collected data, the more outrageous it gets. Yet, why does no one seem to be talking nor doing anything about it? Public spaces are also pointed as the main environment where harassment takes place, and it still feels invisible even to the biggest crowd of bypassers, but never to the victim. This thesis is focused on how to leverage the power of design, more specifically with data visualization principles, to advocate for sexual harassment victims and promote real and lasting change for this issue.The paper begins with a broad theoretical framework analysis, in order to understand the sociological constraints of this symbolic violence and how it is a problem whose remediation lies on communication and political design, followed by a contextualization and overview of a data analysis on the current situation of sexual harassment against women in Brazil. Qualitative research, surveys and interviews with key authorities on the topic provides the base to a project proposal that aims on unraveling the symbolic violence of sexual harassment through storytelling and communicating with truth and evidence.
ARC III - Scuola del Design
16-lug-2024
2023/2024
In Brasile, esiste un'espressione famosa chiamata "rodar a baiana", che in traduzione letterale in italiano significa qualcosa di simile a "la baiana che gira". Ha origine dai blocchi di carnevale all'inizio del XX secolo, dove alcuni giovani avevano la cattiva abitudine di approfittare delle donne pizzicando loro i glutei. Le tradizionali baianas, un gruppo di donne che partecipavano effettivamente alle sfilate, erano anch'esse vittime delle molestie. Indignate, iniziarono a sfilare con membri dell'arte marziale afro-brasiliana Capoeira, che coinvolge molti movimenti di rotazione, con i capoeiristi travestiti da baianas. Questi, quando ricevevano un pizzico inappropriato, reagivano con movimenti rotatori vari e gli aggressori ricevevano un calcio o un pugno di capoeira. Ecco la scena: pizzico, giro della baiana, confusione. Sfortunatamente, il panorama delle molestie sessuali in Brasile più di un secolo dopo non si differenzia molto da quello che quelle donne subirono all'epoca. Ricerche recenti mostrano un numero allarmante: il 99,6% delle ragazze e delle donne dai 16 anni in su è stato vittima di molestie sessuali almeno una volta nella vita. Più si approfondiscono i dettagli dei dati raccolti, più la situazione diventa scandalosa. Eppure, perché nessuno sembra parlarne né fare nulla al riguardo? Gli spazi pubblici sono indicati come il principale ambiente in cui si verificano le molestie, e sembra ancora invisibile anche alla folla più numerosa di passanti, ma mai alla vittima. Questa tesi si concentra su come sfruttare il potere del design, in particolare con i principi della visualizzazione dei dati, per difendere le vittime di molestie sessuali e promuovere un cambiamento reale e duraturo. La tesi inizia con un'analisi di un ampio quadro teorico, per comprendere i vincoli sociologici di questa violenza simbolica e fisica e evidenzia come si tratti di un problema la cui soluzione risiede nella comunicazione e nel design politico; segue una contestualizzazione specifica e una panoramica sull’'analisi dei dati inerenti la situazione attuale delle molestie sessuali contro le donne in Brasile. La ricerca qualitativa, i sondaggi e le interviste con le principali autorità sull'argomento, forniscono la base per una proposta progettuale che mira a svelare la violenza simbolica delle molestie sessuali attraverso lo storytelling e la comunicazione veritiera e basata su prove.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/223473