RiVivere gli Hutong Progettazione di uno spazio polifunzionale con recupero delle Siheyuan tradizionali tramite l'applicazione dei parametri Active House

Beijing enjoys a history that dates back more than 3,000 years. It became the capital of the Mongol Empire under the Yuan dynasty and matured its power during the Ming dynasty, evolving into a political, economic, and cultural center. The city was the stage for important historical events, including the Chinese Revolution of 1911, which led to the fall of the Empire, and later the founding of the People's Republic of China in 1949. Today, Beijing is a cosmopolitan city with different cultural backgrounds, ethnicities, and lifestyles, making it dynamic and socially diverse. However, the rise of skyscrapers casts a shadow over the historic city, the beating heart of the Chinese capital city. What has happened to it, and what will happen to it? The historical centre of Beijing is characterized by the Hutongs, narrow alleys that branch out behind the walls. But the Hutongs couldn't exist without the Siheyuan, once prestigious residential houses that today have undergone irreversible changes, becoming not only public housing but also locations for bed & breakfasts or restaurants. was born from the desire and attempt to reorganize the space, both inside and outside the Siheyuan, so that the inhabitants do not abandon their way of living, so that the young people could reconnect with past traditions, and these traditions are passed on. The complex is defined by three different types of spaces. In the recovered Siheyuan, there is social housing, where young people can experience the old Hutong lifestyle. For the residents, a replicable minimal housing module scheme is developed, thus solving the current spatial organization problem. The new building hosts informal education spaces, providing a view from above of the two faces of the city. Everything is located in an open space organized to accommodate the different activities of daily life in Beijing. “It is not just a matter of preserving, but the real conservation of culture is about how to pass it on.” does not aim to “restore” life, but to transmit it through different ways of perceiving spaces. The Siheyuan can always be reborn, taking on new functions and identities, as long as the “being together” in the Hutongs carries with it the testimony of the voices of a bygone generation.

Pechino gode di una storia che risale a più di 3000 anni fa. Diventata capitale dell’Impero mongolo sotto la dinastia Yuan, maturò la sua potenza nella dinastia Ming evolvendosi a centro di potere politico, economico e culturale. La città fu teatro di importanti eventi storici, tra cui la rivoluzione cinese del 1911 che portò alla caduta dell'Impero, e la fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949. Oggi, Pechino è una città cosmopolita con molteplici sfondi culturali, etnie e stili di vita, rendendola dinamica e diversificata. Tuttavia, l’innalzarsi dei grattacieli cala un’ombra sulla città storica, il cuore pulsante della capitale cinese. Cosa le è accaduto, e cosa le accadrà? Il centro storico pechinese è caratterizzato dagli Hutong, stretti vicoli che si diramano dietro le mura. Ma non potrebbero esistere gli Hutong senza le Siheyuan, un tempo case residenziali di prestigio, che oggi hanno subito dei cambiamenti irreversibili, diventando, non solo case popolari, ma anche sedi di bed&breakfast, o ristoranti. nasce dalla volontà e dal tentativo di riorganizzare lo spazio, interno ed esterno delle Siheyuan, in modo che gli abitanti non abbandonino il loro modo di vivere, che i giovani si ravvicinino alle tradizioni passate, e che queste vengano tramandate. Il complesso è definito da tre tipologie di spazi differenti. Nelle Siheyuan recuperate trova luogo il social housing, in cui i giovani possono sperimentare il vecchio stile di vita degli Hutong; mentre per i residenti si elabora uno schema a modulo abitativo minimo replicabile, da poter risolvere il problema attuale dell’organizzazione spaziale. Il nuovo edificio ospita spazi di educazione informale, da cui si accede a uno sguardo, dall’alto, sulle due facce della città. Il tutto si trova in uno spazio aperto organizzato per accogliere le diverse attività della vita quotidiana pechinese. “Non è solamente una questione di preservare, ma la vera conservazione della cultura è come tramandare”. non punta a “restaurare” la vita, ma a trasmetterla tramite i diversi modi di percepire gli spazi. Le Siheyuan potranno sempre rinascere, assumendo nuove funzioni e identità, purché lo “stare insieme” negli Hutong porti con sé la testimonianza delle voci di una generazione tramontata.