Fare luce sui GPA Monti : progetti e prodotti di design 1954-1981

Architects Gianemilio (1920 – 2002), Piero (1922 – 1990), and Anna Bertarini Monti (1923 – 2022), wife of Gianemilio, appear smiling, ironic, and close-knit: this is how the photographic portraits of the 1940s portray them, when, as young professionals, they began their careers, contributing to shaping the face of "Modern Milan" during the Reconstruction years, and continuing almost to the present day. Their work reveals a modernity that encompasses not only buildings but also interiors and products. This modernity is fully represented by the sober and measured commitment of their small, family-sized studio, which skillfully operates at all scales of design, practicing the "from the spoon to the city" method made famous in Italy by Ernesto N. Rogers. In addition to being members of the MSA (Movement for Architectural Studies), Gianemilio and Piero were founding members of ADI, the Association for Industrial Design, and, along with Anna, authored numerous furniture products for companies such as De Padova, Zanotta, Stildomus, lamps like Quarto for Candle (1968), Diaframma for Fontana Arte (1968 – 1970), KD 1 and KD 331 for Kartell, and accessories such as the famous Boma handle for Olivari (1972) and window fixtures for ITRES (1974 – 1979). While the architecture produced by the "sophisticated professionalism" of the Milanese group, of which the GPA Monti are part, has been extensively studied, their activity as product designers has been much less explored. The GPA Monti archive, housed at the Historical Archives of the Politecnico di Milano at the Bovisa campus, was the subject of a recent exhibition, “Monti GPA a Milano” (2019), which briefly addressed only their role as builders. This thesis aims to delve into their activity as product designers, analyzing their works from the founding of their studio in 1948 to the late 1970s. The thesis comprises two main parts: a historical-archival research and a cataloging of projects and products, followed by an exhibition proposal. The research was based on the inventory of the GPA Monti Collection, available online, and was conducted by examining original documentation at the Historical Archives of the Politecnico di Milano, as well as other related archives.

Gli architetti Gianemilio (1920 – 2002), Piero (1922 – 1990) e Anna Bertarini Monti (1923 – 2022), moglie di Gianemilio, appaiono sorridenti, ironici, affiatati: così ce li tramandano i ritratti fotografici degli anni Quaranta, quando giovanissimi si affacciano alla professione contribuendo a plasmare il volto di "Milano Moderna" negli anni della Ricostruzione, per poi proseguire sin quasi ai giorni nostri. Dal loro lavoro emerge una modernità che è fatta non solo di edifici, ma anche di interni e di prodotti, ed è pienamente rappresentata dall’impegno sobrio e misurato del piccolo studio a dimensione familiare che, infatti, sa lavorare a tutte le scale del progetto, praticando il metodo "dal cucchiaio alla città", reso celebre in Italia da Ernesto N. Rogers. Oltre che membri del MSA, Movimento Studi per l'Architettura, Gianemilio e Piero sono infatti tra i soci fondatori di ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale, e con Anna, sono autori di numerosi prodotti di arredo per aziende come De Padova, Zanotta, Stildomus, lampade tra le quali Quarto per Candle (1968), Diaframma per Fontana Arte (1968 – 1970), KD 1 e KD 331 per Kartell e anche complementi come la nota maniglia Boma per Olivari (1972) e serramenti per ITRES (1974 – 1979). Se l’architettura prodotta dal "professionismo colto" milanese di cui i GPA Monti fanno parte è ampiamente indagata, molto meno approfondita è la loro attività di progettisti di oggetti. L’archivio dei GPA Monti, custodito presso gli Archivi Storici del Politecnico di Milano nel campus Bovisa, è stato oggetto di una prima recente esposizione “Monti GPA a Milano” (2019) che ha sinteticamente affrontato soltanto il loro ruolo di costruttori. Questa tesi vuole, invece, approfondire la loro attività di designer di prodotto, analizzando le loro opere in un arco cronologico che va dalla fondazione dello studio nel 1948 alla fine degli anni Settanta. La tesi si compone di due parti principali: una ricerca storico-archivistica ed una schedatura di progetti e prodotti, seguite da una proposta di allestimento espositivo. La ricerca è stata impostata a partire dall’inventario del Fondo GPA Monti, disponibile online, ed è stata svolta esaminando la documentazione originale presso gli Archivi Storici del Politecnico di Milano, nonché presso altri archivi connessi al tema.