The second-hand market is both a timeless practice and a topic of pressing relevance today. Its significance has surged economically in the post-pandemic world, and it holds great potential as a sustainable alternative in a society urgently seeking “green” solutions. In this context, a substantial body of scholarly literature focuses on measuring the impact of specific projects and describing their economic growth. However, there is a noticeable gap in academic qualitative analysis that could provide a deeper understanding of the dynamics of the secondhand market. Notably, few product designers have tackled this subject in these terms, as it necessitates refusing traditional projectuality focused on creation and rethinking design as we understand it. This dissertation begins by exploring the connections between the discipline of product design and the second-hand market. It lays the groundwork for a "design perspective" on the subject through a comprehensive, cross-disciplinary literature review that incorporates sources from economics, engineering, and sociology. This review aims to establish understandable and applicable terms for designers. The research is complemented by fieldwork using specifically created design observation tools, which help untangle and synthesize insights from this often complex and opaque field. The study highlights the complexity of the secondhand market and the lack of or a rational management approach. This suggests a future where the involvement of product designers is crucial to prevent the dispersion or complete loss of value and affordance of objects entering the secondhand market. The dissertation proposes seven speculative scenarios for this future intervention, considering the various market variables and the key values that need preservation. Finally, these scenarios are tested through a real-world activity, aiming to inspire interpretations and validate their effectiveness.

Il mercato dell’usato è allo stesso tempo una pratica senza tempo e un tema di cocente attualità. Sia per la crescita esponenziale che ha subito in termini economici nel mondo post-pandemico sia per le potenzialità che offre come alternativa sostenibile in un mondo alla ricerca di una sempre più urgente alternativa sostenibile. In questo scenario è numerosa la letteratura scientifica che si occupa di misurare l’impatto di progetti concreti o di descriverne la crescita economica. Esiste però una carenza di analisi accademica in termini qualitativi oltre che quantitativi che permetta meglio capire le dinamiche di questa pratica. In particolare, sono pochi i designer di prodotto che si sono occupati di questo argomento in questi termini dato che richiede rinunciare alla progettualità nei termini in cui la conosciamo. Questa tesi individua in primo luogo i collegamenti tra la disciplina del designer di prodotto e il mercato dell’usato, sentando le basi per una “design view” sull’argomento in una completa e trasversale literature review che attinge a fonti di economia, ingegneria o sociologia per trovare dei termini comprensibili e fruibili dal designer. Questa ricerca è assecondata da una ricerca sul campo effettuata con degli strumenti di osservazione di design utili a districare e sintetizzare un ambito spesso complesso e opaco. La complessità e la mancanza di figure professionali con una formazione specifica, o più in generale di una conduzione razionale del mercato prospettano un futuro in cui è auspicabile l’intervento di un designer di prodotto per evitare la dispersione o la perdita . totale del valore degli oggetti quando approdano nel mercato dell’usato. Questo futuribile intervento viene ipotizzato in sette scenari speculativi che tengono conto sia delle diverse variabili che possiamo individuare nel mercato sia de principali valori che devono essere preservati. Per ultimo gli scenari vengono messi alla prova in un’attività reale per ispirare le interpretazioni e dimostrarne la validità.

Worn future: speculative scenarios for a design intervention in the second-hand market

Gonzalez Rebaque, Nuño
2023/2024

Abstract

The second-hand market is both a timeless practice and a topic of pressing relevance today. Its significance has surged economically in the post-pandemic world, and it holds great potential as a sustainable alternative in a society urgently seeking “green” solutions. In this context, a substantial body of scholarly literature focuses on measuring the impact of specific projects and describing their economic growth. However, there is a noticeable gap in academic qualitative analysis that could provide a deeper understanding of the dynamics of the secondhand market. Notably, few product designers have tackled this subject in these terms, as it necessitates refusing traditional projectuality focused on creation and rethinking design as we understand it. This dissertation begins by exploring the connections between the discipline of product design and the second-hand market. It lays the groundwork for a "design perspective" on the subject through a comprehensive, cross-disciplinary literature review that incorporates sources from economics, engineering, and sociology. This review aims to establish understandable and applicable terms for designers. The research is complemented by fieldwork using specifically created design observation tools, which help untangle and synthesize insights from this often complex and opaque field. The study highlights the complexity of the secondhand market and the lack of or a rational management approach. This suggests a future where the involvement of product designers is crucial to prevent the dispersion or complete loss of value and affordance of objects entering the secondhand market. The dissertation proposes seven speculative scenarios for this future intervention, considering the various market variables and the key values that need preservation. Finally, these scenarios are tested through a real-world activity, aiming to inspire interpretations and validate their effectiveness.
ARC III - Scuola del Design
16-lug-2024
2023/2024
Il mercato dell’usato è allo stesso tempo una pratica senza tempo e un tema di cocente attualità. Sia per la crescita esponenziale che ha subito in termini economici nel mondo post-pandemico sia per le potenzialità che offre come alternativa sostenibile in un mondo alla ricerca di una sempre più urgente alternativa sostenibile. In questo scenario è numerosa la letteratura scientifica che si occupa di misurare l’impatto di progetti concreti o di descriverne la crescita economica. Esiste però una carenza di analisi accademica in termini qualitativi oltre che quantitativi che permetta meglio capire le dinamiche di questa pratica. In particolare, sono pochi i designer di prodotto che si sono occupati di questo argomento in questi termini dato che richiede rinunciare alla progettualità nei termini in cui la conosciamo. Questa tesi individua in primo luogo i collegamenti tra la disciplina del designer di prodotto e il mercato dell’usato, sentando le basi per una “design view” sull’argomento in una completa e trasversale literature review che attinge a fonti di economia, ingegneria o sociologia per trovare dei termini comprensibili e fruibili dal designer. Questa ricerca è assecondata da una ricerca sul campo effettuata con degli strumenti di osservazione di design utili a districare e sintetizzare un ambito spesso complesso e opaco. La complessità e la mancanza di figure professionali con una formazione specifica, o più in generale di una conduzione razionale del mercato prospettano un futuro in cui è auspicabile l’intervento di un designer di prodotto per evitare la dispersione o la perdita . totale del valore degli oggetti quando approdano nel mercato dell’usato. Questo futuribile intervento viene ipotizzato in sette scenari speculativi che tengono conto sia delle diverse variabili che possiamo individuare nel mercato sia de principali valori che devono essere preservati. Per ultimo gli scenari vengono messi alla prova in un’attività reale per ispirare le interpretazioni e dimostrarne la validità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/223741