Veiled voices: designing for inclusion in Scalo Porta Genova

This thesis explores the condition of marginality of Muslim women in contemporary cities, specifically in Milan, and proposes a project for the area of Porta Genova aimed at counteracting the socio-spatial isolation that limits their presence in public space. The echoes of Orientalist narratives that crystallised after the events of the September 2001 continue to haunt Muslim women in Italy and beyond, shaping policies and societal attitudes. As a result, Muslim women encounter numerous obstacles in accessing public spaces, as well as employment opportunities, and social and civic life. A persistent exclusion exacerbated by the current wave of conservative nationalism that, with its veiled xenophobia and exclusionary nostalgia denies the plural constituency of contemporary cities and undermines the values of tolerance, non-discrimination and freedom enshrined in European treaties. Today, Muslim women traverse an environment where their presence is constantly challenged, their identities scrutinised, and their autonomy eroded, leading to palpable exclusion and discrimination. Through an empirical study mapping Milan from the perspective of Muslim women, the research aims to craft a new urban space typology that embraces their presence, enabling them to assert and negotiate their place and multitude of identities in the city. The proposed architectural project for the decommissioned Scalo Porta Genova experiments with novel relational forms, without adhering to a normative framework that transcends lived experiences. It postulates that cohesion only takes on a contingent meaning within intervention practices, namely through dialogue with the places and the people who inhabit them. Thus, the project proposed serves as an exercise of social cohesion, constructed through a collective effort that takes into account diverse life situations and contexts, while simultaneously deploying possibilities for emancipation and the expansion of the boundaries of citizenship.

Questa tesi esplora la condizione di marginalità delle donne musulmane nelle città contemporanee, con particolare attenzione a Milano, e propone un progetto per l'area di Porta Genova volto a contrastare l'isolamento socio-spaziale che limita la loro presenza nello spazio pubblico. Gli echi delle narrazioni orientaliste cristallizzatesi dopo gli eventi dell'11 settembre 2001 continuano a perseguitare le donne musulmane in Italia e oltre, influenzando politiche e atteggiamenti sociali. Di conseguenza, le donne musulmane incontrano numerosi ostacoli nell'accesso agli spazi pubblici, alle opportunità di lavoro, alla vita sociale e civile. Un'esclusione persistente aggravata dall'attuale ondata di nazionalismo conservatore che, con la sua xenofobia velata e la nostalgia esclusiva, nega la pluralità costitutiva delle città contemporanee e mina i valori di tolleranza, non discriminazione e libertà sanciti dai trattati europei. Oggi, le donne musulmane attraversano un ambiente in cui la loro presenza è costantemente messa in discussione, le loro identità sono scrutinate e la loro autonomia è erosa, portando a un'esclusione e discriminazione palpabili. Attraverso uno studio empirico che mappa Milano dalla prospettiva delle donne musulmane, la ricerca mira a creare una nuova tipologia di spazio urbano che accolga la loro presenza, permettendo loro di affermare e negoziare il proprio posto e la moltitudine di identità nella città. Il progetto architettonico proposto per il dismesso Scalo Porta Genova sperimenta nuove forme relazionali, senza aderire a un quadro normativo che trascenda le esperienze vissute. Sostiene che la coesione assuma un significato contingente solo all'interno delle pratiche di intervento, ossia attraverso il dialogo con i luoghi e le persone che li abitano. Pertanto, il progetto proposto funge da esercizio di coesione sociale, costruito attraverso uno sforzo collettivo che tiene conto delle diverse situazioni di vita e dei contesti, offrendo contemporaneamente possibilità di emancipazione e l'espansione dei confini della cittadinanza.