The Forte San Procolo: Recovering the Historic Topography and and Rediscovering the Site

The protection and preservation of isolated fortified structures is a somewhat neglected topic when compared with other typologies of historic buildings. Their function has become obsolete, designed for times of war. In Verona, once the greatest stronghold in Italy, an entire system of Austrian forts surrounded the city in two distinct rings, alongside the municipal wall. Now thirteen of these forts have been demolished and many others in poor condition. It is clear that the proximity and scale of new constructions have impacted the Forte San Procolo, and urbanisation has severed its relationship with the municipal wall. There is a complete isolation of the fort from the urban network and lack of access to the site. Residential developments have slowly eaten away at the forts landscape, and layers of vegetation and high-rise buildings have hidden the fort. The proposal aims to recover the historic topography and rediscover the site. It uses a system of re-constructive rules that can be replicated; constructions are inserted into lost landscape and establish new relationships between the ancient artefacts and their context. As the fort is currently in a well-conserved state, it is more relevant to re-establish its role within the urban system as an accessible public place. A pathway is created directly connecting the municipal wall and the fort, with an underpass for divided urban zones. The proposal includes an architectural intervention placed within a ‘cut’ that was made in the historic embankment. It houses a centre of knowledge for the forts; a collaboration between the Verona Citta Fortezza Associazione and the university, including a lecture theatre, study rooms/workshops, an immersive cafe, offices and public services. The massive concrete structure with repetitive modules forms the skeleton construction of the lost embankment. Rediscovering fortifications requires non-invasive architectural systems that reflect the new needs of a growing city. A lack accountability in urban planning has allowed the cities history as a stronghold to be forgotten; this thesis considers the evolving nature of cities and utilises ways to design for the threshold between old and new.

La protezione e la conservazione delle strutture fortificate isolate è un argomento un po’ trascurato rispetto ad altre tipologie di edifici storici. La loro funzione è diventata obsoleta. A Verona, un tempo la più grande, pensata per i tempi di guerra, roccaforte d’Italia, un intero sistema di forti austriaci circondava la città in due anelli distinti, attorno alle mura comunali. Oggi tredici di questi forti sono stati demoliti e molti altri sono in cattive condizioni. È chiaro che la vicinanza e la scala delle nuove costruzioni hanno avuto un impatto sul Forte San Procolo e l’urbanizzazione ha interrotto il suo rapporto con le mura comunali. Il Forte è completamente isolato dalla rete urbana e manca l’accesso al sito. Gli insediamenti residenziali hanno lentamente intaccato il paesaggio del forte e gli strati di vegetazione e gli edifici altri hanno nascosto l’architettura del Forte San Procolo. La proposta mira a recuperare la topografia storica e a riscoprire il sito. Utilizza un sistema di regole di ri-costruzione del luogo che possono essere ritrovate; le costruzioni sono inserite nel paesaggio perduto e stabiliscono nuove relazioni tra gli antichi manufatti e il loro contesto. Poiché il forte è attualmente in un buono stato di conservazione, è più rilevante ristabilire il suo ruolo all’interno del sistema urbano come luogo pubblico accessibile. Viene creato un percorso che collega direttamente le mura comunali e il forte, con un sottopassaggio per le zone urbane divise. La proposta comprende un intervento architettonico collocato all’interno di un “taglio” praticato nel terrapieno storico. Ospita un centro di conoscenza delle fortificazioni veronesi; una collaborazione tra l’Associazione Verona Città Fortezza e l’Università, che comprende un’aula magna, sale studio/laboratori, un caffè immersivo, uffici e servizi pubblici. La massiccia struttura in calcestruzzo a moduli ripetitivi costituisce lo scheletro del terrapieno perduto. La riscoperta delle fortificazioni richiede sistemi architettonici non invasivi che riflettano le nuove esigenze di una città in crescita. La mancanza di responsabilità nella pianificazione urbana ha permesso di dimenticare la storia della città come fortezza; questa tesi considera la natura in evoluzione delle città e utilizza modi per progettare la soglia tra vecchio e nuovo a partire proprio dalla conoscenza di questa storia.